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119. Il paese delle uova di cioccolato di M. Remiddi In un lo | Favole della buonanotte

119. Il paese delle uova di cioccolato di M. Remiddi

In un lontano paese c’è una città circondata da alte mura. Nelle giornate di primavera, lunghe file di uomini con un sacco sulle spalle fanno la coda davanti all’unica grande porta della città. Sulla porta c’è un guardiano che domanda ad ognuno:
– Chi siete?
– Sono un pasticciere, un droghiere, un commerciante.
– Allora potete entrare!
Il negoziante entra e poco dopo esce col sacco pieno.
Una volta, un bambino incontrò l’uomo col sacco e gli domandò:
– Signore cosa c’è nel vostro sacco?
– Uova di Pasqua, o, per meglio dire, uova di cioccolata.
– Ma come, nascono là, dietro quelle mura, le uova di cioccolata?
– Oh, è semplicissimo! Dentro quelle mura c’è una grandissima fattoria con migliaia di galline di cioccolata: di cioccolata la testa, di cioccolata le zampe, di cioccolata il becco, le penne … Che uova vuoi che facciano? Le galline di cioccolata non possono far altro che uova di cioccolata.
– Ma come si fa ad avere una gallina di cioccolata? – chiese curioso il bambino.
– Ecco: tu sai che dall’uovo nasce il pulcino e il pulcino poi diventa gallo o gallina. Allora si compra un bell’uovo di cioccolata, lo si mette in un cassetto e chi sa che un bel giorno non si senta fare pio … pio … pio … Si apre il cassetto ed ecco saltar fuori un bel pulcino nero.
Il giorno dopo, il negozio di uova di Pasqua fu preso d’assalto da una schiera di bambini che, invogliati dall’idea di fare il bell’esperimento, comprarono tutte le uova.
Ma nessuno di essi fu così bravo da resistere alla tentazione della gola e lasciar l’uovo nel cassetto.