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HIV, COVID-19 e VAIOLO: ecco cosa li lega e quali sono i rischi che stiamo correndo
Durante un'intervista di Policy Exchange con il presidente del comitato ristretto per la salute Jeremy Hunt, Bill Gates ha avvertito i governi dicendo che devono prepararsi per future pandemie e attacchi terroristici con il vaiolo investendo miliardi in ricerca e sviluppo.
A tale scopo ha anche chiesto all'OMS di formare una nuova task force da un miliardo di dollari che potrebbe rivelarsi utile anche per nuove innovazioni, come ad esempio eradicare l'influenza e il comune raffreddore.
Il fatto che si stia tornando a parlare di vaiolo proprio in questo momento storico è quanto mai illuminante.
La malattia infatti, grazie ai vaccini, era stata eradicata nel '79 e da quel momento in poi le successive generazioni non hanno avuto bisogno di sottoporsi alla medesima vaccinazione. Ma a rischio non sono soltanto quelli che non sono vaccinati contro il vaiolo.
Come riporta uno studio pubblicato a luglio 2020 sulla rivista Journal of Infectious Diseases, il virus dell'HIV fa dimenticare al corpo la memoria immunitaria contro il vaiolo, quindi anche chi è vaccinato contro il vaiolo o è sopravvissuto alla malattia rischia di prenderla qualora dovesse tornare in circolazione (come suggerisce Bill Gates).
Il cerchio si chiude con il collegamento che c'è tra HIV e Sars-Cov-2, il virus della malattia di COVID-19. Come inizialmente spiegato dal virologo francese Nobel per la Medicina Luc Montagnier ad aprile 2020 e poi confermato da diversi studi nei mesi scorsi, il Sars-Cov-2 è stato fabbricato in laboratorio a partire da quello dell’AIDS.
Questo significa che chi ha avuto il COVID-19 o è stato immunizzato contro questa malattia, visto che il Sars-Cov-2 sembra avere innesti HIV, rischia l'infezione da vaiolo anche se a suo tempo era stato vaccinato.
@nonsolocovid catalogato in #disinformazione