Get Mystery Box with random crypto!

⁣Chiedi al portiere di Giuseppina Torregrossa Marsilio, 2022 | Cultura News ™

Chiedi al portiere di Giuseppina Torregrossa

Marsilio, 2022 - Il nuovo romanzo giallo della scrittrice siciliana Giuseppina Torregrossa con protagonista l’ispettore Mario Fagioli è un libro godibilissimo, ricco di senso dell’umorismo e pronto a far venire al lettore l’acquolina in bocca.

Chiedi al portiere (Marsilio 2022, collana “Lucciole”) è la seconda indagine dell’ispettore Mario Fagioli dopo Morte accidentale di un amministratore di condominio (Marsilio 2021), nuovo romanzo giallo della scrittrice siciliana Giuseppina Torregrossa, nata a Palermo vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato più di vent’anni come ginecologa. È stata già autrice di Cortile nostalgia, Il figlio maschio e di Panza e prisenza, Al contrario, Il basilico di Palazzo Galletti, Il sanguinaccio dell’Immacolata, dedicati alla figura del commissario Maria Teresa Pajno, detta Marò, del Commissariato del quartiere Politeama di Palermo.
Sono passati più di tre mesi dall’omicidio di Michele Noci, amministratore del condominio romano di via Minimi 59; allora era Natale, adesso Pasqua era trascorsa da pochi giorni. Incredibile ma vero, Mario Fagioli, cinquantacinquenne ispettore di polizia del commissariato di Viale delle Medaglie d’Oro, prossimo alla pensione, detto il Gladiatore per via di un passato da combattente, si trovava ancora in quel condominio, un vero e proprio covo di anziane vipere, alle prese con le reticenze e le frasi sibilline del portiere rumeno Sadu, avido ma capace di mettere in atto piccoli imbrogli.

Albina Santalmassi, sofisticata giornalista, star della televisione, che abitava in via Tossibi 12, una traversa di via Minimi, mentre si stava recando a trovare la madre, che abitava nel famigerato condominio, era stata brutalmente aggredita da mano ignota. Certamente una vendetta di qualcuno offeso e arrabbiato, perché la giornalista nel suo celebre programma televisivo serale si era occupata della morte dell’amministratore di condominio. Del resto Albina in quel condo­minio ci era cresciuta, e la madre ci abitava ancora. Quindi Albina conosceva bene i veleni di quella specie di paradiso, e ne aveva raccontato i segreti con una serie di dirette televisive dopo l’omicidio di Michele Noci.