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GP News, il canale di Gianluca Pistore

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Categorie: Notizie
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Qui trovate:
• Tutti gli aggiornamenti in tempo reale sul Coronavirus verificati.
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• Curiosità su Scienza e Salute
• Info utili sulla prevenzione
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Gli ultimi messaggi 46

2021-10-06 18:58:45 Gran bella notizia, da condividere a manetta, per tutti quelli che hanno paura che i vaccini dopo 6 mesi non servano più a nulla! —> https://www.instagram.com/p/CUsWl2wsRuZ/?utm_medium=copy_link
1.8K views15:58
Aprire / Come
2021-10-06 18:30:11
• 3.235 contagiati
• 39 morti
• 5.245 guariti

-18 terapie intensive | -96 ricoveri

301.773 tamponi
Tasso di positività: 1,1% (+0,3%)

Buone notizie :
Nessuna riduzione dell'efficacia dei vaccini Covid-19 a mRna nella popolazione generale, che resta dell'89%, a sette mesi dalla vaccinazione.
Emerge dal report dell'Iss che ha esaminato i dati di oltre 29 mln di persone che hanno ricevuto almeno una dose. Anche contro il ricovero e il decesso la protezione resta elevata (96% e 99%) a sei mesi dalla seconda dose. Si osserva invece una lieve diminuzione nella protezione dell'infezioni in alcuni gruppi specifici come immuno compromessi o con patologie.

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1.9K views15:30
Aprire / Come
2021-10-06 12:25:34 E' sbagliato ritenere che l'emergenza Covid sia passata perché "la situazione è ancora incredibilmente dinamica ed è dinamica perché non abbiamo il controllo di questo virus": ad affermarlo è l'incaricata dell'Oms per la gestione della pandemia, Maria Van Kerkhove.
413 views09:25
Aprire / Come
2021-10-05 19:18:28 • 2.466 contagiati
• 50 morti
• 4.210 guariti

-4 terapie intensive | -64 ricoveri

322.282 tamponi
Tasso di positività: 0,8% (-0,6%)
1.1K views16:18
Aprire / Come
2021-10-05 13:04:53 Per ipocondriaci come me che amano fare sport: Orologio Fitness Donna Saturimetro Alexa Integrata Contapassi Cardiofrequenzimetro da polso al 41% di sconto —> https://amzn.to/3iuqxVe (lo stavo cercando per mamma e ho pensato di mandarlo anche a voi!)
1.5K views10:04
Aprire / Come
2021-10-04 19:00:58 • 1.612 contagiati
• 37 morti
• 2.446 guariti

+6 terapie intensive | +41 ricoveri

122.214 tamponi
Tasso di positività: 1,3% (+0,3%)

Instagram è in tilt ma voi siete stati furbi ad iscrivervi al canale telegram e continuate ad essere informati!

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2.4K views16:00
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2021-10-04 17:33:36 Il comitato per i medicinali umani dell'Ema ha concluso che una dose extra dei vaccini Covid-19 Comirnaty (BioNTech/Pfizer) e Spikevax (Moderna) può essere somministrata a persone con un sistema immunitario gravemente indebolito, almeno 28 giorni dopo la loro seconda dose.
 La raccomandazione arriva dopo che gli studi hanno dimostrato che una dose extra di questi vaccini ha aumentato la capacità di produrre anticorpi contro il virus che causa il Covid-19 nei pazienti sottoposti a trapianto di organi con sistema immunitario indebolito.
2.4K views14:33
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2021-10-04 11:54:53 Ci sono due aspetti da considerare. Il primo è che il nucleoside, per esser captato dalla cellula, deve esser substrato di trasportatori. Ad esempio, remdesivir – originariamente ottimizzato per HCV – sfrutta particolari sistemi di trasporto che ne consentono un’elevata estrazione epatica. Questo è il motivo di fondo per cui remdesivir non funziona contro SARS-Cov2 nel paziente. Il secondo è che il nucleoside deve esser fosforilato dalle chinasi dell’ospite. Se il nucleoside entra nella cellula e non c’e’ attività chinasica, l’azione è futile. Allora, quello che succede di norma e in linea teorica è che in un eucariota in fase di sviluppo post-fetale (modo elegante per dire un uomo adulto) l’attività replicativa delle cellule somatiche è generalmente bassa, mentre e’ molto alta nelle cellule infettate (perché il virus ha sequestrato il meccanismo replicativo e lo fa ‘lavorare’ a pieno regime). Si sfrutta quindi un principio, che potremo chiamare azione di massa, per cui l’inibitore nucleosidico si accumula preferenzialmente nella cellula ospite ad elevata attività replicativa (quella infettata, cioè). Questo, in teoria. In pratica, e’ un gran casino, nel senso che occorre verificare sperimentalmente il dosaggio, la posologia, e l’esordio del trattamento per cui questo avvenga e risulti in una risposta clinica (diminuzione della carica virale). Ecco, questi dati non sono noti. Dalla press release di Merck emerge una certa (non eccezionale) risposta clinica, ma occorrerà vedere bene i dati completi

LE PROSPETTIVE

Non v’e’ dubbio che molnupiravir è il primo anti SARS-Cov2 di grande potenzialità. Il problema vero, che molti tendono a sottacere, non è quello del meccanismo, dell’efficacia o degli effetti collaterali, quanto quello dell’opportunità clinica. Il punto è che farmaci antivirali per malattie ACUTE, AUTOLIMITANTI, AD ESITO LARGAMENTE BENIGNO, non hanno mai avuto una gran fortuna. Ce ne sono molti che funzionano bene (dal gia’ citato aciclovir, all’oseltamivir ed analoghi per l’influenza) ma non hanno mai avuto un gran mercato. Prendiamo aciclovir per la varicella. Se viene somministrato quando l’esantema e’ presente, non serve praticamente a nulla. Funziona egregiamente se viene dato in profilassi al fratello (ad esempio) del malato. In questo caso la malattia o non compare, o decorre in maniera quasi asintomatica. Il molnupiravir, a leggere le press release, è stato provato in questo contesto (profilassi post-esposizione). Ma in presenza di vaccini efficaci, qual è l’opportunità clinica reale di un tale approccio?
C’è un altro aspetto, che è quello del costo del farmaco. Il problema e’ incredibilmente serio e non puo’ esser banalizzato. Ma un antivirale per un infezione acuta autolimitante ha una vita di cinque giorni (10 compresse). Una statina anti-colesterolo ha una vita media di 40 anni. Un anti-ipertensivo, uguale. Il produttore quindi deve caricare un elevato prezzo sulle poche compresse per aver giusto margine. Ma i sistemi sanitari non devono fare l’interesse del produttore quanto della comunità (cui peraltro il produttore fa parte). Si parla di 700 dollari a trattamento. Il prezzo industriale, compreso il margine di profitto e’ di 19 dollari a trattamento (per chi e’ interessato, ecco la stima: https://scholar.harvard.edu/files/melissabarber/files/estimated_cost-based_generic_prices_for_molnupiravir_for_the_treatment_of_covid-19_infection.pdf ). Ci sarà da ridere.
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Aprire / Come
2021-10-04 11:54:53 Come funziona il nuovo farmaco approvato contro COVID?

La spiegazione del Prof. Gabriele Costantino, direttore del dipartimento di chimica dei farmaci dell’Università di Parma.

PICCOLO MANUALE D'USO: COS’E’ E COME FUNZIONA MOLNUPIRAVIR

Molnupiravir è l’estere ispopropilico della N4-idrossicitidina. E’ un analogo nucleosidico che, de-esterificato nel plasma, fornisce ED-1931, N-idrossicitidina nucleoside, che si comporta da inibitore della RNA-polimerasi RNA dipendente virale.

IL TARGET
La RNA polimerasi RNA dipendente è un enzima (virale) che sintentizza un filamento di RNA leggendo uno ‘stampo’, sempre di RNA.
Ricordiamo che RNA è un polimero formato dalla ripetizione di 4 unità molecolari (nucleosidi), formate ciascuna da uno zucchero, ribosio, e da una base azotata, chiamate adenina, guanina, uracile e citosina. La differenza con il DNA è che quest’ultimo possiede desossibosio come zucchero, e l’uracile e’ sostituito dalla timina.

La RNA polimerasi dunque catalizza la seguente reazione: Nucleoside-Trifosfato +(RNA)n --> (RNA)n+1 + pirofosfato

Cosa vale la pena dire nel contesto del nuovo farmaco?
1) Se si vuole inibire la polimerasi occorre fare un ‘analogo di un nucleoside’ che si lega al posto di uno dei quattro naturali, e per qualche motivo, riesce a bloccare o perturbare la polimerizzazione. (Ci sono altri meccanismi in realtà, ma non ci interessano ora). Molnupiravir (anzi, ED-1931) è uno di questi, lo e’ remdesivir, lo e’ aciclovir ad esempio nel caso dell’Herpes
2) Tutte le RNA-polimerasi virali dei virus a RNA usano lo stesso meccanismo. Non e’ quindi sorprendente, anzi e’ atteso, che questi inibitori – IN VITRO- siano inibitori, con potenza diversa naturalmente, di un sacco di virus, dall’influenza al virus dell’epatite C, dal virus Ebola ai virus SARS.
3) Il sito di legame per i nucleosidi (ricordo, solo quattro quelli naturali) è sottoposto a fortissima pressione evolutiva. E’ molto difficile (non impossibile, naturalmente, e nel lungo periodo succede) che un inibitore nucleosidico riesca a selezionare mutanti, perche’ le mutazioni che sfuggono all’inibitore hanno elevata probabilità di diminuire drasticamente l’efficienza replicativa. Siccome non esistono pasti gratis, questo si paga: si paga in termini di selettività. Un inibitore nucleosidico, qualunque sia, ha un’elevata probabilità di interagire con altre polimerasi, incluse le DNA-polimerasi. La conseguenza di ciò è che tali inibitori hanno – potenzialmente- il rischio di indurre mutagenicità nelle cellule ospiti

LA MOLECOLA

La molecola del molnupiravir è dunque un analogo nucleosidico, con l’ossidrile in 5’ sulla zucchero esterificato. La struttura N4-citidinica, analoga della citosina, è molto interessante e ‘smart’, in quanto esiste in due forme tautomeriche (un atomo di idrogeno che si sposta da un atomo ad un altro) che sono in grado di interagire con adenina e guanina, rispettivamente. Per fungere da inibitore, molnupiravir deve essere de-esterificato e poi fosforilato (a diventare il nucleotide corrispondente) da protein-chinasi della cellula ospite. L’attività inibitoria è attribuita a quest’ultima forma.

LA FARMACOCINETICA

Molnupiravir è attivo per via orale. Cio’ lo pone su di un altro livello rispetto a remdesivir in termini di opportunità clinica. Viene assorbito con cinetica diversa se assunto a stomaco pieno o vuoto, ma l’esposizione plasmatica totale non cambia, dimostrando l’assenza di interazioni con cibi. Il picco plasmatico è rapido (1 h circa) e rapida e’ anche la clearance – monofasica alle dosi supposte terapeutiche. Non c’e’ segno di accumulo.

LA FARMACODINAMICA.

Questa è la parte piu’ interessante. Una volta che la molecola entra nel plasma e viene de-esterificata, deve esser captata dalle cellule di un dato tessuto per esercitare azione antivirale. Ora, facciamo il caso di SARS-Cov2. Le prime cellule ad esser oggetto dell’attività replicativa del virus sono cellule del polmone (generalmente le AT2). Come si fa ad esser sicuri che la molecola vada li e non da altre parti? Già. Questo e’ il problema.
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Aprire / Come
2021-10-04 10:25:03 Sulla terza dose mi avete fatto così tante domande che ne ho fatto un post in più slide che si basa su una recente circolare del ministero della salute che vi spiego qui:

https://www.instagram.com/p/CUmSHq9gCW_/?utm_medium=copy_link
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