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ore 9:00 PRESIDIO alla fabbrica della morte Leonardo Fincantie | Ex Caserma Liberata

ore 9:00 PRESIDIO
alla fabbrica della morte Leonardo Fincantieri
Strd provinciale GROTTAGLIE Monteiasi, 83/84, 74023 Monteiasi TA
Dalle 18 EX CASERMA LIBERATA (BARI) proiezione!
a seguire, incontro con:
A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna
Rete Kurdistan Puglia
In collegamento web
Pippo Guerrieri – Movimento No Muos
Brusca – Rete Internazionale Per La Difesa Del Popolo Mapuche - Italia
Presentazione opuscolo traffico di morte fra Italia e Chile
CONCERTO CON:
No War Poets (SlammalƧ - Poetry Slam Puglia & Brigate Poeti Rivoluzionari)
PIPPOP Rap hardecore
CUBA CABBAL & DJ ELLEP
Dal Medio Oriente al Sud America lì dove c’è un genocidio in atto, una guerra di sterminio le armi sono italiane. Dittature e imperi mascherate da democrazie reprimono nel sangue e con le bombe le popolazioni che vogliono autodeterminarsi secondo schemi sociali e politici che non sfuggono o molto spesso aborrono il modello capitalista. D’altra parte estrattivismo selvaggio e accaparramento delle risorse energetiche quotidianamente stravolge gli scenari di geopolitica mondiale generando guerre imperialiste più o meno riconosciute come tali. La ricaduta di questa corsa agli armamenti globali non riguarda soltanto paesi lontani dalla nostra esistenza ma permea le nostre vite sin nel quotidiano. Lo sfruttamento selvaggio di enorme aree del pianeta e continue guerre e bombardamenti troppo spesso sui centri abitati e civili inermi, spingono alla fuga per la sopravvivenza milioni di persone creando così catastrofi umanitarie. Inoltre, come confermato da dati ufficiali, la spesa italiana per armamenti si attesta a 24,97 miliardi di euro nel 2021. Un aumento “complessivamente significativo” dell’8,1% rispetto al 2020 e del 15,7% rispetto al 2019. E tutto questo nonostante l’emergenza pandemica tutt’ora in corso e la carenza, o in molte zone del nostro paese totale assenza, di strutture ospedaliere , medici e operatori sanitari, sufficienti e idonei ad arginare la pandemia. Da questa piaga distruttiva non ne resta fuori nessuno ne persone, né tantomeno flora, fauna e biodiversità dei territori. Negli ultimi decenni è divenuta prassi consolidata la militarizzazione di aree destinate alla devastazione ad opera di multinazionali estrattiviste a cui lo stato italiano mette a disposizione soldati e armamenti di fatto pagati con le nostre tasse. Siccome morte chiama morte assistiamo alla distruzione sistematica e perpetrata negli anni di aree uniche al mondo per biodiversità trasformate in poligono di tiro e campi per le esercitazioni che avvelenano non solo le falde acquifere ma ogni forma di vita e coloro che si oppongono a a tale scempio vengono bollati come terroristi e costretti a subire una persecuzione giudiziaria, economica, carcere e privazioni delle libertà individuali di ogni tipo.
"Mentre contestiamo la politica di produzione e vendita di armi da parte di Leonardo (che, ricordiamo, è un'azienda a controllo pubblico), esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Leonardo in mobilitazione in questi giorni a difesa del proprio posto di lavoro, messo in pericolo da un'azienda che mentre aumenta i suoi profitti nel settore della produzione militare, fa pagare ai lavoratori e alle lavoratrici la scelta di basare la produzione dello stabilimento di Grottaglie solo sulla commessa per le fusoliere di Boeing.
Bisogna riconvertire tutte le produzioni di armi in produzioni civili e differenziare la produzione dello stabilimento di Grottaglie, in modo da non dipendere da un unico committente e per un solo tipo di prodotto.
Lottiamo anche contro le servitù mitari nel nostro territorio e contro la presenza della base della marina militare a Grottaglie, che costituisce l'ostacolo più grande ad ogni possibile ipotesi di apertura dell'aeroporto ai voli civili".
Rete Kurdistan - Puglia, A Foras, Brigate Poeti Rivoluzionari, Sinistra Anticapitalista Taranto, ARCI Grottaglie, Rete Internazionale Per La difesa Del POpolo Mapuche - Italia