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Luglio 9, 1930, Vol 28 Luisa Piccarreta DECRETO DELLA DIVINITÀ | INFO Divina Volontà

Luglio 9, 1930, Vol 28 Luisa Piccarreta
DECRETO DELLA DIVINITÀ CHE IL REGNO DELLA MIA DIVINA VOLONTÀ SIA CONOSCIUTO, E GESU SI SERVIRA' DI ANIME UMILI E SEMPLICI PER DIFFONDERLO
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DAI FRUTTI SI CONOSCE L ALBERO, se è buono, mediocre o cattivo, e mi dispiace sommamente che invece di giudicare i frutti, hanno giudicata la corteccia dellalbero e forse neppure la sostanza e la vita dello stesso albero; POVERETTI, che cosa possono comprendere col guardare la corteccia dei miei modi, senza scendere ai frutti che [lalbero] ha prodotti? RIMARRANNO PIÙ ALL OSCURO E POSSONO INCORRERE NELLA DISGRAZIA DEI FARISEI , che guardando in me la corteccia delle mie opere e parole, non la sostanza dei frutti della mia vita, rimasero ciechi, e finirono col darmi la morte.
... E poi adesso possono giudicare come vogliono, ma quale non sarà la loro confusione quando verranno innanzi a me e conosceranno con chiarezza che sono stato proprio io colui che ha agito in quel modo da loro condannato, e che il loro giudizio mi ha impedito una grande mia gloria, ed un gran bene in mezzo alle creature, qual è di conoscere con più chiarezza che significa fare la mia Divina Volontà e farla regnare? NON CÈ DELITTO PIÙ GRAVE DI QUELLO D'IMPEDIRE IL BENE; PERCIÒ figlia mia, ti raccomando, NON VOLERTI TURBARE, né spostare nulla di tutto ciò che passa tra me e te, rendimi sicuro che il mio operato abbia il suo compimento in te, non volermi dare nessun dolore da parte tua. Io volevo diffondere il bene fuori di te, ma la volontà umana si attraversa ai miei disegni, perciò PREGA CHE [IO] VINCA LUMANA VOLONTÀ E NON RESTI SOFFOGATO IL REGNO della mia Divina Volontà in mezzo alle creature.
Però ti dico che le mie conoscenze sulla mia Divina Volontà non resteranno sepolte, esse sono parte della mia vita divina, e come vita non sono soggette a morire; al più possono restare nascoste, ma morire non mai, perchè È DECRETO DELLA DIVINITÀ CHE IL REGNO DELLA MIA DIVINA VOLONTÀ SIA CONOSCIUTO, e quando noi decretiamo non vè potenza umana che ci può resistere, AL PIÙ SARÀ EFFETTO DI TEMPO. E ad onta delle opposizioni e giudizi in contrario di queste persone autorevoli, io mi farò strada, e SE QUESTI COI LORO GIUDIZI VORRANNO SEPPELLIRE UN TANTO BENE E TANTE VITE DIVINE DI MIE VERITÀ, IO LI METTERÒ DA PARTE E MI FARÒ STRADA DISPONENDO ALTRE PERSONE PIÙ UMILI E SEMPLICI e più facili a credere ai miei modi mirabili e molteplici che io uso colle anime, e colla loro semplicità, invece di trovare cavilli, e disposte, riconosceranno come dono di cielo ciò che io ho manifestato sulla mia Divina Volontà; e queste mi serviranno mirabilmente a propagare nel mondo le conoscenze del mio Fiat. NON SUCCESSE LO STESSO NELLA MIA Venuta Sulla Terra? I SAPIENTI, I DOTTI, LE PERSONE DI DIGNITÀ NON VOLLERO ASCOLTARMI, anzi avevano vergogna dvavvicinarmi, la loro dottrina faceva loro credere che io non potevo essere il Messia promesso, in modo che giunsero fino ad odiarmi ed io le misi da parte, e scelsi umili, semplici e poveri pescatori, i quali mi credettero e me ne servii mirabilmente per formare la mia Chiesa e propagare il gran bene della redenzione. Così farò della mia Divina Volontà.
PERCIÒ FIGLIA MIA NON TI ABBATTERE NEL SENTIRE TANTE DIFFICOLTÀ CHE FANNO, E NON SPOSTIAMO NULLA DI CIÒ CHE PASSA TRA ME E TE, e segui a fare ciò che ti ho insegnato che tu faccia nella mia Divina Volontà. IO NULLA TRALASCIAI DI FARE di ciò che dovetti fare per la redenzione, AD ONTA CHE NON TUTTI MI CREDETTERO; tutto il male restò per loro, a me mi conveniva di fare il mio corso che avevo stabilito di fare per amore delle creature. Così farai tu, segui il tuo abbandono nella mia Divina Volontà ed i tuoi atti in essa, ed io non ti lascerò, sarò sempre insieme con te.