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Vent'anni sono passati da quel giorno che ha cambiato la vita | Cesare Sacchetti

Vent'anni sono passati da quel giorno che ha cambiato la vita degli americani e del mondo. Tutti probabilmente ricordano dove si trovavano quel giorno e cosa stavano facendo perché la nostra memoria è emotiva ed è abituata a scolpire nella nostra mente i grandi traumi e a ricordare tutto ciò che è associato agli eventi che ci hanno sconvolto. Tutti i media immediatamente iniziarono a dire che era stato un attacco orchestrato da Osama bin Laden e dalla sua organizzazione al Qaeda. L'amministrazione Bush completamente governata dalla pericolosa lobby sionista neocon l'indomani aveva già consegnato in pasto all'opinione pubblica internazionale il colpevole: Osama bin Laden. Tutti i media americani e internazionali nelle mani del grande potere finanziario iniziarono a trasmettere su tutti gli schermi televisivi il volto barbuto di bin Laden.

Poco importava che non c'era e non c'è tuttora nessuna prova che leghi Osama bin Laden agli attentati. Poco importava che solamente due mesi prima dell'attentato, degli agenti della CIA si erano recati a visitare in un ospedale di Dubai, bin Laden, già allora molto malato e sotto dialisi. Quello che contava per i media era orchestrare una enorme campagna di menzogne per nascondere la verità su quanto accaduto quel giorno. Occorreva nascondere il fatto che nessun edificio è mai crollato per degli incendi nella storia delle costruzioni moderne. Occorreva nascondere il fatto che molti sentirono delle esplosioni nei piani inferiori delle Torri che nulla avevano a che fare con quello che stava succedendo 300 metri sopra. Occorreva nascondere il fatto che nessuno dei presunti dirottatori era in grado di compiere quelle manovre in volo che nemmeno il più fenomenale dei piloti sarebbe in stato di realizzare.

Occorreva nascondere il fatto che cinque israeliani agenti del Mossad se ne stavano seduti sul tetto di un furgone in attesa che gli aerei colpissero le Torri e una volta accaduta la tragedia non iniziarono a disperarsi. Iniziarono a ballare in presa ad un'esultanza frenetica. Quello che i media non hanno detto al mondo in questi 20 anni è proprio questo. Non è stato detto che era impossibile realizzare un attentato di quelle proporzioni senza una massiccia collaborazione e partecipazione attiva di tutti gli apparati di intelligence americani. I media hanno rivenduto al mondo la ridicola storia che quattro tizi dentro una grotta sarebbero stati in grado di dirottare degli aerei ed eseguire delle manovre impossibili. L'11 settembre è stato una operazione di attacco del deep state all'America.

E' stato un evento traumatico che ha consentito al sionismo e al Nuovo Ordine Mondiale di accelerare rapidamente verso il governo mondiale tanto agognato da questi poteri. Dopo vent'anni possiamo dire che quanto accaduto oggi con l'operazione terroristica del coronavirus è direttamente figlio di quanto accaduto venti anni fa. La crisi del coronavirus si può definire come l'11 settembre del mondo. Una crisi concepita per portare avanti il piano di questa setta che detesta profondamente l'umanità e Dio. Gli stessi poteri che organizzarono l'attacco all'America hanno concepito questa falsa pandemia. Dopo venti anni, c'è qualcosa che è rimasto immutato. Il Nuovo Ordine Mondiale resta ancora la minaccia più grave per la pace e la prosperità dell'umanità.