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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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Gli ultimi messaggi 489

2022-05-28 19:16:25 LA GERMANIA STRINGE ACCORDI PER IL GAS CON IL QATAR. MA IL GAS VERRÀ DAL TEXAS E DAL FRACKING, CHE UFFICIALMENTE LA GERMANIA HA BANNATO
La scorsa settimana Germania e Qatar hanno firmato un accordo per approfondire la loro partnership energetica incentrata sulla fornitura e sul trattamento del gas naturale liquefatto (GNL). Il GNL è la principale esportazione del Qatar e la Germania ne ha un disperato bisogno, in quanto cerca alternative alla sua attuale dipendenza energetica dal gas naturale russo.
La Germania deve poi considerare la possibilità che Mosca possa tagliare unilateralmente le forniture di gas, come è già successo a Polonia, Bulgaria e Finlandia.
Thomas O'Donnell, analista energetico e geopolitico residente a Berlino, afferma che il governo tedesco sta perdendo terreno politico a causa dell'aumento dei costi energetici. Suggerisce che l'accordo con il Qatar equivale a un espediente a breve termine inteso a sostenere il sostegno. “Non sono riusciti a riempire i loro stoccaggi di gas prima dell'inverno dello scorso anno e ciò ha portato a un aumento di quasi il 30% dei costi energetici per il consumatore domestico. Se falliscono di nuovo, potrebbero esserci richieste di abbandono del governo", ha affermato O'Donnell. “Circa il 56% del consumo di gas della Germania proviene dalla Russia. Sono miliardi di metri cubi di gas attraverso gasdotti dedicati, NordStream1 e TurkStream. Ci vorrebbe uno sforzo enorme per trasferire quella pesante dipendenza a un altro fornitore".
Secondo O'Donnell, nel 2021 la Germania ha utilizzato circa 71 miliardi di metri cubi (cbm) di gas dal colosso energetico russo Gazprom. Sostituire volumi così grandi con il gas del Qatar semplicemente non è possibile. "Il Qatar produce circa 107 miliardi di metri cibi di gas all'anno e l'80% è vincolato a contratti a lungo termine. Solo il 10-15% può essere dirottato verso l'Europa. E i numeri non tornano”.
Il Qatar sta espandendo i suoi impianti di GNL con l'obiettivo di aumentare la produzione entro il 2026. Prima di allora, si è impegnato a fornire gas alla Germania proveniente dai suoi progetti GNL negli Stati Uniti. Il ministro degli esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha dichiarato ai media tedeschi che l'impianto di liquefazione del gas Golden Pass attualmente in fase di sviluppo sulla costa del Golfo del Texas sarà pronto per iniziare la consegna in Germania nel 2024. Golden Pass, uno dei più grandi terminali GNL del mondo, è stato costruito per attraccare le spedizioni di GNL quando gli Stati Uniti erano un importatore netto di gas. Con gli Stati Uniti ora tra i maggiori produttori mondiali di GNL, il sito è stato adattato come struttura di esportazione.
Golden Pass è una joint venture tra QatarEnergy ed ExxonMobil con QatarEnergy che detiene una quota del 70%. O'Donnell ha affermato che il boom delle esportazioni di gas dagli Stati Uniti è stato alimentato dal maggiore uso del fracking per estrarre gas di scisto precedentemente inaccessibile.
Il mese scorso, il ministro dell'economia e del clima del paese, Robert Habeck, il cui Partito dei Verdi fa parte della coalizione di governo, ha dichiarato a un giornale che il fracking non era un'opzione per accedere alle grandi riserve di gas di scisto nel nord del paese, poiché il paese mira a essere carbon neutral entro il 2045. Eppure Habeck è stato il ministro che ha firmato venerdì scorso l'accordo energetico con il Qatar - che vedrà il gas estratto dal fracking importato in Germania - in una cerimonia a Berlino. (Fonte: Middle East Eye)



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2022-05-28 19:13:41 Il video integrale dell'incontro che ho tenuto a Milano in compagnia del professor Andrea Zhok.





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2022-05-28 18:14:03 PROVE GENERALI DI FASCISMO.

https://sfero.me/article/prove-generali-di-fascismo

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2022-05-28 17:43:03
A Riga, dove per oggi era prevista un'azione contro la distruzione dei memoriali sovietici, due manifestanti sono stati arrestati.

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2022-05-28 15:32:20
IMPLOSIONE DI SISTEMA

L’emergenza (pandemia, guerra, green) che si sussegue serve a sostenere un capitalismo imploso che non produce più ricchezza dando lavoro l’uomo ma crea denaro finto con la finanza.

Ma è un sistema devenuto ingestibile che causa indebitamento sia privato che statale.

A sua volta, l’enorme debito pubblico dell’Italia - che ha bisogno di essere sorretto dalla Banca Centrale Europea - spiega perché il nostro Paese abbia adottato misure così draconiane sul Covid.

Fabio Vighi (Cardiff University) mostra #laltrastoria: la crisi sistemica dietro alle emergenze sanitarie, ambientali, geopolitiche.

#lachiesachecè
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2022-05-28 14:18:32
La prima nave da carico russa RM3 tipo Slavutich è arrivata al porto di Mariupol per la prima volta dall'inizio dell'operazione militare speciale.
Il porto è libero e da oggi riprende i suoi lavori.
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2022-05-28 14:11:54 Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «PROVE GENERALI DI FASCISMO. Sono anni che vengo invitato in scuole e atenei per parlare del mio lavoro. L'ho fatto sempre con grande piacere e a titolo assolutamente gratuito. Ogni volta ho ricevuto attestati di stima per la qualità del mio lavoro e parole…»
11:11
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2022-05-28 14:08:01 Il ruolo di Londra nella crisi ucraina dimostra che il Regno Unito non si e' mai veramente rassegnato alla perdita del suo status di potenza imperiale dopo la fine dell'impero britannico. Se Boris Johnson spinge ad aggravare la situazione il più possibile, dietro non si vede solo il desiderio di "sconfiggere la Russia", ma anche di rafforzare l'influenza di Londra sull'Europa. La Brexit ha privato la Gran Bretagna di un voto nell'UE, ma ora il conflitto in Ucraina offre la possibilità di partecipare attivamente agli affari europei creando divisioni tra i paesi del continente per influenzarne la strategia geopolitica a vantaggio dell'asse anglo-statunitense. Di fatto l'Europa è diventata ostaggio del confronto tra anglosassoni e Russia. Johnson vuole creare un'alleanza politica, economica e militare in alternativa all'UE con la partecipazione di Paesi uniti dalla sfiducia nei confronti di Bruxelles e delle posizioni considerate troppo morbide della Germania.
Presumibilmente, Johnson ha presentato la sua iniziativa a Zelensky il 9 aprile durante una visita a Kiev, anche se di questa alleanza si parla ormai da qualche anno. Essa dovrebbe unire Regno Unito, Polonia, Ucraina, Estonia, Lettonia e Lituania, per poi connettersi idealmente anche alla Turchia. Piano utopistico? Sì, ma solo se l'Unione Europea resta forte. Se l'UE esce dal conflitto ucraino indebolita e divisa internamente, allora tutto è possibile. Almeno per quanto riguarda l'unione anglo-polacca, visto che dietro la Gran Bretagna ci sono gli Stati Uniti. Più difficile collegare la Turchia: sotto Erdogan, Ankara sicuramente non giocherà apertamente contro la Russia, perché beneficia della posizione di ponte tra Europa e Russia, e il percorso verso l'autonomia strategica è di fondamentale importanza per la leadership turca. Il punto debole di questa strategia è che necessita almeno di due presupposti: l'avvento al potere ad Ankara di forze disposte a fare il gioco degli anglosassoni (cosa improbabile) e la conservazione dell'Ucraina (o almeno di ciò che ne resta) nella zona di influenza dell'Occidente. Rimane comunque il pericolo di un cuneo piantato dagli anglosassoni tra UE e Russia finalizzato a scongiurare la possibilita' di normali relazioni politico-economiche che rafforzerebbero l'integrazione euroasiatica a scapito degli interessi di Washington.
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2022-05-28 11:55:32 Non sarebbe male un'alleanza militare alternativa alla nato. Magari si ripristinerebbe quell'equilibrio mondiale andato perso con il crollo dell'Unione Sovietica.
https://www.ilmessaggero.it/mondo/cina_alleanza_russia_stati_uniti_guerra_cosa_succede_alleati_quali_sono-6716736.html
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2022-05-28 11:55:18
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