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I 15 giovedì di Santa Rita

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Gli ultimi messaggi

2021-05-20 08:00:08 Quindicesimo giovedì:
MORTE DI S.RITA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la morte di S. Rita

Il 22 maggio 1457, dopo lunga malattia, Rita tornava alla Casa del Padre. Il suo transito fu contrassegnato dalla certezza che Ella fosse subito accolta in grembo a Dio.

In ascolto della Parola (1 Cor 7, 29-31)

Questo vi dico fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo!

Virtù: desiderio del cielo

Dopo la morte viene il riposo e la felicità: a questo risposo e a questa felicità noi dobbiamo aspirare. Noi che ci affanniamo per tante miserie della vita, solleviamo lo sguardo in alto, molto in alto: oltre le stelle è la nostra patria. Il desiderio del cielo deve muoverci alla confidenza col Signore. Chiediamo a Dio, che dopo il lavoro e la prova della terra, ci conceda il riposo e il premio della vita eterna.

Fioretto: benedetto l’uomo che confida nel Signore

Ripetiamo spesso: sono fatto per il cielo e non per la terra. Preghiamo S. Rita affinché offra a Dio quanto abbiamo sperato e operato in questi quindici giovedì.

Pater, Ave, Gloria
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2021-05-13 08:00:06 Quattordicesimo giovedì:
S.RITA ARRICCHITA DI DONI CELESTI

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la figura di Rita arricchita di doni celesti

Quello che più risalta ed è oggetto di grande ammirazione nella vita di S. Rita sono tanti fatti miracolosi e tante grazie straordinarie. Il Signore, che è sempre mirabile nei suoi Santi, volle arricchire questa sua serva diletta di abbondanti doni soprannaturali. Ricordiamo quelli più noti. Uno sciame d’api che entra esce dalla boccuccia della piccola Rita. La pianta secca di una vita, che era nel giardino del Monastero, innaffiata per un anno da Rita novizia in obbedienza alla superiora, riprende vita e produce frutti. La spina della corona del capo del Crocifisso che si stacca e si conficca sulla fronte della Santa. Anche dopo la morte Rita ebbe da Dio il dono di fare miracoli. Tale dono col tempo è andato maggiormente manifestandosi sempre più, in particolare a partire dal 1900, anno della canonizzazione di Rita. I miracoli più grandi ottenuti per intercessione della Santa sono quelli della conversione dei peccatori e del ritorno dei lontani a Dio.

In ascolto della Parola (Sal 30, 2-6)

In te Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso; per la tua giustizia salvami. Porgi a me l’orecchio, vieni presto a liberarmi. Sii per me la rupe che mi accoglie, la cinta di riparo che mi salva. Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, per il tuo nome dirigi i miei passi. Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu le mia difesa. Mi affido alle tue mani; tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Virtù: confidenza

I doni celesti devono ravvivare la nostra confidenza in Dio Padre, fonte di ogni grazia e di ogni santità. Quando le nostre forze vengono meno, abbandoniamoci confidenti nelle braccia del Redentore. Egli è l’avvocato, il difensore, che non ci abbandona mai. Restiamo coerente alla parola del Dio e nulla ci potrà separare da lui.

Fioretto: benedetto l’uomo che confida nel Signore

Se siamo assaliti da qualche grave preoccupazione diciamo: in te, o Signore, ho sperato, non sarò confuso in eterno; Sacro Cuore di Gesù, confido in te! S. Rita, vieni in mio aiuto

Pater, Ave, Gloria
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2021-05-06 08:00:05 Tredicesimo giovedì:
S.RITA E I BENI DEL MONDO

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la figura di Rita in rapporto ai beni del mondo

S. Rita dalla sua infanzia fino all’ultimo respiro mostrò in una luce, che si faceva di giorno in giorno sempre più sfolgorante, la giusta considerazione dei beni terreni. Nella sua vita si privò con giubilo di quanto non le era necessario per la sua famiglia e per i bisognosi. Il suo cuore rimase libero e non fu mai incatenato dal alcun allettamento mondano o da possesso terreno.

In ascolto della Parola (At 20, 32-35)

Non ho desiderato né argento, né oro, né la veste di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho dimostrato che lavorando così si devono soccorrere i deboli, ricordandoci delle parole del Signore Gesù che disse: Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!

Virtù: cura dei beni celesti

Siamo tutti chiamati a non lasciarci sedurre e influenzare dalla moda mondana e ad avere la giusta considerazione dei beni terreni. Il cristianesimo non ci chiede di privarci dei beni, ma ci avverte che nell’attaccamento ad essi vi è pericolo per l’anima. Per non cadere in questo pericolo consideriamo le ricchezze che abbiamo come beni ricevuti in deposito da Dio e delle quali dovremmo render conto a lui. Esse devono essere occasione per esercitare ancora meglio la virtù della carità.

Fioretto: prendere la Croce di Gesù ogni giorno

Diamo prova che non siamo troppo attaccati ai beni terreni privandoci, per amore di S. Rita, di qualche cosa non necessaria per destinarla ai poveri.

Pater, Ave, Gloria
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2021-04-29 08:00:05 Dodicesimo giovedì:
S.RITA PENITENTE

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen

Si approfondisce la figura di Rita penitente

Si può ben dire che S. Rita trascorse la sua vita in una continua penitenza. Ella non credeva lecito cercare nella sua vita le delizie terrene; le sue delizie erano altrove, quelle del cielo. Per raggiungerle nessuna privazione le sembrò impossibile. Offriva a Dio, tramite il sacramento della Penitenza (Confessione) i suoi desideri e questo le consentì di mantenere il profumo delle sue virtù.

In ascolto della Parola (Mt 5, 23-24)

Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna da offrire il tuo dono.

Virtù: penitenza

Gesù ha istituito il sacramento della Penitenza, necessaria a tutti, per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo. Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza – e S. Rita lo faceva spesso – ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l’esempio e la preghiera.

Fioretto: prendere la Croce di Gesù ogni giorno

La conversione si realizza nella vita quotidiana attraverso gesti di riconciliazione, attraverso la sollecitudine per i poveri, l’esercizio e la difesa della giustizia e del diritto, attraverso la confessione delle colpe ai fratelli, la correzione fraterna, la revisione di vita, l’esame di coscienza, la direzione spirituale, l’accettazione delle sofferenze, la perseveranza nella persecuzione a causa della giustizia. S. Rita ci invita a prendere la nostra croce, ogni giorno, e seguire Gesù: è la via più sicura della penitenza.

Pater, Ave, Gloria
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2021-04-22 08:00:10 Undicesimo giovedì:
LA CARITÀ DI S.RITA VERSO IL PROSSIMO

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la carità di Rita verso il prossimo

Ardente d’amore divino. S. Rita nutriva vivissimo nel suo cuore quell’amore che è indivisibile dal primo, cioè l’amore del prossimo. Tutta la vita di Rita manifesta una cura e vigilanza continua di beneficare con ogni mezzo gli uomini, senza distinzioni tra parenti o estranei, benevoli o mal disposti. Donava con abbondanza ai poveri; l’elemosina fu sempre coltivata da lai con amore. Per tutti aveva parole di conforto e di illuminazione. Nessuno si allontanava da lei senza avere ricevuto un pegno del suo amore: in nulla si risparmiava per mostrare benevolenza agli altri. Si fece realmente tutta a tutti, per guadagnare tutti a Cristo.

In ascolto della Parola (Rm 13, 8-10)

Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore.

Virtù: carità verso il prossimo

Il precetto di amare il prossimo come se stessi è stato dichiarato dal Signore simile al primo, quello di amar Dio. Quante volte abbiamo dimenticato Gesù Cristo dimenticando il fratello povero, infelice e colpevole!

Fioretto: dire l’atto di carità

Facciamo qualche opera di carità spirituale o corporale, ricordando che chi ama il prossimo compie la legge. A imitazione di S. Rita togliamo dal nostro cuore ogni avversione verso gli altri.

Pater, Ave, Gloria
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2021-04-15 08:01:20 Ripetere una volta al giorno l’atto di carità: “Io Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra eterna felicità; e per amore tuo amo il prossimo come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore che io ti ami sempre più.

Pater, Ave, Gloria
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2021-04-15 08:01:20 Decimo giovedì:
S. RITA ACCESA D’AMORE DIVINO

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce l’amore divino di Rita

Su tutta la vita di S. Rita domina, sovrano e incontrastato, l’amore verso Dio. La carità, che è l’amore sovrannaturale, è la virtù essenziale: per essa rimaniamo uniti e viventi in Dio, che è Amore. La virtù della carità fu la guida d’ogni pensiero, di ogni desiderio, di ogni azione della nostra Santa. La sua carità si manifestava nelle sue ardenti aspirazioni, nelle invocazioni, nelle lunghe preghiere e nella meditazione della bontà divina, manifestatasi, soprattutto, nella passione e morte di Gesù.

In ascolto della Parola (1 Cor 13, 1-13)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!

Virtù: carità verso Dio

L’amore verso Dio è il primo e più grande comandamento della legge divina. Raccogliamoci in noi stessi e meditiamo con profonda attenzione questo precetto. A Dio, sommo ed infinito amore, noi dobbiamo il più vivo amore. Lo dobbiamo amare perché per primo ci ha amato e per amore ci ha creati; ci ha mandato il suo stesso figlio unigenito per salvarci. Gesù, poi, per amore si è donato a noi: ha dato tutto se stesso per noi fino alla morte in croce. E poi ci ha lasciato ancora se stesso nell’Eucaristia.

Fioretto: dire l’atto di carità
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2021-04-08 08:02:02 Nono giovedì:
VITA NASCOSTA DI RITA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la vita nascosta di S. Rita

La Santa eroina di Cascia, tutta accesa dal desiderio di raccogliersi col suo Dio, non provava diletto che nel silenzio e nella solitudine. Se la carità, l’obbedienza e la devozione la chiamavano alle volte a mettersi a contatto con il mondo, ella non si rifiutava d’abbandonare la sua celletta; appena, però, libera dagli impegni, ritornava al suo ritiro, si abbandonava ai trasporti del cuore, lontana dai rumori e dagli strepiti mondani, pregustava i gaudi del Cielo; si confermava sempre più nel proposito di non curare ciò che il mondo offre, e solo stimare i beni spirituali ed eterni.

In ascolto della Parola (Mt 11, 28-30)

Al mattino, Gesù, si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni.

Virtù: raccoglimento

Molti stimano che il raccoglimento sia imposto solo al Papa, ai vescovi, ai preti, alle monache, ai religiosi. Invece no: esso deve essere una virtù comune ad ogni cristiano. Vi saranno gradi diversi; alcuni devono dare un tempo più lungo alle occupazioni e conversazioni esterne, altri un tempo più breve; tutti però devono desiderare e cercare di raccogliersi di in tanto in se stessi e meditare sui propri doveri per eseguirli, sui difetti per correggerli e sulle virtù per conseguirle. Tanti dicono di non aver tempo da dedicare alla preghiera e alle buone opere; se fossero, invece, più amanti del raccoglimento, troverebbero questo tempo e troverebbero anche il tempo per attendere ai doveri di famiglia e carità.

Fioretto: pensare alla cose celesti

Se la necessità o il dovere non chiama fuori di casa, rimaniamo oggi in casa raccolti, spegniamo la televisione e dedichiamo il tempo libero alla considerazione delle cose celesti.

Pater, Ave, Gloria
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2021-04-01 08:01:16 Ottavo giovedì:
S.RITA AMANTE DEL CROCIFISSO

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce il legame di Rita col Crocifisso    

La contemplazione dei dolori del Crocifisso e il desiderio ardente di assaporarne parte degli spasimi della passione erano per S. Rita continuo stimolo alla penitenza. Ai piedi di Gesù trafitto sulla croce, ella effondeva le ardenti aspirazioni del suo cuore sitibondo di patimenti; ivi spargeva lacrime per i peccati degli uomini. Le sue lacrime e i suoi desideri furono accolti in cielo. Un giorno mentre più fervidamente pregava, dall’immagine del Crocifisso si staccò una spina della corona del capo di Gesù, che perforò profondamente la fronte di Rita. Il dolore forte la fece svenire. Ritornata in sé, si trovò con una piaga purulenta che le dava acerbi spasimi e per lunghi anni la mantenne unita, nella sofferenza, a Gesù.

In ascolto della Parola (Rm 8, 16-18)

Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Io ritengo infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi.

Virtù: sofferenza 

Raccogliamoci in noi stessi e meditiamo l’austera parola che dal Crocifisso ci viene; noi siamo membra del corpo di Cristo. Sì, sono le tribolazioni che ci fanno staccare dalla terra e dai suoi beni passeggeri, caduchi e corrotti: sono le tribolazioni che ci assicurano che non abbiamo qui la nostra città permanente, ma ne cerchiamo una futura, senza pene e dolori per tutta l’eternità.

Fioretto: confidare sempre in Dio

Se siamo afflitti, invochiamo S. Rita affinché ci ottenga la rassegnazione e la forza da Dio nel portare la croce quotidiana.

Pater, Ave, Gloria 
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2021-03-25 09:02:03 Ogni virtù che si ammira nei Santi è un prezioso insegnamento per il cristiano. Noi dobbiamo e possiamo apprendere dalla fedeltà di Rita alle sue regole come ordinare la nostra vita. Qualunque sia il nostro stato, esso ci impone dei doveri. Potremmo essere tentanti di allargare o rompere questi doveri, riguardandoli come un peso insopportabile, che bisogna scuotere con ogni mezzo. Ma noi, fedeli discepoli di Gesù, li dobbiamo considerare mezzi di santificazione. Sì, i genitori e i figli, i superiori e i subalterni devono ricordarsi che il più piccolo atto, il minimo obbligo, quelle azioni che sembrano in sé indifferenti, sono piene di valore spirituale, sono scala per ascendere al cielo.

Fioretto: confidare sempre in Dio

Ogni mattina offriamo a Dio le azioni della giornata, recitando le orazioni e ripetendo lungo il giorno l’offerta delle nostre azioni e del nostro cuore.

Pater, Ave, Gloria 
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