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IL RILASCIO DI PFIZER DEI PRIMI DOCUMENTI SUI GRAVISSIMI EVENTI AVVERSI DA «VACCINO» COVID NON BASTA ANCORA A FRENARE L'AVANZATA DELLE QUARTE DOSI

Dopo l'inizio del rilascio coatto da parte di Pfizer, della documentazione relativa al suo «vaccino» e la rivelazione ufficiale di gravissime verità sino ad allora nascoste, tra le quali la perfetta conoscenza di oltre 158.000 eventi avversi dei quali oltre un migliaio di particolare rilievo, ad ogni settimana che passa le crepe nella narrativa ufficiale del COVID continuano a moltiplicarsi e ad ampliarsi.

Il crollo della diga inizialmente realizzata da Pfizer, con la collaborazione di FDA, CDC, degli enti regolatori del farmaco internazionali e di altri paesi e dei governi dei paesi che hanno acquistato il loro siero genico sperimentale, è sempre più imminente e sarà di sicuro interesse vedere quali saranno le conseguenze di tale crollo.

malgrado le gravissime rivelazioni, Il CEO di Pfizer Albert Bourla è sceso in campo per spingere per la quarta dose e per tutte quelle successive, col pretesto che un secondo booster sarà «necessario per la maggior parte», poiché tre dosi non solo non possono proteggere dalle varianti, ma diminuiscono rapidamente i presunti effetti benefici.
E proprio per gli stessi motivi, gli americani in prima battuta e le popolazioni di mezzo mondo a seguire, devono aspettarsi di ricevere un booster annuale ogni autunno.

Proprio così cari lettori, degli effetti collaterali e delle vite rovinate o addirittura spezzate dal loro farmaco sperimentale, il signor Bourla se ne strafotte altamente e state certi che insieme a lui se ne strafottono anche i «venditori di vaccini». Il business del cosidetto «vaccino» è enorme e la ricchezza che ha portato nelle tasche di pochi (sulla pelle di molti, anzi troppi, a nostro modo di vedere) è troppo grande per «mollare l'osso».

In circostanze normali, le nove pagine di eventi avversi «di particolare rilevanza» rilasciate con la prima tranche di documentazione, su richiesta del giudice americano, avrebbe dovuto essere sufficiente ad aprire occhi e mente alle persone, ma il lavaggio del cervello operato durante la gestione pandemica, ha avuto così tanto successo che molti non riescono ancora a vedere l'inganno mortale in ci sono cascati. Molti altri se ne accorgono, ma per vergogna rifiutano di riconoscerlo.

E' a questo punto probabile che il decisivo risveglio delle masse si verificherà o con le prossime rivelazioni suila quantità e l'entità dei danni da «vaccino», o con la sostituzione definitiva delle democrazie occidentali con il sistema di credito sociale di stampo cinese, di cui tra i primi, anche noi scrivemmo al momento del nostro approdo su questa piattaforma.

Dato che i principali media si rifiutano di dibattere il tema tra le righe dei loro giornali o nei salotti delle loro trasmissioni televisive, perchè sanno benissimo che una consapevolezza popolare diffusa, a proposito del «progetto» del WEF darebbe origine a probabili rivolte di massa, desideriamo fare presente ai meno informati che nel 2018, Pfizer ha collaborato con una piattaforma di pagamento del Partito Comunista Cinese (PCC), Alipay, che è stata utilizzata per implementare una prima versione cinese dei passaporti vaccinali, denominata iniziativa «Internet + Vaccinazione», volta a creare «consapevolezza della malattia tramite dispositivi mobili .»

Secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Alipay è uno «strumento» utilizzato dal PCC nella sua creazione di una rete di «sorveglianza e controllo sociale facilitati dalla tecnologia», nota anche come sistema di credito sociale. Lo stesso tipo di sistema viene ora implementato in altre parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti, quindi è interessante notare il determinante coinvolgimento di Pfizer in quella prima iniziativa sul passaporto del vaccino digitale.
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