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LA LITUANIA ESORTA L'EUROPA A RINUNCIARE AL GAS RUSSO PER FERM | Osservatorio Russia

LA LITUANIA ESORTA L'EUROPA A RINUNCIARE AL GAS RUSSO PER FERMARE IL "RICATTO" DI MOSCA
Secondo i consiglieri del presidente lituano Gitanas Nauseda, l’Europa dovrebbe rispondere ai tagli drastici alle forniture di gas attuate dalla Russia rinunciando in toto alle importazioni da Mosca. Mercoledì, il colosso energetico russo Gazprom ha tagliato drasticamente le forniture di gas all'Europa attraverso il gasdotto Nord Stream, che ora opera solo a circa il 20% della sua capacità.
“La Russia sta chiaramente cercando di destabilizzare l'Europa tagliando le forniture di gas”, ha detto Neverovič, l'ex ministro dell'Energia lituano. "Questa è una manipolazione assoluta, ovviamente, l'obiettivo qui è ottenere il massimo reddito mantenendo un flusso minimo di gas, ridotto proprio per danneggiare l'Europa, creare al suo interno divisioni e in qualche modo minacciarla, ricavandone al tempo stesso il massimo guadagno", ha aggiunto Neverovič. Rinunciare al gas russo sarebbe una decisione molto più saggia, rispetto al semplice tentativo di ridurne i consumi e la dipendenza, ha insistito.
Intanto, a Bruxelles gli Stati membri dell'UE hanno concordato un piano di emergenza che mira ad attenuare l'impatto di un potenziale arresto totale delle forniture di gas russe, che prevede una riduzione volontaria del 15% del consumo di gas naturale degli Stati membri tra il 1 agosto 2022 e il 31 marzo 2023. La Germania è tra i paesi fortemente dipendenti dal gas russo ed tra i maggiori sostenitori del piano di emergenza.