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#recensioni-reminiscence-frammenti-dal-passato #NOWTV Il debu | 👨‍👩‍👧🎬☆.° Big_Reviews by Alfio °.☆ᵇᶠᵍ

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Il debutto cinematografico di Lisa Joy, già complice del marito Jonathan Nolan nella serie HBO Westworld, qui addirittura coadiuvata dal mitico Christopher Nolan in veste di produttore, innesta elementi futuristici in una storia poliziesca noir vecchio stile. La pellicola è uno struggente racconto che fa dei ricordi il suo elemento primario, intorno a cui si costruiscono e definiscono tanto i personaggi quanto gli eventi. Il film tenta di offrire una nuova risposta all’umano desiderio di poter rivivere ancora e ancora i propri ricordi più belli, evitando dunque che questi si perdano nell’oceano della memoria. Nick Bannister, un sempre convincente Hugh Jackman, è una sorta di psicoinvestigatore privato, che insieme alla socia Emily Watt, una rediviva Thandie Newton, riesce a scavare nel mondo oscuro e affascinante del passato dei suoi clienti, aiutandoli ad accedere ai ricordi perduti attraverso una macchina dal nome evocativo ‘Reminiscence’. Vivendo ai margini della costa sommersa di Miami, la sua vita cambia per sempre quando incontra una nuova cliente, Mae, l’enigmatica Rebecca Ferguson, che lo contatta per una semplice questione: lo smarrimento di un oggetto. Da quel momento, tutto cambia. Mae scompare e Nick si ritrova coinvolto in una complessa cospirazione. Ossessionato dallo scoprire cosa le è successo, Nick inizia così ad abusare della ‘macchina della memoria’, correndo dei rischi che non piacciono a Watts. Ciò lo porterà a chiedersi fino a che punto ci si può spingere per tenere strette a noi le persone che amiamo. Reminiscence è un thriller classico con diversi elementi rétro ed atmosfere da noir che a volte sprigiona sensazioni di déjà vu che la sceneggiatura maschera bene al punto da farle sembrare citazioni, riuscendo nel non certo facile compito di realizzare un mix soddisfacente e nel complesso scorrevole. Così avremo la sensazione di essere introdotti in un futuro alla Blade Runner oppure alcuni elementi del profilmico, come la corona elettronica che indossano i clienti prima di immergersi nella vasca, possono ricordare Strange Days. In un mondo che per via dei cambiamenti climatici è sempre più diviso in classi sociali, e dove il meglio sembra ormai essere alle spalle di tutti, i ricordi sono l’unico luogo salvifico possibile. Nick Bannister, consapevole del potere della nostalgia, si definisce pertanto come un moderno Caronte che conduce i suoi clienti ai loro ricordi più dolci. Attraverso il suo macchinario Reminiscence, egli permette poi anche a noi spettatori di vedere questi ricordi rappresentati tridimensionalmente. Tutti questi elementi conferiscono al film un fascino estetico a cui è un piacere abbandonarsi. La Joy è certamente attenta nel costruire l’intrigo e nel disseminare indizi lungo il percorso, riuscendo anche spiazzare lo spettatore facendo immaginare conclusioni durante lo sviluppo della storia che poi si riveleranno errate in un finale che tutto ricompone. La splendida fotografia e le ambientazioni dalle atmosfere sfumate ed oscure fanno il resto, un po’ meno la colonna sonora poco aderente all’aesthetic noir.
Da non perdere.
Voto
Buona visione.