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Ancora Danilo: RITORO IN BRASILE “Ho tanti sogni, l’obietti | Average Juventino Guy | AJG

Ancora Danilo:

RITORO IN BRASILE

Ho tanti sogni, l’obiettivo di fare tante altre cose quando smetterò di giocare. Tornare in Brasile non è una possibilità in questo momento anche se mi manca molto il Brasile. Ho giocato poco nel campionato brasiliano, ma non è qualcosa che è nei miei programmi in questo momento”.

RAZZISMO
Alla Juventus, tempo fa, ho partecipato a un podcast che il club sponsorizza e che affronta la questione razziale in modo più diretto in Italia. Ci sono due ragazze nere che fanno il podcast e cercano in qualche modo di sensibilizzare su questo argomento. Mi ha arricchito molto partecipare, abbiamo fatto la registrazione in un momento in cui il mare era calmo. Due settimane dopo, abbiamo avuto un episodio nel nostro stadio con Lukaku, in cui la narrazione che si è creata era che ero andato contro Lukaku e a favore dei razzisti. E si crea una narrazione in cui c’è il giocatore contro giocatore, istituzione contro istituzione, e il protagonista negativo del caso, che è il razzismo, viene messo da parte. Ho avuto l’opportunità di parlare e discutere in seguito con Lukaku e abbiamo detto: non sono io contro Lukaku, Juventus contro Inter, dobbiamo essere tutti noi della comunità calcistica contro il razzismo, che sia tifoso della Juventus, dell’Inter, della Nazionale, chissà. Questa è la grande domanda. A volte si verifica la seguente situazione: quando è contro un giocatore della mia squadra, scelgo il combattimento; quando è il giocatore di un avversario, mi alzo. E poi diventa molto difficile creare qualcosa di concreto contro il razzismo. Il razzismo deve essere punito”. Giorni dopo ho fatto una dichiarazione e quello è stato un mio errore, non ho parlato nello specifico di quel caso, di quello che è successo quella sera con Lukaku, ho fatto una dichiarazione un po’ generica. Dopo ho pensato: in quel momento ho commesso un errore, era importante parlare concretamente di quel caso, esattamente quello che è successo. Avere questa autoconsapevolezza di pensare: quel giorno ho commesso un errore, non posso più sbagliare su questo argomento, devo parlare in modo giusto, diretto, fare nomi, è così che funziona. Altrimenti, è più facile girare la faccia, asciugarla e lasciarla lì”.