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Dalla Parola alla Vita 26.11.2020 'Finché saremo agnelli, vi | Dalla Parola alla Vita ☀️

Dalla Parola alla Vita
26.11.2020
"Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell'aiuto del pastore. Egli non pasce lupi, ma agnelli."
La Liturgia di oggi riporta le significative riflessioni di San Giovanni Crisostomo. Egli, servendosi della medesima metafora che più volte Gesù stesso ha utilizzato, ci offre un'interpretazione particolare ma allo stesso tempo molto esplicativa: i lupi saranno anche apparentemente più forti, ma non potranno mai contare sull'aiuto del pastore. Gli agnelli invece sono deboli e indifesi solo se presi singolarmente, diventando invincibili nel momento in cui restano insieme agli altri, ma soprattutto insieme al loro pastore. Ecco quindi che proprio la mansuetudine, agli occhi nostri elemento di debolezza, diventa punto di forza per il Signore. Questa ci rende fedeli al nostro unico pastore che è Dio, e la nostra fedeltà viene conseguentemente ripagata con la Sua amorevole premura. "Cristo conosce meglio di ogni altro la natura delle cose. Sa bene che la violenza non si arrende alla violenza, ma alla mansuetudine."
Rimaniamo allora fedeli al nostro pastore buono, e impariamo a considerare la nostra mansuetudine non un elemento di debolezza ma una caratteristica essenziale per resilienza e invincibilità.