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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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Gli ultimi messaggi 458

2022-06-04 10:54:03 L'Ucraina costruisce scene di battaglia per la propaganda - Russia
I filmati di propaganda sarebbero stati sponsorizzati dal governo britannico

Il Ministero della Difesa russo ha pubblicato venerdì quello che sostiene essere una messa in scena di scene di combattimenti girate per conto del governo ucraino e pagate dal governo britannico. Le due brevi clip sembrano essere riprese grezze di quello che sembra un film di guerra.
(Clicca sul link dell'articolo originale per i video)
Le riprese dei video hanno avuto luogo il 28 maggio nella città di Meshkovka, nella regione ucraina di Nikolaev, ha dichiarato il ministero. L'omonima stazione ferroviaria si trova alla periferia del capoluogo di provincia, nel sud del Paese.
Uno dei video mostra due veicoli blindati rivolti verso la telecamera. Al comando di una donna, che sembra essere la regista, il portellone posteriore del veicolo più vicino si apre e un gruppo di uomini armati in uniforme, e con una fascia rossa al braccio, inizia a uscire. Molti altri si alzano dall'erba intorno al secondo veicolo in lontananza e iniziano ad avanzare con le armi alzate.
Il secondo filmato è una scena di sparatoria, con un gruppo di uomini armati in uniforme che si ritirano tra le macerie mentre sparano a un nemico invisibile. Appaiono dei fuochi d'artificio per simulare il fuoco nemico. A un certo punto, compare una troupe cinematografica dall'aspetto professionale.
Secondo il Ministero della Difesa russo, i video hanno lo scopo di ispirare fiducia nelle capacità di combattimento di Kiev sia in Ucraina che nei Paesi occidentali e di mostrare la "presunta efficacia" delle armi occidentali fornite al Paese.
La scena della sparatoria, secondo la dichiarazione, vuole essere una creazione di un'eroica presa di posizione ucraina contro le soverchianti forze russe che in realtà non è mai avvenuta.
Il primo video, secondo l'esercito russo, dovrebbe mostrare l'avanzata delle truppe russe, interpretate da un gruppo di milizie ucraine. La dichiarazione afferma che la troupe non è riuscita a procurarsi dei veri veicoli blindati russi per la scena e ha usato invece quelli ucraini.
"La prossima sessione di riprese è prevista per il 5 e 6 giugno", ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa, il Maggiore Generale Igor Konashenkov. "Le riprese saranno costituite da testimonianze inscenate di 'comuni ucraini' che accusano la Russia di aver sparato di proposito contro comunità pacifiche".
Il ministero ha affermato che il Regno Unito non solo ha finanziato le riprese, ma ha anche offerto il suo contributo creativo. Il progetto è stato lanciato "tra il disastro politico di Kiev a Mariupol e le sconfitte militari nel Donbass", si legge nel comunicato.

Fonte originale: https://www.rt.com/russia/556544-staged-footage-action-ukraine/
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2022-06-04 10:51:54 GLI SCRICCHIOLII DELL'ULTIMA GRANDE NARRAZIONE

Con qualche semplificazione, ciò che sta emergendo nella stampa internazionale è che la Russia sta vincendo la guerra economica che le è stata dichiarata.
Ora, la ragione per cui questo sta avvenendo è interessante.

La Russia in termini di PIL oscilla tra il 2 e il 3% del PIL mondiale.
Il blocco che le si oppone (USA + UE + Oceania e Israele) rappresenta il 50% del PIL mondiale. Se fosse una guerra reale, sembrerebbe senza storia.

Tuttavia da questo quadro emerge un pregiudizio teorico fondamentale che accomuna l'intero Occidente in una macroscopica illusione ottica. Noi, la parte del mondo dove il capitalismo è nato ed è cresciuto per primo, abbiamo oramai introiettato l'idea che il potere stia nell'economia e che l'economia sia il denaro: dunque chi possiede più denaro possiede più potere, punto.

[...] Il nostro intero mondo occidentale è integralmente gravitante intorno ad una concezione del potere esemplificato dal grande potere finanziario.
Ed è vero, finché giochiamo con queste carte, quello è IL potere e noi tutti siamo sudditi da esso dipendenti.

Tuttavia sul piano geopolitico quel che si manifesta in questo momento è un duro ritorno alla realtà: il denaro vale finché ci sono beni da comprare e nella misura in cui ci sono; quando i beni scarseggiano il denaro tende a trasformarsi nella convenzione che è (inflazione).

Il trucco capitalista sta di norma nel nascondere questa realtà attraverso gli atti di proprietà con cui dispone di risorse naturali, di fonti primarie, di esseri umani (forza lavoro): tutto incatenato da contratti e da pezzi di carta con cui il pianeta tutto è avvolto e coperto e soffocato.
Possediamo interi paesi del terzo mondo perché ci sono debitori.
E siamo a nostra volta posseduti da altri creditori inapparenti, opachi e remoti.

Ma nel caso russo ci siamo trovati di fronte ad un nano economico che però è economicamente un fornitore di beni primari, quelli da cui a cascata acquisiscono valore tutti gli altri.

E inoltre (cosa assai fastidiosa, che di solito non succede) questi beni primari sono assai ben difesi militarmente, e quindi non possiamo fare come al solito, cioè appropriarcene con qualche scusa flamboyant (qualche tinteggiata di nobili intenti, di missioni civilizzatrici, di diritti umani invocati dai media e zaac, ci intaschiamo le risorse altrui e facciamo anche bella figura a casa.)

No, qui quello che sta succedendo è che la narrazione del capitale - quella narrazione dove non ci chiediamo mai come fosse possibile che nel 2007 le capitalizzazioni finanziarie fossero 14 volte il PIL mondiale - sta scoppiando come una bolla finanziaria qualunque.

C'è chi aveva detto che le grandi narrazioni erano defunte nell'epoca postmoderna. Ma in effetti esse erano state sostituite da un'ultima narrazione, così onnicomprensiva da non sembrare tale, da sembrare la pura e semplice realtà. E così, dopo esserci inebriati di virtualità, di iperconnessione, di transumanesimo fighetto e di mercatismo finanziario, scopriamo che tutto questo esiste e vale se e finché ci sono schiere di Morlock, di Nibelunghi ingobbiti che lavorano per noi nelle viscere della terra, se e finché ci sono ferro e legno e terra che "magicamente" si trasformano in prodotti sugli scaffali dei supermercati (magari anche con il bollino "ecosostenibile").

Tutto questo sogno virtuale dei "padroni del PIL" si rivela per quello che è: un incubo per la maggior parte dell'umanità che avviene fuori dalla vista delle telecamere, ed un'illusione destinata a esplodere in faccia a tutti quanti noi più rapidamente di quanto chiunque si fosse aspettato.

Andrea Zhok.

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2022-06-04 10:37:33
Lo stato vaccinale di ogni individuo nel fascicolo sanitario elettronico aggiornato in tempo reale assieme agli altri dati sanitari, immediatamente consultabili.
Nuovi tasselli si aggiungono alla digitalizzazione e al controllo delle autorità sulle nostre vite, con il ddl concorrenza votato al Senato.
24.9K views07:37
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2022-06-03 23:55:15
PITTORI E NAZISMO SU RAI3: CERTI AMORI NON FINISCONO

Ennesimo servizio shock su TG3 del 31 maggio. Con una voce strappalacrime ci vengono presentati dei lavori di street artist ucraini "contro la guerra". Tra madonne con gli Javelin e altre amenità, ecco che, senza nessun commento critico, ci passa davanti il simbolo del Battaglione Azov con tutta la sua simbologia nazistoide che abbiamo imparato a conoscere

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10.5K views20:55
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2022-06-03 23:53:30 PERCHE' LA RUSSIA INTENDE RINUNCIARE AL "PROCESSO DI BOLOGNA" (processo di armonizzazione dei vari sistemi di istruzione superiore europei iniziato il 19 giugno 1999.) Dietro alla bella idea della libertà di scelta per i giovani si nascondeva il tradimento della sovranità nazionale. Ma andiamo per ordine.

L'idea dell'europeizzazione dell'istruzione superiore è nata dal desiderio europeo di unificazione interna. Negli anni '70, quando l'UE non era ancora stata costituita, i ministri dell'Istruzione europei si chiedevano come risolvere il problema del riconoscimento dei diplomi in ambito europeo. Nel 1998 i ministri dell'Istruzione di Gran Bretagna, Germania, Italia e Francia hanno firmato una dichiarazione sull'istruzione superiore presso l'Università della Sorbona. La Dichiarazione della Sorbona è stata confermata un anno dopo all'Università di Bologna, da qui il nome. L'essenza del sistema è l'omologazione.

Ai paesi ad economia sviluppata, il sistema di Bologna ha consentito, in primo luogo, come un aspirapolvere, di aspirare specialisti e giovani talenti di altri paesi. Naturalmente, i paesi ricchi in questo sistema hanno ottenuto dei vantaggi, potendo attirare lavoratori specializzati e ricercatori da paesi che offrivano salari inferiori e meno risorse. Questo ha portato e sta portando a un graduale degrado economico e scientifico dei paesi che esportano manodopera e cervelli.

Basta guardare a cosa sta succedendo in paesi dell'Europa orientale, Grecia, Portogallo, Italia... Dove sono i successi degli scienziati rumeni? Forse sentiamo parlare di innovazioni create da giovani professionisti polacchi? Non c'è niente di tutto questo. I giovani di talento hanno lasciato i loro paesi e lavorano per l'economia e lo sviluppo dei paesi di punta della UE o nel Regno Unito. Gli istituti di istruzione superiore cessano di fare formazione di qualità e il livello di istruzione superiore del paese crolla, trasformandosi in un'inutile vestigia del passato.

La Russia ha firmato la Dichiarazione di Bologna nel 2003. Vediamo cosa ha prodotto in quasi 20 anni. Cosa ha dato alla Russia, a parte ipotetiche opportunità di lavoro per i suoi giovani nei paesi dell'UE? Niente. Il sistema di istruzione a punti (credito), quando per ottenere un titolo è necessario conseguire il numero di punti richiesto, anche attraverso materie non fondamentali, ha portato al fatto che gli studenti seguono il percorso di minor resistenza, guadagnando punti dove è più facile e di conseguenza abbiamo una persona con "istruzione superiore" senza competenze professionali, ma con la capacità di trovare scappatoie. I migliori vanno in Europa o negli Stati Uniti. Tale istruzione superiore non ha alcun senso, poiché la sua qualità è bassa, cosa chiaramente dimostrata dalle valutazioni internazionali.

Infatti, entrando nel sistema di Bologna, la Russia ha rinunciato alla sovranità nella scienza e nell'istruzione, sottomettendola al livellamento europeo. E oggi si vede chiaramente che questa decisione è stata sconsiderata, sbagliata e dannosa sia per la Russia che per i suoi giovani. (Adattato dal canale Telegram di Vladimir Soloviev)
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2022-06-03 22:32:34 RISCATTO POPOLARE E REFERENDUM, DOCENTI SILENZIANO GIORGIO BIANCHI, KISSINGER BERLUSCONI E L'ABORTO.





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2022-06-03 18:56:11 GAS ESPLOSIVO.

Il Consiglio Europeo ha varato nuove sanzioni contro la Russia, decretando di fatto l’embargo alle importazioni di petrolio russo. Allo stesso tempo il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, annuncia: “A breve embargo al gas russo”. L’effetto boomerang che le sanzioni alla Russia hanno sull’economia italiana è dimostrato dagli ultimi dati Istat: in un anno il prezzo dell’energia è cresciuto in Italia del 72,5%. Di conseguenza il disavanzo della bilancia energetica italiana è aumentato in un anno di oltre 5 miliardi di euro, passando da meno di 3 a oltre 8 miliardi di euro. La crisi energetica si aggraverà con il previsto embargo al gas russo.

Il ministro Cingolani ha però già pronto il rimedio: sostituire il gas russo con gas naturale liquefatto (GNL) importato da altre aree (soprattutto Stati Uniti, Medioriente e Africa). Per accelerare le importazioni – ha comunicato alla Camera -- saranno installati rigassificatori galleggianti su grandi navi ormeggiate nei porti di Piombino, Ravenna e altri. Qui arriveranno in continuazione le navi gasiere, che travaseranno il GNL sui rigassificatori galleggianti. Si tratta di una operazione ad alto rischio: il GNL è gas compresso di 600 volte portandolo a -161°C, che viene riportato dai rigassificatori a temperatura ambiente usando acqua di mare in enormi quantità. Qualsiasi fuoriuscita accidentale in tale operazione può avere effetti disastrosi. Per questo le norme internazionali di sicurezza prevedono che i rigassificatori debbano essere lontani da qualsiasi operazione commerciale marina o centro abitato.

Tali norme vengono completamente ignorate dal piano governativo, presentato dal ministro Cingolani, già in fase esecutiva. Il grave rischio a cui espone le popolazioni è confermato dal fatto che, a meno di 100 km dal porto di Piombino dove sarà ormeggiato il rigassificatore, c’è un rigassificatore in funzione ormeggiato in mare a 22 km dalla costa, attorno al quale per ragioni di sicurezza c’è una vasta area marina inderdetta alla navigazione e a qualsiasi altra attività.

Manlio Dinucci.

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2022-06-03 18:52:37
Ovviamente si è prodigato per il benessere della comunità.

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2022-06-03 16:43:47
LA QUINDICINA
Gli effetti avversi devono manifestarsi prima del quindicesimo giorno, altrimenti non c'è verso di correlarli. La protezione invece va dal quindicesimo giorno in poi.
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2022-06-03 16:43:29
Bambini, all’aperto, mascherati (quindi o impauriti o obbligati).
Ma... “andrà tutto bene”.

Tutto questo è surreale.
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