2023-10-10 15:53:34
Alcuni di voi hanno iniziato a porsi domande sulla questione vaccini solo dopo che avete visto sulla vostra pelle cosa significa dire di NO ad un trattamento sanitario. Sia chiaro, indubbiamente le moderne tecniche utilizzate per produrre vaccini Covid19, e far finta di contrastare la pandemia Covid19, portano con loro un certo numero di palesi problemi, ma non è che i vaccini non Covid19 siano esenti da assurdità e fatti antiscientifici solo perché considerati "studiati per decenni" e pertanto "sicuri".
Certo, in parte avete perfettamente ragione, molti dei vaccini somministrati ai vostri figli, o a voi stessi, sono stati studiati per decenni, addirittura per oltre 100 anni, ma questo non è per nulla garanzia di sicurezza.
Prendiamo come esempio un vaccino facoltativo, il vaccino anti-Pneumococco:i primi videro la luce addirittura nel 1909 ed erano sotto forma di vaccini a cellule intere trattate termicamente. Vennero poi studiati nel 1911 in Sudafrica e nel 1914 si sviluppò il primo vaccino pneumococcico a cellule intere contenente addirittura tre ceppi specifici. Nel 1918 si arrivò persino ad un vaccino contenente 8 ceppi di pneumococco e la c.d. scienza continuò a sperimentare, con mediamente scarsissimi risultati, fino al 2000, anno in cui la Wyeth Lederle produsse un vaccino pneumococcico coniugato, precisamente il Prevnar 7 (PCV7). Questo mirabolante vaccino venne sperimentato su 3.300 neonati e bambini, ovviamente suddivisi in due gruppi in cui in uno venne somministrato il nuovo vaccino sperimentale PCV7 e nell'altro, il teorico gruppo di controllo, un vaccino sperimentale contro la meningite C… tutto molto scientifico o no?!
10 anni dopo, sempre la Wyeth Lederle, presentò il Prevnar 13, un vaccino 13valente il cui studio per verificarne la sicurezza raggruppò ben 4.800 neonati e bambini sempre suddivisi in due gruppi ma questa volta al gruppo di controllo fu somministrato il precedente vaccino Prevnar 7, quello a sua volta testato comparandolo al vaccino sperimentale contro la meningite C, da solo o in combinazione con altri vaccini.
Insomma, 100 anni per studiare un vaccino e dopo tanto sforzo lo si è fatto approvare comparandolo con un vaccino altrettanto sperimentale. Questa è la scienza cari amici, funziona così da sempre…
P.S. Dall'introduzione del PCV13 hanno continuato a emergere ceppi di pneumococco non coperti dal vaccino. I ricercatori statunitensi hanno notato che, mentre la malattia pneumococcica invasiva è diminuita dall'introduzione dei vaccini coniugati pneumococcici, i ceppi di S. pneumoniae si sono adattati e sono emersi ceppi non vaccinali resistenti agli antibiotici.
Corvelva Staff
https://www.corvelva.it/malattie-vaccini/pneumococco/quando-nasce-il-vaccino-contro-lo-pneumococco.html
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