2022-08-08 19:42:54
“Era il 14 agosto 1958 - scrive Don Pierino nel suo memoriale -
vigilia dell’Assunzione.
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- All’imbrunire mi trovavo ancora nel convento ed avevo già salutato Padre Pio. Mi accingevo a dare la buonanotte al Guardiano, quando questi, uscito dalla sua cella, mi venne incontro invitandomi a recarmi con lui nella cella del Padre per chiedergli un pensierino alla Madonna. Il Padre Guardiano avanti, ed io dietro di lui. Padre Pio era seduto su di una poltrona, vicino al letto, con la corona del Rosario in mano. “Padre Spirituale - chiese il Guardiano - domani è l’Assunta, diteci un pensierino”. E ci mettemmo in ginocchio.
Padre Pio abbassò il capo e cominciò a singhiozzare e, a tratti, più volte, prese a dire: “La Madonna..., la Madonna...”. Il singhiozzo diventò pianto; poi, con sforzo, ancora riprese: “La Madonna...”
Forti fremiti fecero sussultare tutto il Padre che, continuando a piangere, riuscì finalmente a dire: “La Madonna...è la Mamma nostra!”.
Un pianto dirotto ed irrefrenabile scosse il Padre il quale, a stento riuscì a prendere tremante il fazzoletto per asciugarsi le lacrime che, ormai, avevano bagnato tutto il viso.
Non ebbe nemmeno la forza e il tempo di asciugarsi, tanto erano incalzanti e continue le lacrime.
Egli allora, vinto dall’amore, abbandonò le mani sulle ginocchia e, piangendo, gridava: “La Madonna è la Mamma nostra, la Madonna è la Mamma nostra”.
Io ero in ginocchio davanti a Lui. Poggiai le mani prima e poi le braccia sulle sue ginocchia e sussultavo con Lui. Non me ne accorsi se piansi, ma certo mi sentii morire.
Il Guardiano subito intervenne: “Padre, grazie, grazie, ma non piangete più!”.
Padre Pio piangeva ancora. Allora il Guardiano, con voce forte e rotta dal pianto, gridò: “Padre, per favore, non piangete più, ci sentiamo morire!”.
Io, non sapendo cosa dire, mi avvicinavo sempre più alle ginocchia del Padre che tremava. Poi, ecco, dolcemente, dopo qualche singhiozzo, finì di piangere.
Ancora pochi sussulti. Gli baciammo la mano, ci benedisse e, allontanandoci dalla cella, ci sentivamo tanto bruciare il cuore d’Amore alla Madonna, da dirci l’un l’altro: “Io non riesco a contenere il fuoco d’amore alla Madonna che il Padre mi ha messo nel petto”.
Chiedemmo solo una parola
ed Egli ci donò un fuoco d’amore”.
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