2022-05-07 00:28:28
FATTI DEL 9 OTTOBRE, UN PROCESSO FARSA
dell'avvocato Nicola Trisciuoglio
Manifestazione contro il Green Pass e presunto assalto alla CGIL, scontro in aula sull’autorizzazione a muoversi verso la sede sindacale.
Il dato giuridico incontrovertibile: c’è la verità negli atti processuali: la manifestazione ed il corteo erano autorizzati.
Ombre su tutta la narrazione in aula dei testimoni.
Oggi, 6 maggio, nell’aula bunker di Rebibbia sono iniziate le audizioni dei funzionari della Digos e della Polizia di Stato che quel 9 ottobre si occuparono di gestire Piazza del Popolo e, soprattutto, lo spostamento dei manifestanti dalla piazza al sindacato.
Con le loro testimonianze crolla l’impianto accusatorio della Procura.
Ci fu trattativa e ci fu autorizzazione del corteo verso la CGIL. E’ un dato documentale agli atti e che viene acquisito dal Tribunale…
E’ un dato inconfutabile ed incontrovertibile nonostante i testi dell’accusa tentino disperatamente di negare l’autorizzazione che stranamente, però, tutti hanno asserito, firmando un atto di indagine, essere, invece, stata concessa…
Emerge poi dal racconto del più alto dirigente ascoltato un dato politico… «In molti anni di iniziative dell’estrema destra, era la prima volta che vedevo una partecipazione così numerosa… I manifestanti avevano dato il preavviso per una manifestazione di circa 1000 persone… ma quel giorno se ne erano presentate almeno 12 mila».
Ma è alla testimonianza di un altro funzionario che crolla l’impianto accusatorio… E’ il poliziotto della Digos che ha firmato insieme ad altri cinque funzionari due note di servizio sui fatti di quel giorno. Quanto sottoscritto non lascia adito a dubbi.
La manifestazione risulta autorizzata così come il corteo verso la sede sindacale.
I manifestanti avevano avuto il permesso di spostarsi «con un percorso dinamico» verso la sede della CGIL per incontrare il leader sindacale.
E’ un particolare importante, sia dal punto di vista giuridico che, ancora una volta, da quello politico: la manifestazione era stata autorizzata a spostarsi verso la CGIL, in corteo, per cui, nei fatti, in questo processo, si discute intorno ad un reato impossibile… NON ESISTE ALCUNA DEVASTAZIONE... ma vi è di più… tutto si svolse con il pieno consenso delle istituzioni.
A poco serve che il funzionario tenti di spiegare che la manifestazione era autorizzata solo a uscire da Piazza del Popolo e non a spostarsi verso il sindacato asserendo… giungendo ad affermare… «La notazione che ho fatto è sbagliata»… Il problema è che avrebbero sbagliato anche tutti gli altri firmatari di quella nota di indagine insieme al funzionario ascoltato oggi…
Spiace dire che la Procura romana avrebbe dovuto comprendere ab origine che questo processo non era da celebrare per assoluta mancanza di indizi…
Spiace constatare che ci sono molti innocenti ancora in carcere ed agli arresti domiciliari…
Non si dovrebbe “scherzare” con la libertà…
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