Get Mystery Box with random crypto!

Il soldato pensò al gran bisogno in cui si trovava e, poiché e | Fiabe per tutti

Il soldato pensò al gran bisogno in cui si trovava e, poiché era andato così spesso incontro alla morte, volle provocarla anche questa volta e accondiscese. Il diavolo si tolse la giubba verde, la porse al soldato e disse: “Con questa giubba indosso, se metti la mano in tasca, l’avrai continuamente piena di denaro.” Poi scuoiò l’orso e disse: “Questa pelle sarà il tuo mantello e il tuo letto, perché su questa e nessun altro letto devi dormire. E, per colpa del tuo costume, ti chiamerai Pelle d’Orso.” Poi il diavolo sparì. Il soldato si mise addosso la giubba, mise subito la mano in tasca e trovò che le cose stavano proprio così. Poi s’avvolse nella pelle d’orso e andò in giro per il mondo, se la spassava e non trascurava nulla, di quello che faceva bene a lui e male al suo denaro. Il primo anno andò ancora discretamente, ma già l’anno dopo egli somigliava un mostro. I capelli gli nascondevano quasi tutto il viso, la barba pareva un pezzo di feltro grezzo, le dita avevano gli artigli e la faccia era così coperta di lerciume che a piantarvi il crescione sarebbe di certo venuto su. Chi lo vedeva scappava via, ma siccome in ogni luogo egli offriva denaro ai poveri, perché pregassero per lui, che non morisse entro sette anni, e per di più pagava bene, trovava sempre un alloggio. Nel quarto anno giunse a un’osteria, dove l’oste non desiderava accoglierlo e neppure indicargli un posto nella stalla, perché aveva timore che i suoi cavalli s’impaurissero. Ma quando Pelle d’Orso mise mano in tasca e tirò fuori una manciata di ducati, l’oste si lasciò raddolcire e gli diede una delle stanze sul retro, ma egli dovette dar parola di non farsi vedere per non denigrare la locanda. La sera, intanto che Pelle d’Orso era solo e s’augurava con tutta l’anima che i sette anni fossero già passati, udì lagnarsi forte nella stanza confinante. Egli era di buon cuore, aprì la porta e scorse un vecchio che piangeva sconsolatamente e si strappava i capelli. Gli s’avvicinò, ma l’uomo saltò in piedi e voleva fuggire. Alla fine, udendo una voce umana, si lasciò persuadere, e rincuorato affabilmente, Pelle d’Orso lo spinse a rivelargli la causa del suo dolore, a poco a poco i suoi averi erano andati in fumo ed egli e le sue figlie soffrivano la fame; egli era così povero che non poteva neppure pagare l’oste e l’avrebbero messo in carcere. “Se è tutto qui la preoccupazione” disse Pelle d’Orso, denaro ne ho a sufficienza. Fece andare a chiamare l’oste, lo pagò e in tasca allo sfortunato mise una borsa piena d’oro. Quando il vecchio si vide liberato dai suoi guai, non sapeva come dimostrare la sua riconoscenza: “Vieni con me” gli disse, “le mie figlie sono grazie di bellezza, scegline una in moglie. Sentendo quello che hai fatto per me, non potranno rifiutare. Certo hai l’aria un pò insolita, ma loro ti rimetteranno in ordine.”

Pelle d’Orso ne fu ben felice e l’accompagnò. Quando la maggiore lo vide in faccia, si spaventò a tal punto che diede un grido e fuggì. La seconda invece rimase e l’osservò da capo a piedi, ma poi disse: “Come posso prendere un marito che non ha più l’aspetto umano? Mi piaceva di più l’orso sbarbato che un tempo si faceva vedere da queste parti e che si spacciava per un uomo: se non altro aveva una pelliccia da ussaro e guanti bianchi. Se fosse solamente brutto, potrei abituarmi a lui.” Ma la minore disse: “Caro padre, deve essere un buon uomo se vi ha soccorso nel bisogno. In cambio gli avete promessa una sposa, dovete mantenere la vostra parola.” Peccato che la faccia di Pelle d’Orso fosse coperta di sudiciume e di capelli, diversamente si sarebbe potuta veder la sua gioia all’udir queste parole. Si tolse dal dito un anello, lo ruppe in due parti uguali, e ne diede una alla fanciulla, l’altra la trattenne per sé. Ma nella prima scrisse il proprio nome, nell’altra il nome di lei, e la pregò di conservare con cura la metà dell’anello. Poi prese congedo e disse: “Devo vagabondare per tre anni, se poi non torno, sei libera, perché allora io sono morto. Ma prega Dio che mi tenga in vita.”