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Parte 1 di 2

Parte 2 di 2 @anotherCoronavirusChannel

Prima di continuare è necessario fare una precisazione: Il valore di protezione 94% ottenuto durante il trial clinico è un dato ottenuto in condizioni controllate, con popolazione controllata ed è ovviamente un dato che non prendeva in considerazioni diversi fattori (tra cui lo sviluppo delle varianti).

Cosa significa?

Significa che il dato real-world dell’efficacia potrebbe essere diverso rispetto al dato inizialmente calcolato.

Detto questo, la notizia proveniente da Israele doveva titolare così “Il vaccino non perde efficacia anche contro la variante Delta, proteggendo la popolazione dall’ospedalizzazione e dalla morte”.

È questa la regina delle notizie. Il dato della riduzione sull’infezione non è un dato “interessante” dal punto di vista scientifico, o meglio, lo sarebbe se fosse confermato da analisi più approfondite e pubblicate.
Mi posso infettare e restare completamente asintomatico o lievemente sintomatico, tuttavia risulterei positivo e potrei trasmettere l’infezione.
Il più grande risultato di questi vaccini è la protezione dalla malattia grave, e su questo non ci sono ancora dati che possano smentirne l’efficacia o che possano dimostrarne una riduzione dell’efficacia. Su questo ci ritorneremo con i prossimi dati aggiornati che usciranno dal Regno Unito.

Ultimo commento: Negli articoli citati in foto, nel corpo del testo viene spiegata questa differenza, e il mio “titolo” fa riferimento allo scetticismo che questi titoli possano indurre nella popolazione che molto spesso (anche se non è una giustificazione) si ferma al titolo click-bait o per mancanza di tempo, o per scarsa voglia di approfondimento o perché il resto del testo è nascosto dal paywall.


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