Get Mystery Box with random crypto!

gs 通讯 / guerrilla stickers news

Logo del canale telegramma guerrillastickers - gs 通讯 / guerrilla stickers news G
Logo del canale telegramma guerrillastickers - gs 通讯 / guerrilla stickers news
Indirizzo del canale: @guerrillastickers
Categorie: Uncategorized
Lingua: Italiano
Abbonati: 274
Descrizione dal canale

Streetart e cultura underground. News dal mondo e sabotaggio urbano. Teoria e pratica della decolonizzazione e della festa. Noi vogliamo arte, libertà e scienza per tutti gli esseri umani!

Ratings & Reviews

3.00

3 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

1

4 stars

0

3 stars

1

2 stars

0

1 stars

1


Gli ultimi messaggi 9

2022-05-12 15:26:11
29 views12:26
Aprire / Come
2022-05-12 10:19:05 "Tu avresti compiuto tutto ciò che l’uomo cerca sulla terra, e cioè: a chi inchinarsi, a chi affidare la propria coscienza e in qual modo, infine, unirsi tutti in un formicaio indiscutibilmente comune e concorde, giacché il bisogno di unione universale è il terzo e l’ultimo tormento degli uomini. Sempre l’umanità mirò nel suo insieme ad organizzarsi universalmente. Molti furono i grandi popoli con una grande storia, ma quanto piú elevati erano quei popoli, tanto piú erano infelici, perché piú fortemente degli altri sentivano il bisogno dell’unione universale degli uomini."

(F. Dostoevskij, "I fratelli Karamazov")
36 views07:19
Aprire / Come
2022-05-11 20:40:00 Attacco hacker in corso ai siti della Difesa e del Senato italiano
https://t.me/lafionda
40 views17:40
Aprire / Come
2022-05-11 14:20:57
Times Square, New York, è stata permessa la riproduzione su un cartellone digitale di questa frase: "9 Maggio, Giornata della v̶i̶t̶t̶o̶r̶i̶a̶ vergogna russa". Il riferimento ovviamente è alla Giornata della vittoria sul nazismo. Sì, probabilmente per i nazifascisti di tutto il mondo deve essere stato davvero un brutto giorno quel 9 maggio 1945.
https://mailbd.net/news/americans-put-up-a-shameful-billboard-for-russia-in-new-york-4890/
37 views11:20
Aprire / Come
2022-05-10 23:37:49
35 views20:37
Aprire / Come
2022-05-10 02:39:23
49 views23:39
Aprire / Come
2022-05-09 14:23:11 Quando, il 9 maggio 1978, uccisero Peppino Impastato Il Corriere della Sera titolava: “Ultrà di sinistra dilaniato dalla sua bomba”. Erano passate solo poche ore dall’omicidio, le indagini erano appena agli esordi, i compagni di Peppino già denunciavano la natura mafiosa dell’assassinio eppure, perentoriamente, il principale quotidiano nazionale dirigeva l’opinione pubblica verso una chiave di lettura dei fatti che possiamo definire pura invenzione. Nel pezzo si lascia spazio solo ad un’altra possibilità rispetto all’attentato dinamitardo, quello che si sia trattato di un folle atto suicida. Nell’articolo Peppino è raffigurato come un terrorista, avrebbe usato una “sua bomba” rischiando di provocare una strage. Nulla di più falso. Dopo l’omicidio una semplice locomotiva stava transitando sui binari e si è fermata prima del luogo dell’esplosione.
S. V., “l’inviato speciale” del Corriere, quando scrive il pezzo non è affatto sul luogo dell’assassinio e non fa altro che riportate fedelmente l’interpretazione della vicenda che le autorità volevano trapelasse. Quella secondo cui un giovane a metà tra pazzia ed estremismo politico si era ammazzato realizzando un attentato.
Le stesse autorità che attraverso depistaggi e calunnie hanno cercato per anni ed anni di seppellire la verità, vent’anni dopo, alla fine di una lunghissima battaglia di Felicia, Giovanni, e dei compagni, si sono limitati a “riciclare Peppino” nel pantheon dei morti di mafia, depotenziandone il messaggio rivoluzionario su ogni fronte.
Nel 1997, quando Gaetano Badalmenti inizierà ad essere ricercato per l’omicidio, il Corriere pubblicherà soltanto un breve trafiletto, stessa cosa quando seguiranno processi e condanne.
Sarebbe stato il caso che questo giornale, insieme a tanti altri, chiedesse scusa a Peppino, alla sua famiglia, ai suoi compagni, ai lettori a cui, in questa come in altre occasioni, hanno coscientemente - questo va sottolineato - propinato invenzioni spacciandole per fatti.
La storia serve anche a questo, a non farci cadere nelle trappole delle manipolazioni operate da ogni forma di potere attraverso i mezzi di comunicazione che più o meno direttamente controlla. I media come strumenti di produzione culturale di massa sono un mezzo determinate nel costruire il nostro immaginario collettivo, ed è fondamentale avere verso di essi lo stesso atteggiamento critico che si ha verso ogni istituzione del nostro tempo.
29 views11:23
Aprire / Come
2022-05-09 13:49:35
@lokigwyn
41 viewsedited  10:49
Aprire / Come
2022-05-09 10:42:02
"Le società gilaniche, in cui le necessità delle persone erano soddisfatte anche da un principio di mutualismo, furono distrutte tra il 4000 e il 2500 a.c, da orde nomadi venute dal sud della Russia, i cosiddetti Kurgan. Queste popolazioni, come nota Marija Gimbutas, erano «governate da classi sacerdotali e guerriere che avevano il dominio sui cavalli e le armi da guerra» [12] ed erano organizzate su base gerarchica e autoritaria, con una volontà di potere fortemente dominatrice e distruttrice, secondo cui le persone soddisfacevano i propri bisogni anche facendo ricorso alla minaccia fisica e all'uso della violenza.

In questo modo, violentemente, sorse la civilizzazione del dominio che sostituì quella fondata sul parternariato o gilania, portando alla nascita del patriarcato, delle classi sociali ed anche di quegli apparati di dominio che ebbero il loro culmine nello Stato."

https://www.anarcopedia.org/index.php/Societ%C3%A0_gilaniche#Le_societ%C3%A0_gilaniche
44 views07:42
Aprire / Come
2022-05-09 00:17:55 "Fascisti ve ne sono anche fuori del partito fascista, ve ne sono in tutte le classi ed in tutti i partiti: vi sono cioè dappertutto delle persone che pur non essendo fascisti, pur essendo antifascisti, hanno però l’anima fascista, lo stesso desiderio di sopraffazione che distingue i fascisti."

(Errico Malatesta, “Libero Accordo”, 28 agosto 1923)
43 views21:17
Aprire / Come