2022-05-17 15:08:16
"Nell’era postmoderna assistiamo all’emergere di nuovi problemi e conflitti che sembrano esasperare l’antagonismo sempre più crescente tra scienza e società, tra chi considera la scienza come unica fonte di conoscenza o di buone pratiche, in virtù di un illimitato progresso tecnoscientifico, e coloro che la percepiscono come foriera di problemi in un mondo altrimenti stabile e pacifico.
Lo
homo faber fortunae suae che si ergeva ad artefice del proprio destino, modellando il mondo per mezzo di scienza e tecnica, è sempre più contrastato da un
homo naturalis che invoca, a garanzia di un domani altrimenti ritenuto invivibile, un ritorno a pratiche, forme di organizzazione e quadri di conoscenze ancorati a un passato mitico.
Un’opposizione che ha lentamente cominciato a delinearsi all’indomani dell’età rivoluzionaria e napoleonica, quando le risorse del calcolo matematico parvero inesauribili nel congiungere
fisico e morale per un’efficace conoscenza dell’uomo e della società."
[Continua...]
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