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DAL BILANCIO AGLI EFFETTI AVVERSI. TERREMOTO ALL'ORDINE DEI MEDICI DI UDINE

Alcune dichiarazioni del Presidente Gian Luigi Tiberio sui giovani medici, giudicati lavativi e poco propensi ai turni, sembra siano stata la goccia che ha fatto tracimare il vaso della pazienza della maggioranza dei medici, che in occasione dell'ultima assemblea hanno deciso di mandare un chiaro segnale di "stop" disapprovando il bilancio e bocciando così la linea economico-finanziaria dell’Ente

L'episodio rappresenta la prima concreta rivolta nella storia dell'Ordine. L'incontrovertibile segnale di opposizione e resistenza inviato da una coalizione di medici sostenuta anche da una cordata realizzata con alcuni camici bianchi ospedalieri

Primi sintomi di attrito si erano percepiti già prima dell'assemblea, quando alla richiesta di super green pass per l'accesso, diversi medici facevano notare che il quadro sanitario attuale non configura più simili necessità.

Poi durante l'assemblea gli animi si sono infiammati e diversi medici hanno deciso di passare dal tema economico finanziario a quello degli eventi avversi da cosidetto «vaccino» che stanno mietendo vittime anche tra i medici stessi, ma che ufficialmente era un tema che l'Ordine non ha mai gradito dibattere.

Diventano sempre più infatti i medici che, nonostante gravi effetti manifestatisi, con documentazione inoppugnabile, dopo la seconda dose, non riescono ad ottenere l’esonero e a quanto pare ormai la maggioranza dei medici non è più disposta a tollerare una simile linea «politica». Probabilmente per tale ragione un gruppo di medici ha coraggiosamente provato ad avanzare una proposta risolutiva: monitorare le correlazioni fra sieri e problematiche di salute (come anche chi vi scrive ha per mesi proposto pubblicamente da questo canale), ma naturalmente l'Ordine non ha voluto neppure prendere in considerazione tale ipotesi.

Le ragioni sono fin troppo ovvie. Se da un accurato ed obiettivo monitoraggio, sinora mai effettuato per scelta politica, dovessero verosimilmente emergere molte più correlazioni di quante sinora ammesse, si innescherebbe inevitabilmente una serie di indagini per accertare precise responsabilità per le vittime prodotte dall'inoculazione dei sieri e per la reiterata diffusione di informazioni sanitarie false o distorte volte ad arricchire certe categorie, inducendo con l'inganno la gente a sottoporsi all'inoculazione dei sieri stessi. In altre parole non solo una truffa aggravata, ma un'autentica associazione a delinquere, responsabile non solo di una grande quantità di invalidità anche permanenti, ma addirittura del decesso di numerosi soggetti.

A questo punto, a Udine, con élite dell'Ordine colpita nel cuore del suo principale obiettivo, dalla coalizione dei medici della «resistenza» si configurano scenari allarmistici. Con il bilancio respinto, scatta una gestione provvisoria e si potrebbe profilare addirittura il commissariamento e, soprattutto, nuove elezioni.

Non rimane che attendere i prossimi sviluppi.

FONTE:
Il Giornale di Udine
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