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1 GIUGNO *Sant'Annibale Maria di Francia* Vol 22 Libro di Cie | INFO Divina Volontà

1 GIUGNO
*Sant'Annibale Maria di Francia*

Vol 22 Libro di Cielo
Giugno 1, 1927
Dolore per la morte di Sant'Annibale Maria di Francia. Bene di chi, come lui, mette in pratica le verità conosciute sulla Divina Volontà. Gesù fa vedere a Luisa quell’anima benedetta e le parla di essa.
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mi sentivo afflitta, non solo per la privazione del mio dolce Gesù, ma perché pure mi era giunta la notizia inaspettata della morte del rev.do Padre Di Francia; era l’unico rimastomi a cui potevo aprire la povera anima mia; come mi comprendeva bene! Era un santo a cui mi affidavo e che tanto aveva compreso tutto il valore di ciò che Gesù mi aveva detto sulla Divina Volontà; aveva tanto interesse di ciò, che con insistenza si era portato tutti gli scritti per pubblicarli. Sicché pensavo tra me: “Dopo che Gesù permise che si portasse gli scritti con mio grande sacrificio, perché io non volevo e solo perché era un santo io dovetti cedere, ed ora Gesù se l’è portato al Cielo”; mi sentivo torturare dal dolore, ma Fiat! Fiat! Fiat! Tutto finisce quaggiù. Ho sfogato in pianto raccomandando a Gesù quell’anima benedetta, che tanto aveva sofferto ed operato per lui.
...l'anima...Se poi non tiene volontà di farne pratica di quelle conoscenze che acquista, succede come quando uno tocca un fiore oppure si lava con acqua freschissima una volta: nell’atto sentirà il profumo del fiore, ma siccome non possiede il fiore, né la fonte dell’acqua fresca, a poco a poco svanirà il profumo
... Ora quell’anima teneva tutta la volontà di farne pratica, tanto che vedendo il gran bene che lui sentiva, voleva farle conoscere agli altri col pubblicarle. Quindi finché è stato in terra, il corpo più che muro murava quella luce, ma non appena l’anima è uscita dal carcere del suo corpo si è trovata investita dalla luce che possedeva; ed i tanti germi della felicità che possedeva, effetto delle conoscenze della mia Volontà Divina, sviluppandosi, ha incominciato a sentire il principio della vita delle vere beatitudini, e tuffandosi nell’eterna luce del suo Creatore si trovò nella patria celeste, dove continuerà la sua missione sulla mia Volontà assistendo lui il tutto dal Cielo. Se tu sapessi la gran differenza che c’è di gloria, di bellezza, di felicità, tra chi porta, morendo, dalla terra la luce coi germi di tante felicità, e tra chi la riceve solo dal suo Creatore! C’è tale distanza, che passa in distanza più che tra il Cielo e la terra. Oh, se sapessero i mortali il gran bene che acquistano col conoscere un vero bene, una verità, e farne sangue proprio per assorbirlo nella propria vita! Farebbero a gara, dimenticherebbero tutto per conoscere una verità e darebbero la vita per metterla in pratica”.
Onde mentre Gesù ciò diceva, ho visto innanzi a me l’anima benedetta del padre vicino al mio letto, investita di luce, sospesa dalla terra, che mi guardava fissa, ma senza dirmi una parola; anch’io mi sentivo muta innanzi a lui, e Gesù ha soggiunto:
“Guardalo come è trasformato! La mia Volontà è luce ed ha trasformato quell’anima in luce; è bella, gli ha dato tutte le tinte della perfetta bellezza; è santa ed è restato santificato; la mia Volontà possiede tutte le scienze e l’anima è restata investita dalla scienza divina; non c’è cosa che la mia Volontà non gli ha dato. Oh, se tutti capissero che significa Volontà Divina, metterebbero tutto da parte, non si curerebbero di fare più nulla, e tutto l’impegno sarebbe solo di fare la mia sola Volontà!”