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Controinforma-ti🏴‍☠️

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Indirizzo del canale: @controinformati
Categorie: Uncategorized
Lingua: Italiano
Abbonati: 1.44K
Descrizione dal canale

Canale di controinformazione del sud delle Alpi, nata dal basso.
Lotte internazionaliste.
Supporto alle realtà locali e alle lotte anti autoritarie.

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Gli ultimi messaggi 5

2021-12-29 17:30:33 GLI SBIRRI STANNO CIRCONDANDO IL POSTO ACCORETE!!
219 views14:30
Aprire / Come
2021-12-29 15:58:49 PORTATE CIBO E LEGNA PER SOLIDARIETÀ!
460 views12:58
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2021-12-29 15:17:15
È STATO RIOCCUPATO L'EX MACELLO DIFFONDETE E VENITE SUL POSTO!!!
670 views12:17
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2021-12-26 22:48:14
RICEVIAMO E DIFFONDIAMO

A sette mesi dalle ruspe: Natale con i tuoi, in strada insieme a noi

Vi invitiamo a incontrarci mercoledì 29 dicembre per un pranzo condiviso e letture di poesie.
29.12.2021 ore 12.00 USI Lugano
Pranzo bellavita di Natale e a seguire Poetry Slam.
Porta cibo da condividere, svuota il frigo dagli avanzi.
 
191 views19:48
Aprire / Come
2021-12-21 20:59:32 #7 - Un macello per Natale | Spreaker
https://www.spreaker.com/user/olmo/macello-natale
278 views17:59
Aprire / Come
2021-12-16 15:56:41 RICEVIAMO E DIFFONDIAMO

Venerdì 17 dicembre a Bellinzona

PER SPEZZARE UN SILENZIO ASSORDANTE:
PRESIDIO ITINERANTE

Ore 13.30, via dogana 16
Senza Merlani per essere più sani!
Siccome per lui il bunker di Camorino non è una questione di salute
pubblica.

Ore 14.15, via Lugano 4, Ufficio della migrazione
Contro le politiche migratorie razziste e discriminatorie.

Ore 15.15, piazzale stadio 3, Urar (DSS)
Il bunker di Camorino va chiuso immediatamente!

Interventi, musica e volantinaggio.
237 views12:56
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2021-12-14 18:51:10
Sabato 18 dicembre
concerto Fleischkäse

Siete tutte e tutti invitati al concerto dei -Fleischkäse- Spiriti natalizi on tour con -El Lio-

SABATO 18 dicembre, piazza indipendenza Lugano,
dalle ore 18.00 musica accompagnata da bevande calde e una gustosa zuppa.

Ci vediamo in strada
SOA
194 views15:51
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2021-12-13 19:15:57 - Mercoledì 24 novembre (giornata cantonale dell'integrazione) abbiamo voluto disturbare con un volantinaggio ed uno striscione con scritto:
«Chiudere il bunker ora. Contro ogni razzismo e deportazione» alla serata informativa «Coronavirus: impatto sulla politiche d'integrazione» organizzata dal dipartimento delle istituzioni. Riteniamo ipocrita che organizzatori e invitat* (Norman Gobbi, Michela Trisconi, alcun* funzionar* della SEM e il medico cantonale Merlani) si diano le pacche sulle spalle per il buon lavoro eseguito nel campo dell'integrazione quando in Ticino ci sono ancora delle persone segregate in un bunker a Camorino.

Michela Trisconi è la nuova delegata cantonale presso il servizio per l’integrazione degli stranieri (SIS) che fa capo alla segreteria generale del dipartimento delle istituzioni. Dal 2018 è anche capa-progetto della Piattaforma cantonale di prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento. Invece di vantarsi della sua piattaforma su radicalizzazione ed estremismo potrebbe cominciare a
studiare il suo capo, l'estremista di destra Norman Gobbi.

Abbiamo volantinato all'inizio della serata, in seguito siamo entrat* nella sala durante il rinfresco e abbiamo esposto lo striscione. Il dottor Merlani subito dopo la conferenza se l'è data a gambe levate, infastidito dalla richiesta di prendere una posizione chiara sul bunker di Camorino. Coscienza sporca?

- Venerdì 26 novembre abbiamo fatto un presidio sotto gli uffici della SEM (segreteria di stato della migrazione) a Chiasso dalle ore 14.00 alle 17.00.
Abbiamo esposto sul loro stabile degli striscioni con scritto: «SEM: Segregazione e Minacce», «Chiudere il bunker ora. Contro ogni razzismo e deportazione», volantinato, fatto diversi interventi contro la politica migratoria svizzera, la nuova legge d'asilo, il potere decisionale della SEM, il razzismo, le violenze di Securitas all'interno dei centri federali, le guardie di confine e le frontiere. Il tutto è stato accompagnato da musica per disturbare i responsabili di isolamento ed espulsioni di persone che non hanno nessuna colpa di avere documenti non ritenuti validi in Svizzera.

Durante il presidio, quando de* funzionar* (probabilmente della direzione) hanno tentato di uscire dal parcheggio con la propria macchina, abbiamo deciso di far loro assaggiare una minima parte di ciò che vivono le persone migranti rinchiuse in carcere per non avere un documento, bloccate alle frontiere, segregate in un bunker o isolate nei campi federali spesso distanti dai centri cittadini. Abbiamo bloccato
l'uscita del parcheggio e protestato contro il ruolo della SEM all'interno della politica migratoria in Svizzera. Hanno dovuto rientrare negli uffici.

Contro ogni razzismo! Libertà di movimento per tutt*!

Collettivo R-esistiamo
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2021-12-13 19:14:47 Rivendichiamo due momenti di protesta organizzati dal collettivo R-esistiamo avvenuti durante l'ultima settimana di novembre.
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2021-12-13 19:14:47 RICEVIAMO E DIFFONDIAMO
Uno scritto del COLLETTIVO RESISTIAMO rispetto alle scandalose condizioni di salute che sono costrette a vivere le persone all'interno del bunker di Camorino.


“NON È UN PROBLEMA DI SANITÀ PUBBLICA”

Queste le parole che il medico cantonale dott. Merlani ha espresso riferendosi allo stato di salute delle persone rinchiuse nel bunker di Camorino, durante la serata tenutasi a Bellinzona in occasione della giornata cantonale dell’integrazione 2021 - “Coronavirus: impatto sulle politiche d’integrazione”.

Questa è la tanto vantata integrazione del Ticino.

Nonostante le raccolte firme, la presa di posizione di molt* medic*, lo pseudo bando di concorso lanciato per fingere di voler trovare una soluzione, sedici persone sono ancora chiuse nel bunker in condizioni di salute disastrose.

Attualmente non c’è nemmeno il riscaldamento e le persone si stanno ammalando per il freddo.

Nella “casetta gialla”, presentata dal Cantone come manna dal cielo per queste sedici persone, il forno della cucina non è funzionante, le finestre rotte non vengono aggiustate e nemmeno in questo luogo si riesce a trovare un po’ di calore.

Quel calore, non solo fisico ma umano, che un medico come il dottor Merlani dovrebbe garantire per il ruolo e la funzione che riveste e per il giuramento di Ippocrate, che almeno dovrebbe conoscere.

Invece, nonostante le segnalazioni di molt* medic* in merito alle condizioni di vita insostenibili all’interno del bunker, il medico cantonale si arroga il diritto di asserire che: ‘’il bunker è fatto apposta per vivere anche a lungo termine in casi di emergenze, come le guerre” e che “lo stato di salute di queste persone non è un problema suo perché non è un problema di salute pubblica”.

In un momento storico come quello che si sta vivendo, in cui il tanto paventato rischio di contagi è all’ordine del giorno, affermare che non sia un problema di salute pubblica il fatto che sedici persone possano seriamente ammalarsi, la dice lunga su come quest’ultima venga gestita in Ticino: in modo discriminatorio, con persone di serie A e ....alcune di serie B.

Il fatto che vengano abbandonate in condizioni precarie e rese di conseguenza fragili sia fisicamente che psicologicamente, è un problema di salute pubblica. Questo comporta inoltre che quei “poveri” ticinesi, che tanto detestano avere immigrat* sul loro suolo, debbano pagare tasse per sostenere costi di salute che potrebbero essere evitati.

Come?

Semplicemente chiudendo il bunker e fornendo un permesso di lavoro a queste persone, che altrimenti non hanno alcuna prospettiva di vita.

Quella sera, a fronte di queste rivendicazioni, il dottor Merlani ha affermato che pretendere una sua presa di posizione rispetto alla chiusura del bunker sarebbe da ingenu*.

Per di più, ha aggiunto che i veri problemi risiederebbero altrove, in posti come il confine tra Bielorussia e Polonia. Purtroppo però, ‘’i veri problemi’’ esistono anche qui, nelle politiche migratorie svizzere.

Il bunker di Camorino, in cui degli individui sono costretti a vivere rinchiusi sottoterra in circostanze spietate, ne è un esempio pratico.

Quelle stesse politiche migratorie di chiusura tanto care all’onorevole Gobbi. Colui che presenzia a serate su temi come l’integrazione, quando la sua politica è discriminare e allontanare le persone cosiddette diverse. Colui che partecipa come invitato a serate su temi come la violenza di genere, quando la sua politica è decisamente maschilista e
patriarcale perché prevede solo repressione e una falsa percezione di sicurezza, dando potere ad una polizia che l’8 marzo si è permessa di picchiare le donne che stavano manifestando.

Per tutto questo, ancora una volta, come Collettivo Antirazzista R-Esistiamo rivendichiamo e pretendiamo:

- La chiusura del bunker e un permesso a chi vi si trova rinchiuso;

- Una politica aperta alle questioni migratorie e di genere, che crei possibilità di scambio e parità reale tra tutt*.
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