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In quell’Agenda 2030 vi è anche la moneta elettronica, ovviame | .

In quell’Agenda 2030 vi è anche la moneta elettronica, ovviamente, con l’obbligo di comprare e vendere con una carta collegata al pass e al credito sociale. Perché l’emergenza sanitaria e quella ecologica, oggi imminente, legittimano di fatto chi ha il potere a creare un sistema di valutazione del nostro comportamento, come già in vigore in Cina e in Australia.

Ognuno di noi avrà un certo punteggio e se non si vaccinerà, se mangerà troppa carne, se non userà vetture elettriche si ritroverà questi punti decurtati e non potrà fruire di determinati servizi, usare l’aereo o i treni ad alta velocità, o dovrà pagare le proprie cure, o rassegnarsi a mangiare scarafaggi e lombrichi per riacquistare il punteggio che gli consenta di vivere.

Ripeto: non si tratta di ipotesi di qualche “complottista”, ma fatti che stanno già avvenendo, mentre i media di regime magnificano l’utilità di un chip sottocutaneo che semplifichi tutto, unendo il Green Pass, la carta di identità, la carta di credito e la cartella esattoriale.

Ma se oggi è possibile impedirci di lavorare solo perché non sottostiamo ad una norma illegittima, discriminatoria e vessatoria; cosa pensate che impedisca a questi tiranni di decidere che un domani non possiamo accedere ai ristoranti o al posto di lavoro se abbiamo partecipato ad una manifestazione non autorizzata, o se abbiamo scritto un post su un social a favore delle cure domiciliari, contro la dittatura o in favore di quanti protestano per la violazione dei loro diritti? Cosa impedirà di premere un bottone e impedirci di usare il nostro denaro, solo perché non siete iscritti al tal partito o perché non abbiamo reso culto alla Madre Terra, nuovo idolo green venerato anche da Bergoglio?

Vogliono privarci degli stessi mezzi di sussistenza, costringendoci ad essere ciò che non vogliamo essere, a vivere come non vogliamo vivere, a credere in ciò che consideriamo una blasfema eresia.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione