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⁣Il cane di Falcone di Dario Levantino Fazi, 2022 - In occasi | Cultura News ™

Il cane di Falcone di Dario Levantino

Fazi, 2022 - In occasione del trentennale della strage di Capaci, che cade il 23 maggio, proponiamo la lettura del nuovo romanzo di Dario Levantino. Una ricostruzione originale del drammatico decennio 1983 - 1992.

Il cane di Falcone di Dario Levantino (Fazi, 2022) ci mostra il magistrato palermitano Giovanni Falcone e il suo entourage con gli occhi di un bastardino. Il risultato è un ritratto originale dal forte impatto emotivo.

La voce narrante è un cucciolo randagio che, nella finzione letteraria, viene casualmente adottato “da un uomo intorno ai quarantacinque anni col riporto e dai baffi folti”. Nell’economia del romanzo il cane, a mio parere, svolge contemporaneamente quattro funzioni. Il risultato è una rivisitazione perfettamente calibrata tra apologo, favolistica, storia, cronaca, informazione e denuncia, frutto di una delicata contaminazione tra generi diversi.

Uccio è un cane “testimone” perché possedendo facoltà umane di cui solo il lettore è a conoscenza vede, guarda, sperimenta, capisce e impara. Però non è un osservatore astratto e distaccato. Perché si muove fedele nel perimetro fisico e mentale del suo padrone. Angusto il primo, per motivi di sicurezza. Sempre più angustiato il secondo da preoccupazioni, amarezze, delusioni e timori. In questo elenco è assente la paura? Certo: non perché manchi, ma perché la paura è un’arma che deve accompagnare l’uomo assennato. Come sostiene Il suo padrone: il magistrato palermitano Giovanni Falcone.