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13 Maggio 1917 - 13 Maggio 2022 *105' ANNIVERSARIO DELLA PRIMA | INFO Divina Volontà

13 Maggio 1917 - 13 Maggio 2022 *105' ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA A FATIMA.*

"Alla fine il mio Cuore Immacolato Trionferà".

Vol 19 Libro di Cielo,
Luisa Piccarreta
luglio 11, 1926
*La Chiesa, delle pene della celeste Sovrana, conosce tanto poco, perchè non ebbe sette spade che la trafissero, ma milioni di spade*
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la Chiesa, delle pene della celeste Sovrana, conosce tanto poco, che si può dire le sole pene apparenti, e perciò dà il numero di sette spade. Ma se conoscesse che il suo materno cuore era il rifugio, il deposito di tutte le pene, e la luce della mia Volontà tutto le portava, nulla le risparmiava, non avrebbe detto sette spade, ma milioni di spade. Molto più che essendo pene intime solo Iddio ne conosce l’intensità del dolore, e perciò fu costituita con diritto Regina dei martiri e di tutti i dolori. Le creature sanno dare il peso, il valore alle pene esterne, ma delle interne non se ne intendono a mettere il giusto prezzo.

Vol 19 Libro di Cielo
Luisa Piccarreta
aprile 28, 1926
*Maria Regina dei dolori*
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“Figlia mia, tu ti sbagli. Non fu uno il massimo sacrifizio della mia Mamma, ma furono tali e tanti per quanti dolori, pene, circostanze e incontri fu esposta la sua e la mia esistenza; le pene in lei erano sempre raddoppiate, perché le mie pene erano più che pene sue. E poi la mia sapienza non cambiò direzione con la Mamma mia; in ogni pena che doveva toccarle, io le domandavo sempre se voleva accettarle, per sentirmi ripetere da lei quel Fiat in ogni pena, in ogni circostanza e anche in ogni suo palpito. Quel Fiat mi risuonava sì dolce, sì soave ed armonioso, che lo volevo sentire ripetere in ogn’istante della sua vita e perciò le domandavo sempre: ‘Mamma vuoi far questo? Vuoi soffrire questa pena?’ Ed a lei il mio Fiat portava i mari dei beni che contiene e le faceva capire l’intensità della pena che accettava, e questo capire con luce divina ciò che passo passo doveva patire, le dava tale un martirio che infinitamente sorpassava la lotta che subiscono le creature, perché mancando in lei il germe della colpa mancava il germe della lotta. E la mia Volontà doveva trovare un altro ritrovato per fare che non fosse minore delle altre creature nel patire, perché dovendo acquistare con giustizia il diritto di Regina dei dolori, doveva superare tutte le creature insieme, nelle pene.
...La lotta è segno di passioni veementi, mentre la mia Volontà porta il dolore, dà l’intrepidezza, e con la conoscenza dell’intensità della pena gli1 dà tale merito che solo può dare una Volontà Divina.
Perciò come faccio con te, che in ogni cosa che voglio da te ti domando prima se vuoi, se accetti, così facevo con la Mamma mia, affinché il sacrifizio sia sempre nuovo
1 al dolore