2021-10-19 14:56:22
La lotta popolare contro il green pass, dopo il 9 ottobre, con o senza di noi, sta crescendo e assumendo nuove forme. Inoltre, una distanza siderale allontana ormai popolo in lotta e politica; ci sono due italie: una sta in piazza, e nei porti, e vive nel mondo reale, l’altra raccoglie briciole di pseudo consenso elettorale, e piagnucola per un astensionismo che ai ballottaggi ha sfiorato il 70%, fingendo di credere che vada tutto bene.
Tutto questo avviene mentre il nostro movimento subisce la più violenta azione repressiva dal giorno della sua fondazione, azione che ci colpisce proprio nel momento in cui, da quasi due anni, bandiere e simboli di partito sono stati messi da parte.
Ciò significa che i nostri uomini vengono colpiti e minacciati non in quanto pericolosi “fascisti”, ma perché italiani in lotta in quella che è, ormai da tempo, una battaglia spirituale, umana e politica di resistenza e liberazione dalla tirannia.
È questa lotta ad essere sotto attacco, non FN. Oggi in Italia per essere “fascisti” è sufficiente opporre il proprio corpo ai manganelli e agli idranti delle polizie di Stato, anzi: è sufficiente opporre alla propaganda di regime le proprie intelligenze e volontà.
Ma gli italiani sono uniti e determinati come non mai, il popolo si difende e resiste, anche sul piano della resistenza spirituale - in ogni parte d’Italia, accanto a quelle di lotta in piazza e di solidarietà in ogni settore, si moltiplicano le iniziative spontanee di preghiera – perché il popolo è solo in questa lotta.
Esso solo, quindi, ha il dovere di difendersi e resistere contro chi lo vorrebbe schiavo e felice di essere schedato, contro chi lo vuole costretto a dover comprare la libertà di lavorare, vivere, progettare il futuro.
A noi, come parte attiva di questo popolo, non resta che disobbedire, resistere e batterci, con il popolo e per il popolo, fino alla vittoria.
1.3K views11:56