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Domenica 29 agosto Dal Vangelo secondo Marco Mc 7,1-8.14-15.2 | Giovani di Parola

Domenica 29 agosto
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,1-8.14-15.21-23

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate
la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Faccio tutti i compiti di scuola, organizzo l’incontro del gruppo formativo, vado anche a messa e faccio tutto ciò che mi viene chiesto, ma quando poi si tratta di mettermi un pochettino in gioco e di sporcarmi le mani allora inizio a trovare scuse e giustificazioni. Forse tutto questo fare è solo orientato al mostrare quanto sono bello, bravo, perfetto per sentirmi riconosciuto, apprezzato e amato. Ma quanto può durare? Quando mi renderò conto che l’Amore di Dio Padre mi raggiunge senza che io faccia tutte queste cose? Anzi, in questo e molto altro il Signore vuole incontrarmi ma sta a me predisporre, orientare e rendere disponibile il cuore all’incontro. Poi si tratta di lasciar fare a Lui, c’è da lasciarsi attraversare dall’Amore semplicemente comunicandolo, vivendolo, testimoniandolo. Facendo esperienza di tutto ciò magari posso diventare una spia luminosa che interpella e mette in questione il mio ambiente e la mia comunità e magari, soprattutto in questo tempo in cui si programma e progetta il nuovo anno, posso invitare e suggerire di essere attivi nel lasciarsi incontrare da Cristo. È solo Lui che fa crescere, che libera, che dona Vita e che salva