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CONVINCERE. Ecco, questo è un verbo che davvero non mi apparti | Fabrizio Cotza

CONVINCERE.
Ecco, questo è un verbo che davvero non mi appartiene.
Tutte le volte che qualcuno mi ha detto: “Convincimi che...” io ho risposto “No, mi hai già convinto tu. Sul fatto che non ti convincerò”.

Negli ultimi anni poi sono diventato ancora più estremo. Non c’è neanche bisogno che l’altro me lo dica. Mi basta percepire una leggerissima titubanza, magari con un’alzata di sopracciglio o con una mezza parola, per alzare le mani e ritirarmi.

No, non amo persuadere e non sono un lottatore che esce vincente ad ogni costo da una complessa trattativa commerciale o da una semplice discussione.
È talmente bello e semplice alzare subito le mani e dire “Hai vinto, continua per la tua strada” che mi stupisco di me stesso, le rare volte in cui non lo faccio (di solito con mia moglie Maggie).

Che poi, diciamocelo. Quante volte siamo riusciti a convincere davvero qualcuno su qualcosa che rifiutava categoricamente?
Due? Cinque? Dieci?
A fronte però di tonnellate di discorsi inutili al bar, in casa, sui social, al telefono, in treno, ad un corso, in fila alle poste.
Tutta energia sprecata, che potremmo utilizzare per cose più utili, tipo tamburellarci i polpastrelli con il retro di una matita.

Quindi evitate di voler convincere le persone.
E se non vi ho convinti di questo, beh... sapete già come la penso ;)