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Libertà e democrazia

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LIBERTÀ & DEMOCRAZIA : Canale di notizie d'attualità con punti di riflessione socio-politico-economiche dal
🔹️"Gruppo Del Dissenso"🔹️

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Gli ultimi messaggi 2

2022-09-01 21:20:39 IL GIAPPONE CREA LA PROPRIA ENI PER ASSICURARSI LE FORNITURE ENERGETICHE

#GEDDGG 》Noi creiamo le aziende e poi le vendiamo

Il governo giapponese sta compiendo un passo senza precedenti, preparandosi ad acquistare gas naturale liquefatto nel caso in cui le singole aziende energetiche non riuscissero nell’impresa.  Questa mossa è volta ad assicurare che il Paese abbia abbastanza energia termica per l’inverno, secondo quanto riportato da Bloomberg. Per farlo creerà una società ad hoc, una specie di ENI del Sol Levante.

Il Giappone dipende fortemente dalle importazioni di energia per mancanza di risorse locali. In un momento di crisi causata dalle sanzioni occidentali alla Russia, il Giappone sta persino considerando di dare al nucleare una seconda possibilità, invertendo la posizione che i leader giapponesi hanno assunto dopo la tragedia nucleare di Fukushima del 2011.

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2022-09-01 20:16:07
LO SPREAD IN CRESCITA È UN MONITO DI BRUXELLES PER FAR CAPIRE AGLI ITALIANI CHI VOTARE

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2022-09-01 19:39:46 LA TUTELA DEI DIRITTI TRA SOPRUSI E PARADOSSI
23-24-25 settembre 2022 | Cesenatico (FC)


Evento organizzato in collaborazione con Nexus Edizioni.

Considerata la partecipazione diretta o indiretta di molti personaggi di rilievo e di notevole interesse per chi non è allineato al "pensiero unico", consigliamo la partecipazione.

Sotto il programma:
https://landing.nexusedizioni.it/la-tutela-dei-diritti-tra-soprusi-e-paradossi/

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2022-09-01 19:17:23   COME NEGLI ANNI ‘60 LA FIAT ENTRÒ NELLA RUSSIA COMUNISTA E RESE LA 124 L’AUTO PIÙ AMATA DELL’URSS

Per non dimenticare. Quando l'Italia era una grande potenza industriale con proprie strategie internazionali e in grado di compiere imprese storiche.

Non si può affermare che la collaborazione tra FIAT e vertici sovietici,  in un senso o nell’altro, operasse politicamente, ma sul piano economico e sociale fu sicuramente un successo: in Urss prima e nella Russia postcomunista poi, tra il 1970 e il 2014, sono infatti stati prodotti 15 milioni di auto Zhigulì, che nel tempo è diventata anche la base di partenza per alcune variazioni sul tema, come il primo 
fuoristrada Lada 4×4, nel 1977. 


Togliattigrad, dove sorsero gli stabilimenti, era un centro industriale di dimensioni contenute, ma con il boom dell’automobile, sostenuto e foraggiato dal partito, che decise di farne il nuovo pilastro dell’industria sovietica, e con l’arrivo della FIAT sviluppò nuovi quartieri, pianificati e costruiti per ospitare la fabbrica, gli operai e le loro famiglie. Divenne così una sorta di “motor town” 
sovietica, allargandosi con un ampio distretto consacrato all’auto, per portare il progresso industriale fino a dove poco prima c’era soltanto la steppa. Il cuore pulsante della città divenne quindi lo stabilimento da 5 milioni di metri quadri, che arrivò a produrre ben 2mila esemplari di automobile al giorno.

#GEDDAF 》  La 124, lanciata nel marzo del 1966 e destinata 
a essere incoronata automobile europea dell’anno successivo, fu al centro di un accordo 
storico, siglato nel maggio del 1966, tra il ministro dell’Industria automobilistica dell’Urss, Aleksandr Tarasov, e il dirigente FIAT Vittorio Valletta,
dopo una visita – la seconda – di Nikita Chruscëv in persona a uno stabilimento italiano.

Chiamata Lada per l’esportazione all’estero, questa cugina russa della 124 divenne l’auto più popolare di tutta l’Urss e continuò a essere prodotta per decenni, tanto che ancora oggi è diffusa, specialmente nelle zone più remote del vasto territorio russo.

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2022-09-01 19:03:21 IL MINISTRO DEGLI ESTERI TEDESCO BAERBOCK, OVVERO LA SINDROME DEL BUNKER CHE ASSILLA LA GERMANIA

#GEDDGG 》Articolo da leggere ma che apre a un dubbio personale: il DNA del popolo tedesco è rimasto come quello del passato che accetta le decisioni del governo oppure si ribellerà

Cosa differenzia gli italiani dai tedeschi? La “Sindrome del Bunker”: quella per cui una decisione o una posizione diventano assolute e immutabili a dispetto di qualsiasi cosa succeda, della base erronea su cui sono state prese le decisioni e dell’evoluzione degli eventi. La chiamo “La sindrome del bunker” perché nella seconda guerra mondiale l’Italia e, alla fine, perfino il Giappone valutarono rese più o meno assolute, a fronte di una situazione militare insostenibile, mentre la Germania hitleriana permaneva nella sua posizione sino alle estreme conseguenze, cioè sino al bunker di Berlino e al suicidio di Hitler e Goebbels, rifiutando qualsiasi valutazione della situazione reale e mostrando il massimo disprezzo per il futuro del proprio popolo.

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2022-09-01 18:52:17 NON DIMENTICHIAMO QUESTO ARTICOLO DI MARZO

GAZPROM IN OLANDA: COSÌ IL FISCO AGEVOLATO DI AMSTERDAM SUPPORTA LA GUERRA DI PUTIN

Il colosso del gas conta 16 succursali in Olanda. Una cassaforte di valuta estera che non è stata toccata dalle sanzioni a causa della dipendenza europea. Come funziona la “pipeline” finanziaria e chi sono i facilitatori (inclusa PricewaterhouseCoopers) nel report del centro di ricerca indipendente SOMO.

Lo denuncia il centro di ricerca indipendente olandese 
SOMO, che il 17 marzo ha pubblicato un dettagliato 
report sui legami finanziari tra Amsterdam e il colosso del gas russo Gazprom. Nello studio, oltre a richiamare il governo di Mark Rutte a un’assunzione di responsabilità e a una profonda riforma delle regole, si elencano le 16 succursali olandesi della cassaforte russa e si fanno anche i nomi dei “facilitatori” a libro paga di Gazprom: dalla società multinazionale della consulenza PricewaterhouseCoopers allo studio legale Houthoff, passando per Intertrust.


#GEDDGGGli olandesi, grazie ad una incomprensibile copertura di Bruxelles, sono diventati la sede fiscale per tante multinazionali europee, concedendo una bassa fiscalizzazione, oltre anche altri vantaggi, quindi "rubando" tasse al fisco di tutti i paesi europei. Dopodiché fanno le pulci ai bilanci dei governi europei.

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2022-09-01 18:36:46 ALLARME GRANAROLO-LACTALIS: "L'ENERGIA PESA, RISCHIO LATTE A 2 EURO"

Un fatto "impensabile" per un alimento primario e fondamentale nella dieta italiana.

È l'allarme lanciato da Granarolo e Lactalis che, in un comunicato congiunto, pongono all'attenzione del governo "la forte preoccupazione per un'inflazione galoppante che da 12 mesi colpisce l'agroalimentare italiano e in particolare il settore lattiero caseario. Occorre un intervento pubblico che scongiuri conseguenze ancora più disastrose per le migliaia di imprese che compongono la filiera".

L'inflazione, spiegano i due gruppi superando "i consueti antagonismi di mercato, ha toccato in maniera importante, con numeri a doppia cifra, quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: alimentazione animale (aggravata dalla siccità che riduce sia i raccolti degli agricoltori sia la produzione di latte) che ha reso necessario un aumento quasi del 50% del prezzo del latte riconosciuto agli allevatori, packaging (carta e plastica sono in aumento costante da mesi), ulteriori componenti di produzione impiegati nella produzione di latticini. "Oggi, però, la preoccupazione maggiore è rappresentata dall'incremento dei costi energetici che nelle ultime settimane sono aumentati a tal punto da rendere difficile trasferirli sul mercato, in un momento economicamente complesso per le famiglie italiane", sottolineano.

#GEDDGG 》Cosa volete che importi questo aumento alle famiglie dei politici, media, intellettuali, artisti, influencer ? I soldi servono per gli armamenti, pagare gli insegnanti in Ucraina e sostenere i costi degli addestratori militari che Guerini ha confermato sia un'obiettivo del governo.

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2022-09-01 18:12:09
PREZZI BENZINA IN GERMANIA

I prezzi della benzina in Germania tornano a salire a mezzanotte con la fine delle agevolazioni fiscali applicate dal governo e non rinnovate.
via Disclose.tv

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2022-08-31 11:29:27
UK : SCONSIGLIATO VACCINO A DONNE IN GRAVIDANZA

Regno Unito – 16 agosto 2022 Le “autorità sanitarie” non raccomandano più il vaccino mRNA Pfizer-BioNTech CV19 per le donne in gravidanza … dopo 2 anni.

Inoltre, raccomandano che le donne in età fertile debbano escludere una gravidanza sospetta prima della vaccinazione.

Anche le donne che allattano al seno non dovrebbero essere vaccinate (non lo ammettono
ma confermano lo shedding (spargimento) del “vaccino” da madre a nascituro?)

https://www.gov.uk/government/publications/regulatory-approval-of-pfizer-biontech-vaccine-for-covid-19/summary-public-assessment-report-for-pfizerbiontech-covid-19-vaccine

Fonte : Democrazia Giustizia e Libertà http://t.me/demgiulib

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2022-08-31 11:26:11 LA RUSSIA CONFONDE L’OCCIDENTE RICONQUISTANDO LE SUE RICCHEZZE PETROLIFERE

Mosca sta raccogliendo più entrate che mai con l'aiuto di nuovi acquirenti, nuovi commercianti e la domanda mondiale apparentemente insaziabile di greggio.

La Russia immette nel mercato globale quasi tanto petrolio quanto prima dell'invasione dell'Ucraina .

Con i prezzi del petrolio in aumento, Mosca sta anche facendo più soldi.

La domanda da parte di alcune delle più grandi economie del mondo ha dato al presidente russo Vladimir Putin il sopravvento nella battaglia energetica che fa da ombra alla guerra in Ucraina e ha confuso il tentativo dell'Occidente di paralizzare l'economia russa con le sanzioni.

Le vendite sono in forte espansione nel mercato di esportazione russo, il più grande al mondo di combustibili grezzi e raffinati.

E i nuovi accordi commerciali hanno fornito a Putin la copertura per utilizzare le esportazioni di gas naturale come arma economica contro gli alleati europei dell'Ucraina.

Prima della guerra, la Russia forniva all'Europa il 40% del suo gas. Da allora ha ridotto i flussi attraverso il gasdotto Nord Stream verso la Germania e altri condotti, facendo salire i prezzi e mettendo sotto pressione le famiglie e le imprese europee.

Le entrate petrolifere più che fanno la differenza. "La Russia sta nuotando in contanti", ha affermato Elina Ribakova, vice capo economista presso l'Istituto di finanza internazionale.

Mosca ha guadagnato 97 miliardi di dollari dalle vendite di petrolio e gas fino a luglio di quest'anno, di cui circa 74 miliardi di dollari dal petrolio, ha affermato.

Il paese ha esportato 7,4 milioni di barili di greggio e prodotti come diesel e benzina ogni giorno a luglio, secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, in calo di soli 600.000 barili al giorno dall'inizio dell'anno.

#GEDDNDR 》Lo scrive il Wall Street Journal non la Pravda. Se l'Europa non toglie, e in fretta, le sanzioni alla Russia, sarà molto dura.

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