2021-06-09 09:54:45
DOLORE, CARENZE E RICONOSCIMENTO (UMANO) MANCATO: LA FIBROMIALGIA. TUTTO E NIENTE
La fibromialgia (FM) è una condizione cronica complessa.
Non sappiamo quando nasca né a causa di cosa.
È caratterizzata da dolore profondo e diffuso, problemi di sonno, deterioramento cognitivo, affaticamento e altri sintomi funzionali ben noti.
Recentemente, gli scienziati hanno proposto una teoria (molto pratica però) che riguarda lo squilibrio dei componenti nutritivi, inclusi gli ioni metallici essenziali e le vitamine, i quali potrebbero svolgere un ruolo critico nello sviluppo della FM.
Il dolore muscolare è stato associato a carenze di aminoacidi, magnesio, selenio, vitamine B e D, nonché agli effetti dannosi dei metalli pesanti, come mercurio, cadmio e piombo.
Ci sono stili alimentari o, meglio dire, abitudini alimentari non adeguate a chi soffre di dolore cronico oppure in caso di fibromialgia.
Siamo (stati) abituati a consumare determinati cibi e ad avere un certo "stile" alimentare perché negli anni ci hanno "insegnato" più o meno forzatamente, più o meno volutamente, che ci sono cibi buoni e cibi cattivi.
La pasta (ma in generale i carboidrati) fa bene - a tutti - perché il nostro cervello ha bisogno di "energia" mentre le uova fanno male perché ti aumentano il colesterolo.
Purtroppo per almeno 50 anni ci hanno dato una serie di informazioni non complete e inadeguate.
Una relazione che conosciamo (mi piacerebbe usare più spesso il plurale maiestatis) è quella che esiste tra fibromialgia e macro/micro nutrienti.
In questo post vorrei dare qualche informazione sul magnesio.
Il magnesio attiva più di 600 enzimi e influenza i livelli di calcio extracellulare. È essenziale per la stabilità della funzione cellulare, la sintesi di RNA e DNA e la riparazione cellulare, oltre a mantenere lo stato antiossidante della cellula.
Il magnesio favorisce l'attivazione della vitamina D, che regola l'omeostasi del calcio e del fosfato che a loro volta influiscono sulla crescita ed il mantenimento delle ossa.
I fattori dietetici che compromettono l'assorbimento di Mg2 + includono alte dosi di altri minerali (ferro, calcio, ecc.) fibre parzialmente fermentabili (ad es. emicellulosa), fibre non fermentabili (ad es. cellulosa, lignina), fitati e ossalati, mentre proteine, trigliceridi a catena media o carboidrati indigeribili (ad es. amido resistente, oligosaccaridi, inulina, mannitolo e lattulosio) ne umentano l'assorbimento.
La dose di magnesio è un fattore importante che controlla la quantità di minerale assorbito.
In linea di principio, l'assorbimento relativo di magnesio è maggiore quando il minerale viene sottoposto a più dosi, minime, durante il giorno rispetto a una singola massiccia assunzione.
Gli studi suggeriscono un fabbisogno giornaliero di 3,0-4,5 mg per kg di peso corporeo.
L'assunzione raccomandata derivata da questi dati varia a seconda dei paesi.
L'Istituto di Medicina (I.O.M.) raccomanda 310-320 mg al giorno per le donne e 400-420 mg al giorno per gli uomini mentre l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha recentemente definito un'assunzione adeguata di 300 e 350 mg al giorno per donne e uomini, rispettivamente.
L'assorbimento di intestinale si verifica principalmente nell'intestino tenue mentre piccole quantità vengono assorbite nel colon.
Nell'uomo, l'assorbimento inizia circa 1 ora dopo l'assunzione orale, raggiunge un plateau dopo 2-2,5 ore fino a 4-5 ore e quindi diminuisce.
A 6 ore, l' assorbimento di magnesio è completo per circa l'80%.
I muscoli scheletrici, il cuore, i denti, le ossa e molti altri organi richiedono magnesio per sostenere le loro funzioni fisiologiche.
Inoltre, la deprivazione del sonno, fenomeno frequente in chi soffre di fibromialgia, causa una deplezione - ovvero una perdita - di magnesio che incide ulteriormente sulla percezione del dolore.
Probabilmente abbiamo tutti livelli (o meglio, apporto) di magnesio molto bassi, anche se risultassero nei range di laboratorio - ma chi soffre di FM ne risente maggiormente.
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