2022-07-29 00:31:09
PROPRIO IN QUESTI ULTIMI TEMPI IN CUI L'ATTENZIONE DEI MEDIA PARE ESSERSI ALLENTATA, SPESSO MI TROVO A CORRERE COL PENSIERO ALLA TRAGICA PIAGA DEL POPOLO UCRAINO: A TAL PROPOSITO IL SENSO DI DISPERAZIONE E IMPOTENZA CHE MI ASSALE È ATTENUATO DALLA CONSAPEVOLEZZA DEGLI SFORZI CHE IL NOSTRO GOVERNO COMPIE QUOTIDIANAMENTE PER AIUTARE QUELLA SVENTURATA NAZIONE.
NE PARLO SPESSO CON OLGA KRAVCHENKO, ORIGINARIA DI LEOPOLI, LA SOLERTE E PAZIENTE BADANTE DEL NONNO.
NOTO SPESSO UNA LACRIMA DISCRETA SOLCARLE LE GUANCE, MENTRE SI APPRESTA A RIPULIRE LE MERDOSE CHIAPPE DELLO SCATARRANTE NONNO ALDO.
ATTRIBUISCO QUELLA LACRIMA ALLA NOSTALGIA PER ARSENIY, IL GIOVANE MARITO RICHIAMATO ALLE ARMI SECONDO LA BRUTALE LOGICA DELLA GUERRA, E LE CHIEDO, NON SENZA UN PO' DI VERGOGNA:
"OLGA... DICA LA VERITÀ... STIAMO FACENDO ABBASTANZA PER VOI?"
LEI ALZA GLI OCCHI SU DI ME, CON UNO SGUARDO AL TEMPO STESSO RICONOSCENTE E FIERO, E CON VOCE ROTTA DALL'EMOZIONE MI DICE: "FABIO, ORA CHE ABBIAMO GLI HIMARS M142 LA SITUAZIONE TATTICA È DECISAMENTE PIÙ BILANCIATA, ALMENO DAL PUNTO DI VISTA DELL'ARTIGLIERIA PESANTE."
CHE DONNA.
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