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6 gennaio: Trump ha esplicitamente ordinato a quattro dei funz | White House Watch

6 gennaio: Trump ha esplicitamente ordinato a quattro dei funzionari sotto mandato di comparizione di non collaborare con la Commissione d’Inchiesta sui fatti del 6 gennaio.

Le persone interessate sono il direttore dei social media dell’Amministrazione Trump, Dan Scavino, un funzionario del Dipartimento della Difesa, Kash Patel, il Capo dello Staff Mark Meadows e il consigliere Steve Bannon. Tutti loro dovrebbero consegnare i documenti alla Commissione entro oggi e presentarsi a testimoniare settimana prossima.

Gli avvocati di Trump hanno però comunicato loro di non collaborare, in quanto il contenuto dei documenti e delle testimonianze sono protetti da diversi privilegi, tra cui quello esecutivo. I membri della Commissione hanno dichiarato in via ufficiosa che nel caso le persone non collaborassero potrebbero chiedere al Dipartimento di Giustizia di perseguirli.

Il privilegio esecutivo garantisce una protezione ad esempio delle conversazioni del Presidente con i suoi consiglieri. Non previsto dalla Costituzione, la sua esistenza è tuttora incerta e controversa, essendo a volte riconosciuto e altre volte no. La stessa Amministrazione Biden ha affermato a settembre che non intende proteggere le conversazioni dell’era Trump ma che valutazioni verrebbero fatte caso per caso. L’assoluto mancato riconoscimento del privilegio esecutivo da parte di Biden potrebbe ritorcersi contro l’Amministrazione che si trova quindi a dover operare con i piedi di piombo.

Vi è anche il dubbio su chi possa invocare il privilegio esecutivo. Secondo un consulente giuridico delle Amministrazioni Reagan e Bush Sr, solo il Presidente in carica ha il potere di invocarlo. Un’idea che non trova il consenso di tutta la dottrina e porta la questione su territori inesplorati.