ORA CHE L'ANIMA DEL PAPA EMERITO BENEDETTO XVI STA SFRECCIANDO | Fabio Fazio si incula da solo con un sofisticato sistema di specchi e leve

ORA CHE L'ANIMA DEL PAPA EMERITO BENEDETTO XVI STA SFRECCIANDO VERSO IL PARADISO CON LO STESSO ENTUSIASMO DI MOHAMMED ATTA SUL SUO BOEING 767, LA MIA MEMORIA NON PUÒ CHE TORNARE AI GIORNI SPENSIERATI IN CUI FREQUENTAVO CON LUI LA SEZIONE BAVARESE DELLA PRESTIGIOSA UNIVERSITÀ HITLERJUGEND. AVEVAMO APPENA SUPERATO BRILLANTEMENTE L'ESAME DI 'GENOCIDIO 2' (ANCHE SE AMMETTO DI AVER COPIATO) E STAVAMO FESTEGGIANDO NEI BAGNI CON UN CARCIOFONE DI OLANDESE TRINCIATA, QUANDO JOSEPH MI ESPOSE PER LA PRIMA VOLTA LA SUA TEORIA DI RADICALE CRITICA AL RELATIVISMO MORALE. GIÀ ALLORA ERA FERMAMENTE CONVINTO CHE SE AVESSE CEDUTO ALLE SIRENE DELLA SECOLARIZZAZIONE IN MERITO A TEMI FONDAMENTALI COME L'ABORTO O L'OMOSESSUALITÀ, LA CHIESA SAREBBE CROLLATA, E L'OCCIDENTE CON ESSA. NELLO SPECIFICO, LA QUESTIONE CHE GLI STAVA PIÙ A CUORE DI TUTTE ERA L'EUTANASIA. UNO DEI PASSATEMPI PREFERITI DI JOSEPH CONSISTEVA INFATTI NEL SORVOLARE IL CIELO NOTTURNO SOTTO FORMA DI GARGOYLE IN UNIFORME DELLE WAFFEN SS, INTRODURSI DALLA FINESTRA IN QUALCHE STANZA DI OSPEDALE IN CUI FOSSE RICOVERATO UN PARAPLEGICO O UN DISTROFICO O UN MALATO DI SLA, PER POI ASSORBIRNE LA CUPA DISPERAZIONE LECCANDOLA DIRETTAMENTE DALLA PELLE DEL MALCAPITATO CON LA SUA LINGUA RUVIDA E NERA. TALVOLTA, L'IMPOSSIBILITÀ DI REAGIRE DELLA VITTIMA PROVOCAVA NEL GARGOYLE NAZISTA JOSEPH UNA TALE ECCITAZIONE SESSUALE CHE SI VEDEVA COSTRETTO A SCOPARLA. CAPITE DUNQUE COME UNA LEGISLAZIONE TROPPO PERMISSIVA SULL'EUTANASIA AVREBBE SERIAMENTE MINACCIATO LA QUANTITÀ DI PREDA A DISPOSIZIONE DEL PAPA EMERITO. LA BRAMA DI JOSEPH ERA GIUNTA AL PUNTO DI ALLESTIRE, NEL SUO CASTELLO IN BAVIERA, FILIERE CON CENTINAIA DI ORMAI "EX PERSONE", ENCEFALI CONNESSI AI LORO RISPETTIVI OCCHI MA PRIVATI DEL RESTO DEL CORPO, A CUI VENIVA PROIETTATA VENTIQUATTRORE AL GIORNO L'INTERA FILMOGRAFIA DI PIERACCIONI. RATZINGER SUCCHIAVA I LORO PAROSSISMI DI ANGOSCIA DIRETTAMENTE DALLA CORTECCIA CEREBRALE, LECCANDO AFFANNOSAMENTE OGNI SOLCO E ANFRATTO CON LA FRENESIA DI UN CAGNOLINO A CUI AVESSERO LANCIATO UNA PALLA NUOVA, UN PIACERE AMPLIFICATO DALLA CONSAPEVOLEZZA CHE ESSI AVREBBERO VOLUTO URLARE, MA NON NE AVEVANO MODO.
ERA UN VERO CRISTIANO, UN GRANDE TEOLOGO, MA SOPRATTUTTO UN AMICO.
E MI MANCHERÀ.
FAI BUON VIAGGIO, VECCHIO MIO.