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Dal volume 36…. ……..dove può giungere l’anima che vuol viv | INFO Divina Volontà

Dal volume 36….



……..dove può giungere l’anima che vuol vivere nel suo Volere mi ha detto:
(2) “Figlia mia benedetta, il mio Amore allora si rappacifica, si quieta nelle sue ansie, si calma nei suoi deliri, quando Io parlo della mia Divina Volontà; nella mia parola, nelle verità che manifesta su di Essa, prende un dolce riposo, perché vede che il suo Amore prende posto nelle creature per essere riamato, e la mia Volontà forma la sua Vita. E’ necessario manifestare i pregi, i beni che ci sono in Essa per allettare, invaghire, rapire le creature a vivere in Essa, altrimenti non si muoveranno. Ora, tu devi sapere che ogni conoscenza che manifesto, e ogni atto fatto nel mio Volere corteggiato della conoscenza che ho manifestato, è un seme divino che l’anima acquista; questo seme produrrà nuova scienza divina, ed oh! come saprà parlare del linguaggio del suo Creatore; ogni verità sarà un nuovo linguaggio celeste che terrà virtù di farsi capire da chi l’ascolta e che vuol ricevere questo seme divino; questo seme produrrà nuova vita di santità, nuovo amore, nuova bontà, nuove gioie e felicità; questo seme delle mie verità sarà tante nuove proprietà divine che l’anima acquisterà. Ora, è tanta la gloria che riceviamo quando l’anima opera nel nostro Volere, che la comunichiamo a tutti i beati. Ora, tu devi sapere che quanti semi divini l’anima acquista in virtù delle conoscenze sul mio Fiat, tanti più gradi della nostra conoscenza e gloria nostra le parteciperemo, quando avendo finita la sua vita quaggiù se ne verrà nella nostra Patria Celeste; corrisponderà alla conoscenza acquistata in terra, la duplice conoscenza che acquisterà del nostro Ente Supremo nel nostro celeste soggiorno, e ogni seme divino che avrà ricevuto, un grado di gloria, di gioia e di felicità. Sicché la felicità, la gioia, la gloria dei beati, sarà proporzionata per quanto ci avranno conosciuto. Noi ci troviamo nelle condizioni, tra Noi ed i beati, d’un tale che non ha studiato le diversità delle lingue, sentendo parlare non ne capirà nulla; non solo, ma non lo potranno occupare come maestro in un posto di poter insegnare la diversità delle lingue, per potergli far guadagnare uno stipendio maggiore, quindi si dovrà contentare di insegnare il poco che sa, e guadagnare poco. Tale ci troviamo Noi, se non ci conoscono in terra, non formano il posto nelle loro anime per ricevere tutte le nostre gioie e felicità, e se le vogliamo dare, non le entreranno e non ne capiranno nulla, sicché la gloria dei beati corrisponderà per quanti atti di volontà hanno fatto nel nostro Voler Divino; aumenterà la gloria, la gioia, per quante conoscenze di più hanno acquistate, una conoscenza in più farà salire il beato ad un’altezza sì grande, da fare strabiliare tutta la corte celeste, perché una conoscenza in più è una nuova Vita Divina che l’anima acquista, la quale possiede beni e gioie infinite; e ti par poco che l’anima possieda tante nostre nuove Vite Divine come proprietà sue? E Noi, che cosa non possiamo dare di gioia, di felicità, d’amore, per contraccambio di queste nostre nuove Vite Divine, che come proprietà sue essa possiede? Perciò aspettiamo i nostri figli che vivranno nel nostro Volere, per farci conoscere in terra, perché Esso farà da Maestro per insegnarle le nuove scienze del loro Creatore, e li formerà belli, sapienti, santi, nobili, secondo le scienze acquistate. Li aspettiamo nella nostra corte celeste per inondarli

delle nostre nuove gioie, bellezze e felicità, che finora non abbiamo potuto dare. E siccome in Cielo tutti i beati sono vincolati tra loro come famiglia che si amano con amore perfetto, parteciperanno alla gloria, alla gioia di questi, non come gioia e gloria diretta, ma indiretta, per il vincolo che posseggono di unione, d’amore, che posseggono tra loro.