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Gli ultimi messaggi 4

2022-02-19 15:00:058 𝐁𝐔𝐎𝐍𝐈 𝐌𝐎𝐓𝐈𝐕𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐔𝐒𝐀𝐑𝐄 𝐄𝐑𝐁𝐄 𝐀𝐑𝐎𝐌𝐀𝐓𝐈𝐂𝐇𝐄 𝐄 𝐒𝐏𝐄𝐙𝐈𝐄 𝐈𝐍 𝐂𝐔𝐂𝐈𝐍𝐀

Erbe aromatiche e spezie hanno un’enorme importanza possono essere definite dei veri e propri alimenti funzionali, in quanto hanno diverse proprietà che aiutano nella prevenzione delle patologie, nel miglioramento dell'attività immunitaria e nella promozione della salute generale dell'individuo.

𝗘𝗰𝗰𝗼 𝟴 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗶 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝘀𝗮𝗿𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝘂𝗰𝗶𝗻𝗮:

- Esaltano il sapore degli ingredienti utilizzati e a trasformare un piatto triste e noioso in uno colorato e gustoso.
- Sono una soluzione facile, veloce ed economica per cambiare l’essenza di un piatto e sprigionare un mix di aromi sorprendente.
- Erbe aromatiche e spezie non hanno particolari stagioni di riferimento, sono disponibili tutto l’anno.
- Sono ricchi di antiossidanti ed hanno proprietà antinfiammatorie, diuretiche, digestive, disintossicanti ed antibatteriche.
- puoi coltivarti personalmente le erbe aromatiche anche nel davanzale della tua finestra, creandoti dei vasi originali, orneranno la tua cucina e la riempiranno sempre di profumi.
- aiutano a evitare l'eccessiva assunzione di sale e di grassi in quanto esaltano il sapore dei cibi;
- Aiutano a bruciare più calorie. Alcune spezie hanno un effetto termogenico (peperoncino, curcuma, zafferano, zenzero, ginseng, cardamomo), stimolano l’aumento della temperatura corporale, il che comporta un maggior consumo di calorie del nostro corpo per mantenere una temperatura stabile.
- Aiutano senso di sazietà. Erbe aromatiche e spezie favoriscono la sensazione di sazietà e, pertanto, ci fanno mangiare di meno.

Infine, 𝚙𝚛𝚎𝚏𝚎𝚛𝚒𝚜𝚌𝚒 𝚕𝚎 𝚜𝚙𝚎𝚣𝚒𝚎 𝚒𝚗𝚝𝚎𝚛𝚎 𝚍𝚊 𝚖𝚊𝚌𝚒𝚗𝚊𝚛𝚎 𝚊𝚕 𝚖𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚊 𝚚𝚞𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚒𝚗 𝚙𝚘𝚕𝚟𝚎𝚛𝚎, 𝚒𝚗 𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚘 𝚖𝚘𝚍𝚘 𝚌𝚘𝚗𝚜𝚎𝚛𝚟𝚎𝚛𝚊𝚒 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚒 𝚐𝚕𝚒 𝚘𝚕𝚒 𝚎𝚜𝚜𝚎𝚗𝚣𝚒𝚊𝚕𝚒, 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚕𝚘𝚛𝚘 𝚒 𝚙𝚛𝚘𝚝𝚊𝚐𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚒 𝚍𝚎𝚕 𝚐𝚞𝚜𝚝𝚘!

#rimedinaturali #informazioni #mangiarebene #mangiaresano
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2022-02-19 11:00:06Merendine e bevande, ‘senza zucchero’ non significa senza problemi

Fanno sempre più capolino sui banconi del supermercato prodotti dolciari “senza zucchero” o “senza zuccheri aggiunti”: biscotti, prodotti dolciari vari che attirano il consumatore – con quel “senza” – verso un prodotto che sembra avere tutta l’aria di apparire più sano rispetto al tradizionale.

Il problema è se l’alternativa allo zucchero saccarosio non sia uguale o peggiore della sostanza “incriminata”. Se per esempio in un pacco di gallette leggiamo la presenza di fruttosio al posto del più comune saccarosio abbiamo un valido sostituto?

“Il fruttosio è dannoso non tanto perché fa alzare la glicemia, ma perché ostacola il buon funzionamento dell’insulina, l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue, permettendogli di entrare all’interno delle cellule, dove viene bruciato per produrre energia”, risponde Franco Berrino, direttore del Dipartimento di medicina preventiva dell’Istituto tumori di Milano ed epidemiologo di fama mondiale.

Inoltre il fruttosio”, continua l’esperto, “contrasta la leptina, l’ormone che toglie il senso di fame e ci avverte di non mangiare più se non ne abbiamo più bisogno”.
Bene, allora proviamo a orientarci su un’altra scelta, magari su un prodotto in cui abbiano aggiunto il maltitolo. Si tratta di un polialcol, derivato dal maltosio. Ha il 75% della dolcezza e circa metà calorie (2,1 per grammo) del saccarosio, ma a parità di potere dolcificante non è meno calorico. Può inoltre provocare diarrea se consumato in eccesso ed è sconsigliato ai diabetici. Che dire allora dello sciroppo di fruttosio-glucosio? Risponde sempre Berrino, non lasciando alcuna speranza:
“È fra le principali cause di obesità negli Stati Uniti. Le industrie alimentari lo usano perché costa meno dello zucchero, si amalgama più facilmente agli altri ingredienti e rende più facile ottenere prodotti soffici. Se trovate scritto in etichetta ‘sciroppo di glucosio-fruttosio’, non comprate quel prodotto”.

Non cambia il discorso se al posto del “senza zucchero” troviamo edulcoranti artificiali, aggiunti spesso nelle bibite: farebbero aumentare il rischio di ictus in chi consuma regolarmente due o più lattine al giorno e fanno venire il diabete.
“Questi dolcificanti non fanno ‘sballare’ la glicemia”, sottolinea Berrino, “ma aumentano l’assorbimento del glucosio. Lo stesso probabilmente vale per la stevia, sempre più diffusa. La questione cruciale è proprio l’intensità del gusto dolce: nell’intestino abbiamo sensori per il gusto che quando arrivano sostanze centinaia di volte più dolci dello zucchero fanno aprire le porte per l’assorbimento del glucosio. Paradossalmente la glicemia potrebbe salire di più se dolcifichiamo con la stevia – 200 volte più dolce – che con lo zucchero”.

Ci sarebbe poi da considerare un altro importante elemento. Spesso i prodotti da forno, dolci, biscotti, anche se senza zucchero, sono composti da farine 0 e 00. Si tratta sempre di carboidrati assorbiti velocemente, aumentando i livelli di glicemia. Di contro, i carboidrati complessi, integrali, per poter essere assimilati, devono essere scomposti: sono quindi assorbiti più lentamente, senza determinare i pericolosi picchi glicemici.

La conclusione?
Per non cadere nella “depressione” (in realtà gli zuccheri semplici, se consumati abitualmente non favoriscono il buonumore…) vista la carenza di valide alternative, sarebbe meglio abituarsi gradualmente ai gusti meno dolci. Come? Con uvetta sultanina, albicocche secche; oppure, sempre saltuariamente, utilizzando malti di riso o d’orzo che hanno un indice glicemico elevato, ma il vantaggio di non contenere il fruttosio.
“L’importante è che siano accompagnate da un grasso, come un buon olio di oliva o un po’ di crema di mandorle, noci o pistacchi che rallentano la velocità di assorbimento del glucosio nell’intestino”, raccomanda Franco Berrino.

FONTE: La rivista vita e salute

#informazioni #approfondimento #news #salute #benessere #mangiaresano #mangiarebene
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2022-02-18 22:30:59 LISTA THE BEST 3K  
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2022-02-18 15:00:07Non buttare via le bucce di arancia.

Se cercate un detergente completamente naturale, ve ne mostriamo uno completamente casalingo e super economico!

La vitamina C è essenziale per la salute del nostro sistema immunitario e soprattutto d’inverno si dovrebbe cercare di assumerne a sufficienza. Gli agrumi sono la soluzione ideale, nonché più pratica. Le spremute di arancia, ad esempio, sono molto gettonate. Soprattutto per far assumere le preziose vitamine che contiene ai bambini. E le bucce? Normalmente si gettano. Ed è un errore.
Il detergente che vi mostriamo è fatto proprio con le bucce degli agrumi.

Detergente casalingo naturale, come realizzarlo

Cosa vi serve?
3 arance (sgrassanti);
1 limone (antibatterico e contro gli odori sgradevoli);
Aceto di vino bianco (ottimo detergente, disinfettante ed anticalcare);
1 barattolo;
1 spruzzino.

- Spremete arance e limone e preparatevi una bella spremuta. - Salvate le bucce.
Noterete che all’interno di esse rimangono residui di agrume. Ecco la base per il vostro detergente casalingo!
- Recuperate un barattolo e tagliate tutte le bucce a pezzetti.
- Inseritele nel barattolo, pressando se necessario, e versateci sopra l’aceto, tanto quanto serve a coprire le bucce, fino all’orlo del barattolo stesso.
- Chiudete il barattolo e conservatelo al riparo da fonti di luce per 2 settimane. Questo tempo serve per far macerare bene le bucce degli agrumi, che rilasceranno gli elementi utili a creare il detergente
- Trascorse le 2 settimane, filtrate tutto e buttate le bucce. Riempite lo spruzzino con il liquido fatto di aceto ed estratti di agrume e usate su tutte le superfici che volete pulire, comprese le parti in acciaio.

Il risultato vi stupirà e lascerà anche un gradevole profumo!

Ovviamente potete usare tutti gli agrumi. Non solo limone e arancia ma anche, ad esempio, mandarini e pompelmi.

Buone pulizie!

#rimedinaturali #riciclo #agrumi
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2022-02-18 11:00:10ALIMENTI RICCHI DI FIBRE: QUALI SONO, PERCHÉ FANNO BENE E QUANDO EVITARLI

Un corretto stile di vita influisce moltissimo sul benessere e la corretta funzionalità dell’intestino; stitichezza o frequenti eventi di diarrea possono essere infatti due facce della stessa medaglia, che stanno ad indicare che non ci stiamo prendendo cura di noi stessi.

In caso di eventi frequenti di diarrea sarebbe il caso di indagare su alcune intolleranze, come quella lattosio, ai lieviti o al glutine, e magari rivedere alcuni abbinamenti alimentari che possono dar luogo a fermentazione interna, cattiva digestione e sviluppo di gas.

Per quanto riguarda invece la stitichezza, essa può essere dovuta al fatto che si beve poco durante l’arco della giornata (non solo acqua, ma anche tisane, succhi o centrifugati) oppure che si prediligono cibi a basso contenuto di fibre.

Ecco dunque che optare per alimenti ad alto contenuto di fibre è certamente in aiuto importante che possiamo fornire al nostro intestino per mantenere quotidianamente una perfetta mobilità ed espellere così ogni giorno le scorie (che invece, permanendo per molti giorni al nostro interno, possono dare origini ad infiammazioni del colon e del retto).

Ogni persona adulta dovrebbe assumere almeno 30 grammi di fibre al giorno, in un rapporto di 3 a 1 tra fibre insolubili e fibre solubili (nei bambini il calcolo da fare è invece di 0,5 grammi per ogni chilogrammo di peso corporeo).

Ecco l’elenco degli alimenti più ricchi di fibre che non dovrebbero mai mancare nella dieta quotidiana

- Cereali integrali (miglio, farro, segale, avena, orzo, quinoa, amaranto, ecc.);

- Legumi (ceci, fagioli e lenticchie);

- Frutta (mele, pere, castagne e prugne secche);

- Radice di Topinambur e bacche di acai;

- Verdure (carciofi, carote, finocchi, sedano e cavoli).

l’alimento che detiene il record di fibre per 100 grammi di quantità ingerita è la crusca di frumento, che ne ha ben 42 grammi. Al secondo posto le fave secche già però ben staccate, con la metà di quantità di fibre (21) ogni 100 grammi.

Perché le fibre sono così importanti?

- le fibre insolubili (quelle di cereali e verdure) sono le migliori in quanto assorbendo grandi quantità di acqua aumentano di volume, rendendo le feci più morbide e facili da far transitare ed espellere;

- arricchiscono la flora intestinale con microrganismi utili;

- aumentano il senso di sazietà e dunque ci permettono di mangiare meno;

- rinforzano l’apparato digerente, contribuendo a prevenire i diverticoli;

- riducono la velocità e la quantità di assorbimento degli zuccheri (e dei grassi), mantenendo bassa la glicemia e riducendo i livelli di LDL, per cui sono consigliate nella dieta per chi ha il colesterolo alto;

- prevengono ulcera gastrica e cancro del colon-retto;

- riducono l’assimilazione di calorie e di sostanze mutogene e cancerogene;

- puliscono l’intestino mantenendo forte e in salute il sistema immunitario.

Quando evitare di assumere troppe fibre

Ci sono però delle controindicazioni all’assunzione di troppi alimenti ricchi di fibre, soprattutto se soffriamo già di alcune patologie intestinali; alcuni segnali che possono suggerirci che stiamo abusando di fibre sono i seguenti: pancia gonfia, diarrea frequente, crampi addominale e meteorismo. Inoltre le fibre possono interagire negativamente con alcuni farmaci salva-vita. Anche in caso di dissenteria o di colite è meglio evitare il consumo di fibre del tipo insolubile che peggiorano la scariche diarroiche e in generale infiammano le pareti dell’intestino accentuandone il disagio (colite ulcerosa).
Infine, se soffrite di osteoporosi, meglio evitare di mangiare troppe fibre in quanto queste sono solite trascinare via con sé grandi quantità di calcio.

#informazioni #fibre #mangiaresano #mangiarebene #salute #benessere
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2022-02-17 15:00:31Zenzero: benefici e proprietà magiche

Utilizzato come spezia in cucina, lo zenzero è noto per le sue ottime proprietà antinfiammatorie, digestive e dimagranti. Scopriamo insieme tutti i benefici e come sfruttarli al meglio.

Lo zenzero è una pianta dalle incredibili proprietà benefiche antinfiammatorie e digestive. Risulta, quindi, un ottimo rimedio naturale per attenuare la nausea e stimolare la digestione, ma anche per alleviare i dolori mestruali, calmare il mal di testa e contrastare le infiammazioni di vario genere.  La medicina naturale consiglia un consumo di zenzero quotidiano. Avendo un sapore piuttosto particolare, è meglio sperimentare in cucina questo estratto a piccole dosi fino ad arrivare, successivamente, a quantitativi sufficienti da garantire un migliore stato d’animo e fisico.

Zenzero benefici: 6 proprietà magiche 

Controlla la glicemia e colesterolo
Per godere di questi benefici, sono necessari almeno 2 o 3 grammi al giorno.

Calma la nausea e stimola la digestione
mangiare piccoli pezzetti di radice di zenzero dopo i pasti principali o bere una tisana calda a base di questo estratto può ridurre significativamente il senso di nausea e la cattiva digestione.

Sistema immunitario più forte
la radice di zenzero è in grado di rafforzare il sistema immunitario in modo naturale, garantendo così una migliore difesa contro le malattie più comuni. 

Combatte tosse, raffreddore e mal di gola
Aiuta così a velocizzare il processo naturale di guarigione.

Allevia dolori e riduce le infiammazioni
Lo zenzero ha anche dei grandi benefici sui dolori muscolari e mestruali, oltre che sulle infiammazioni articolari. Inoltre, è stato dimostrato come gli effetti dello zenzero siano paragonabili a quelli dell’ibuprofene. È perfetto, quindi, anche per alleviare il mal di testa e i dolori artritici.

Accelera il metabolismo
e stimola la digestione: questo rende l’estratto di zenzero un perfetto alimento brucia-grassi. 

Zenzero benefici: come sfruttarli 

Ci sono vari modi per sfruttare le proprietà benefiche dello zenzero.
La polvere di zenzero può essere utilizzata facilmente in cucina per arricchire i propri piatti e, allo stesso tempo, godere delle proprietà benefiche dell’estratto.
L’uso di tisane viene consigliato soprattutto per chi è alla ricerca di un sollievo immediato per lo stomaco, la nausea e la cattiva digestione.
Infine, sul mercato sono molto comuni anche gli integratori alimentari a base di zenzero che racchiudono in una compressa tutte le proprietà antinfiammatorie, digestive e dimagranti dello zenzero.

Zenzero controindicazioni ed effetti collaterali 

È sconsigliato l’elevato consumo quotidiano di zenzero alle persone che assumono alcuni tipi di farmaci, come anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici, poiché potrebbe potenziarne eccessivamente l’efficacia.

#rimedinaturali #salute #benessere #informazioni #approfondimento
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2022-01-05 22:30:09 A PORTATA DI UN CLICK  
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2022-01-01 22:30:04
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