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Buon sabato.
Oggi voglio commentare una notizia che mi ha colpito particolarmente, letta questa mattina

Rinascimento censurato, Yale: "Bianco e troppo etero"
L’Università americana cancella il corso di storia dell’arte: il canone occidentale non è politicamente corretto.

Inizialmente pensavo indubbiamente che si trattasse di uno scherzo, di un pesce d'aprile fuori stagione, o che il sito dalla quale provenisse l'articolo fosse uno di quelli che pubblica fake news con il solo scopo di fare click ed ottenere visual.
Invece no, è tutto vero.
Ora io mi chiedo: questo voler a tutti i costi cercare il "politically correct", non sta diventando un po' troppo pressante?
Non è eccessivo questo vedere per forza il marcio anche dove non c'è, estremizzando tutto e tutti, e riducendo il tutto in modo troppo semplicistico?
In questo caso le motivazioni che portano a questa censura (che poi è ridicolo che nel 2020, in una società che si fa paladina della libertà, individuale e non, si parli ancora di censura è un controsenso paradossale) non hanno senso.

Prima motivazione: il Rinascimento è "troppo bianco".
Beh grazie, è una corrente nata in Italia nel XIV secolo, cosa vi aspettavate? Non ci vedo niente di scandaloso, sarebbe come definire l'arte etnica "troppo nera", o magari il periodo Asuka giapponese "troppo orientale". Ogni forma d'arte è nata in determinato paese o zona geografica, ed è naturale che come peculiarità principali riprenda appunto quelle del paese che la ospita.

Seconda motivazione: troppo etero.
Volete davvero dire che non sapete che nel periodo del Rinascimento è stato attivamente promosso lo studio di temi culturali in precedenza mai affrontati approfonditamente, compreso quello delle minoranze sessuali?
Vi faccio anche un esempio, la "prima" rivolta LGBT è avvenuta proprio nel periodo del Rinascimento, e più precisamente nel 1512. Prese il nome di "rivolta dei Compagnacci", e riguardò trenta aristocratici che fecero irruzione a Palazzo Vecchio chiedendo al Maggior Consiglio l'abrogazione delle norme che prevedevano l'esilio e la perdita di tutti i beni per i "sodomiti". A settembre dello stesso anno, con il ritorno dei Medici a Firenze, furono accolte le loro richieste e le norme vennero abolite.
Aggiungo inoltre che molte personalità famose dell'epoca vennero "accusate" di omosessualità, per esempio Leonardo Da Vinci, Sandro Botticelli e Benvenuto Cellini.
Quindi, anche questa motivazione non regge.

Forse sarebbe il caso che, prima di fare queste scelte che irrimediabilmente priveranno centinaia e centinaia di ragazzi di uno dei periodi culturali, storici, ed in questo caso artistici più importanti di sempre, si inizi a ragionare collegando il cervello e non partendo con l'idea che tutto ciò che non è americano è male?

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