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LA POTESTÀ GENITORIALE SOCCOMBE AL PROGRESSO La settimana scor | DTv

LA POTESTÀ GENITORIALE SOCCOMBE AL PROGRESSO
La settimana scorsa la Corte d'Appello dell'Indiana ha confermato la decisione di un tribunale di primo grado di allontanare dalla casa di famiglia un ragazzo i cui genitori non riconoscevano la sua identità transgender e, per tale motivo, il ragazzo ha iniziato a soffrire di anoressia. La corte ha stabilito che il rifiuto di assecondare l'identità di genere del bambino costituiva un abuso.
I genitori hanno presentato ricorso contro le sentenze in quanto violano i loro diritti costituzionali alla cura ed alla custodia del loro figlio. La corte ha stabilito che il ricorso dei genitori era "discutibile" e ha rifiutato di prenderlo in considerazione: “lo Stato ha il potere di intervenire quando viene messa in discussione l'incolumità del minore.”
Nella sentenza si ricorda che nel 2021, il Dipartimento dei servizi per l'infanzia dell'Indiana ha ricevuto rapporti "nei quali si affermava che la madre abusava verbalmente ed emotivamente del figlio di sedici anni perché non accettavano l'identità transgender del ragazzo generando in lui istinti di autolesionismo e disturbi alimentari”. Dopo poco, un tribunale di primo grado ha stabilito che era nell'interesse superiore del ragazzo essere allontanato dalla casa di famiglia a causa della "incapacità, rifiuto o negligenza dei genitori di fornire riparo, assistenza e/o supervisione".
"I genitori hanno il diritto di esercitare le loro convinzioni religiose ma non hanno il diritto di esercitarle in un modo che causi danni fisici o emotivi al ragazzo. Infine, concludiamo che la limitazione temporanea del tribunale alla discussione circa l'identità transgender del ragazzo al di fuori della terapia familiare non viola i diritti di libertà di parola dei genitori” ha affermato la corte.
Gruppo News DTv