2021-12-30 19:46:37
«IL GOVERNO DEI MIGLIORI» Per giorni, molti quotidiani hanno gettato una cortina fumogena sulla revisione della tassazione contenuta nella manovra del governo Draghi, dicendo che sì, il passaggio da cinque a quattro aliquote IRPEF avrebbe privilegiato i redditi medio-alti, ma che tenendo in conto le detrazioni le cose si sarebbero riequilibrate a favore dei ceti meno abbienti.
Sono uscite oggi le simulazioni dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio (1) e il verdetto è che il maggior beneficio - tenendo in conto tutte le variabili - andrà ai redditi tra 42000 e 54000 euro l'anno. Non solo: i redditi da 54000 a 78000 euro l'anno avranno un beneficio superiore a quelli compresi tra 6000 e 12000.
I più penalizzati risultano i redditi inferiori a 12000 euro l'anno e quelli compresi tra 24000 e 30000 euro l'anno. Ricordiamo, tanto per dare un'idea, che l'85% dei lavoratori dipendenti in Italia dichiara meno di 35000 euro l'anno (2).
La ciliegina sulla torta, anzi, il puntale infilato sulla cima dell'abete (per non dire altrove) è che la manovra sarà fatta passare con la fiducia.
Questo connubio di tendenze reazionarie, neoliberali e fasciste è quello che viene chiamato 'governo dei migliori' o 'dei competenti'; io propongo invece per questo esecutivo un termine più colorito, proprio delle mie parti: 'un emerito troiaio'.
Fonti:
(1) La Stampa, 28/12/2021, pag. 18
(2) LINK
Santiago Barbieri
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