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I 15 giovedì di Santa Rita

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2021-03-25 09:02:02 Settimo giovedì:
S.RITA ESEMPIO DI VITA RELIGIOSA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce l’ingresso di Rita in monastero  

Appena Rita entrò tra le religiose di Cascia, apparvero agli occhi di tutte le consorelle le sue splendide virtù. Ella fu esempio perfetto di religiosa. Non una delle regole fu da lei trasgredita, ma tutte furono accettate ed adempiute con amorosa cura. Accoglieva i precetti dei superiori come espressione della divina volontà e non accarezzò neppure lontanamente l’idea di potersi sottrarre a ciò che era imposto alla comunità per seguire i suoi desideri, ancorché potessero apparire giusti e buoni. Fu, in una parola, espressione vivente della regola del monastero: in lei era dato di ammirarne l’adempimento pieno e completo.

In ascolto della Parola (Mt 25, 31-46)

Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi». Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato». Anch’essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?». Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me». E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Virtù: fedeltà agli obblighi del proprio stato 
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2021-03-18 09:01:17 Ricordiamoci che la perseveranza è l’aroma e il balsamo che conserva e difende le buone opere.

Fioretto: confidare sempre in Dio

Chi persevera sino alla fine costui sarà salvo; se quindi non ci sentiamo subito esauditi, confidiamo sempre in Dio e nella virtù dei Santi, ad imitazione di S. Rita.

Pater, Ave, Gloria
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2021-03-18 09:01:17 SESTO GIOVEDÌ: S. RITA ENTRA IN MONASTERO

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce l’ingresso di Rita in monastero

Privata dei suoi affetti più cari, Rita si rivolse alle Suore Agostiniane del monastero di S. Maria Maddalena in Cascia per essere accolta fra loro. Fu respinta per tre volte. I motivi non sono chiari, ma sembra che le Suore temessero di essere coinvolte nella faida tra famiglie del luogo. Solo dopo una riappacificazione, avvenuta pubblicamente tra i fratelli del marito ed i suoi uccisori, ella venne accettata in monastero.
Per la tradizione l’ingresso avvenne misteriosamente: si narra che una notte Rita, come al solito, si era recata a pregare sullo Scoglio e qui ebbe la visione dei suoi tre Santi protettori (S. Agostino, S. Giovanni Battista e S. Nicola da Tolentino) che la trasportarono a Cascia, introducendola nel monastero; quando le Suore la videro in orazione nel coro, nonostante tutte le porte chiuse, convinte dal prodigio e dal suo sorriso, la accolsero. Rita aveva intorno ai trent’anni e, benché fosse illetterata, fu ammessa fra le monache coriste, cioè quelle suore che, sapendo leggere, potevano recitare l’Ufficio divino. S’inserì nella comunità conducendo una vita di esemplare santità, praticando carità, pietà e tante penitenze. In breve suscitò l’ammirazione di tutte le consorelle.

In ascolto della Parola (Mc 13, 5-13)

Gesù si mise a dire a loro: «Guardate che nessuno vi inganni! Molti verranno in mio nome dicendo: “Sono io”, e inganneranno molti. E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori. Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

Virtù: la perseveranza

A tutti è chiesta la perseveranza, come corona delle buone opere. Quanti sono quelli che iniziano con ardore a fare il bene; si danno a fervorose preghiere, facendo presagire di sé grandi e nobili cose! Ma in essi la virtù non pone salde radici, per cui tornano presto alla vita meschina di prima. Manca a loro la perseveranza e così vengono a perdere il premio delle buone opere e fanno cadere nel vuoto tanti sforzi generosi.
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2021-03-11 09:01:11 Quinto giovedì:
UCCISIONE DEL MARITO E DEI FIGLI

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce l’uccisione del marito e la morte dei figli di Rita

Poco dopo la morte dei genitori, avvenuta durante i diciotto anni di matrimonio; la vita coniugale di S. Rita si chiude con un triste dramma di sangue: l’uccisione del marito da parte di alcuni nemici. Ognuno immagini lo strazio della donna. La morte è sempre dolorosa, ma molto più se essa è violenta, quando sorprende l’uomo all’improvviso, lo fa cadere vittima dell’odio. In questa occasione Rita mostrò tutta la sua virtù. Straziata nel più intimo dell’animo, col cuore spezzato, sopportò senza ribellione l’aspro colpo e, verso gli uccisori del marito, non ebbe che un sentimento di commiserazione e di perdono. E, accorgendosi che nei suoi figli con gli anni cresceva il desiderio della vendetta, piuttosto che vederli macchiati di questo delitto, fece a Dio il sacrificio più grande che può fare il cuore umano: la madre che domanda la morte temporale dei figli per salvarli dall’eterna perdizione. Dio l’esaudì: i figli morirono di peste. Rita pianse, il dolore era immenso, ma Dio la consolò rivelandole che suo marito e i suoi figli erano salvi nella vita eterna.

In ascolto della Parola (Mt 5, 43-48)

Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale merito avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fano così anche i pagani? Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.

Virtù: perdono delle offese

Anche noi riceviamo spesso l’ingiuria e l’offesa degli uomini: come rispondiamo? Perdonando o nutrendo nel cuore avversione e odio? Gesù Cristo comanda il perdono sempre. Dio è disposto a perdonare sempre ogni peccato quando uno si pente. Gesù, morendo sulla croce, ha perdonato ed ha pregato per i suoi nemici.

Fioretto: amate i vostri nemici

Gesù Cristo ci dice: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano”. Quindi per ossequio a nostro Signore, e sull’esempio di S. Rita, perdoniamo e benefichiamo anche i nemici.

Pater, Ave, Gloria
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2021-03-04 09:01:05 Quarto giovedì:
VITA DI FAMIGLIA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la vita di famiglia di Rita 

Rita si trovò nella vita di famiglia esposta alle più dure prove: il marito, d’indole aspra e collerica, le era cagione di dolori e non rifuggiva dal maltrattarla. La santa doveva sperimentare tutti gli impeti di un carattere che, abbandonandosi all’ira, ne seguiva ogni movimento e sulla innocente sposa faceva ricadere le sue durezze. Ma la Santa si era formata alla scuola di Gesù: ai modi aspri rispondeva con amore; placava le parole di collera con la dolcezza; usava ogni cura nell’adempiere i voleri del marito e, se poteva, ne preveniva le intenzioni. Con la sua fervente pietà verso Dio rafforzava il suo spirito. Con l’esercizio della carità verso il prossimo attirava le benedizioni celesti su di sé e sulla sua famiglia. Ai poveri prodigava cure ed elemosine. Queste sue peculiarità addolcirono l’irruento carattere del marito.

In ascolto della Parola (Prv 31, 10-26)

Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. Ella è simile alle navi di un mercante , fa da lontane le provviste. Si alza quando è ancora notte e prepara il cibo alla sua famiglia…Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia…Apre le sue mani al misero, stende le mano al povero…Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c’è dottrina di bontà.

Virtù: pazienza

Nelle avversità e nelle contrarietà che ci vengono dagli uomini vediamo la mano di Dio che ci vuole provare, che vuole sperimentare la nostra fedeltà.

Fioretto: Dio sia benedetto 

Per onorare la virtù di S. Rita, tanto nelle cose prospere come nelle avverse, diciamo sempre: Dio sia benedetto!

Pater, Ave, Gloria 
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2021-02-25 09:00:07 Terzo giovedì:
MATRIMONIO DI RITA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce l’infanzia e la giovinezza di S. Rita

Desiderosa di segregarsi quanto più le era possibile dal mondo, col consenso dei genitori, Rita si scelse una raccolta cameretta della casa e ivi passava la maggior parte della giornata. Effondeva il suo cuore nella preghiera e nella meditazione delle verità eterne. Ma, soprattutto, si applicava a meditare la passione di Gesù Cristo, verso cui si sentiva attratta da un incredibile desiderio d’imitarlo. Crescendo negli anni, cresceva anche la sua volontà di darsi completamente a Dio, rinunziando anche alla gioia di formarsi una famiglia. Ma la volontà dei genitori fu quella di vederla sposa. Obbedì e si unì in matrimonio a Paolo Mancini. Ebbe due figli: Giacomo Antonio e Paolo Maria.

In ascolto della Parola (Sir 7, 22-28)

Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza. Hai figlie? Vigilia sui loro corpi e non mostrare loro un corpo troppo indulgente. Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla; ma di quella odiata non fidarti. Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare i dolori di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato; che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

Virtù: obbedienza

Ammiriamo l’eroica obbedienza della nostra Santa e rimaniamo sempre uniti a Dio e sottomettiamo i nostri desideri alla sua volontà. Ogni autorità è dal Signore, quindi chi resiste agli ordini dei superiori resiste agli ordini di Dio. Non si deve obbedire da schiavo, per forza, ma liberamente, per amore.

Fioretto: accogliere i desideri di Dio

Per avanzare come S. Rita nella virtù e santità accogliamo senza esitazione, con prontezza e gioia ogni desiderio che ci è proposto da Dio.

Pater, Ave, Gloria
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2021-02-18 09:00:06 Secondo giovedì:
INFANZIA E GIOVINEZZA DI S.RITA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce l’infanzia e la giovinezza di S.Rita

Appena la nostra Santa fu rigenerata nelle acque salutari del Battesimo, cominciarono a manifestarsi in lei segni straordinari di presagio della santità della sua vita. Si racconta che, mentre era ancora bambina nella culla, uno sciame di api entrò e uscì dalla sua piccola bocca. Nel Monastero di Cascia, ove passò la seconda parte della sua vita, si osservano ancora oggi alcuni buchi sui muri: sono il rifugio delle api murarie, che vengono appunto chiamate api di S. Rita. Dalla più tenera età Rita si mostrava sollecita nel servire Dio, osservando fedelmente i Comandamenti. Di qui la cura costante e instancabile della Santa di crescere nell’amore verso Dio, di produrre frutti di bene nella pratica di ogni virtù cristiana e nel ricercare solo ciò che a Dio potesse piacere di più, disprezzando quei piaceri e quelle gioie che impediscono il suo correre nelle vie della perfezione cristiana. Tra le virtù che particolarmente adornano la sua infanzia e giovinezza, primeggiano l’obbedienza ai genitori, il disprezzo della vanità e del lusso e un amore particolare a Gesù Crocifisso e ai poveri.

In ascolto della Parola (Sap 7, 1-3)

Figlio mio, custodisci le mie parole e fa’ tesoro dei miei precetti. Osserva i miei precetti e vivrai, il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi. Legali alle tue dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore.

Virtù: prontezza nel servizio a Dio

Anche a te la voce del Signore ripete incessantemente: “Vieni a me, o anima diletta, vieni, e sarai coronata dalla gloria vera e non caduca”. Ma quante volte la voce divina non è ascoltata!

Fioretto: fedele servizio al Signore

Studia, o anima devota, di conoscere la tua passione predominante, che ti impedisce il pronto e fedele servizio al Signore, e, con l’aiuto di S. Rita, distruggila con atti contrari di virtù.

Pater, Ave, Gloria
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2021-02-11 09:00:07 Primo giovedì:
NASCITA DI S. RITA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione:

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la nascita di Rita

Fra tutti i Castelli soggetti a Cascia, tra le montagne nella verde Umbria, nascosta e umile, si trova Roccaporena. Esso è il più fortunato perché vi è nata Santa Rita da Antonio Lotti e Amata Ferri, coniugi cristiani, dal cuore acceso di amore divino. Gli anni erano passati senza che il sorriso di un bimbo fosse venuto a rallegrare le soavi effusioni del loro affetto. Preghiere fiduciose erano ascese al trono di Dio, ma sembrava che il Signore le avesse accolte soltanto per i gaudi eterni. Il figlio invocato fu aspettato invano. Ormai Antonio e Amata si erano rassegnati al pensiero che il cielo voleva da loro quel sacrificio. Ma il Signore viene in aiuto e consola quando appunto le speranze umane sono atterrate e distrutte. Nella tarda età i fortunati coniugi ebbero la certezza e la consolazione d’avere una figlia. Rita nasceva nel 1381, dono eletto del cielo, sovrabbondante e felice ricompensa delle orazioni e buone opere dei suoi genitori.

In ascolto della Parola (Sal 4, 1-4)

Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia:
dalle angosce mi hai liberato;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Fino a quando, o uomini, sarete duri di cuore?
Perché amate cose vane
e cercate menzogna?
Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele:
Il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Virtù: nutrire lo spirito di orazione

Un grande insegnamento ci dà la nascita prodigiosa di S. Rita. Affida le tue speranze, le tue gioie, i tuoi dolori alla preghiera. Abbi fiducia in Dio sempre ed Egli, nel tempo opportuno, ti ascolterà.

Fioretto: fà bene le tue preghiere con confidenza, umiltà e perseveranza

Interponi a questo fine la mediazione di S. Rita, e recita durante l’esercizio dei 15 Giovedì la preghiera alla Santa.

Pater, Ave, Gloria
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