E dopo Boris Johnson è la volta di Mario di Draghi. Dimissioni ad orologeria in questi giorni. Dopo aver portato avanti da inizio guerra una politica scellerata, a un passo dal baratro, si tirano indietro, lasciando che a caderci dentro sia il popolo. Le sanzioni, la questione gas, le alternative energetiche, la distruzione di un paese lasciato in asso per la prima scialuppa di salvataggio possibile. Un altro capolavoro firmato Mario Draghi, come la Grecia.
Non festeggiate perché chi verrà dopo potrebbe essere potenzialmente peggio, e al peggio non c’è mai fine. Ma anche fosse meglio, ci vorranno anni per riprenderci, esattamente come in Grecia dove se andate ora ancora vedete le cicatrici lasciate dalla grande abilità di Mario Draghi. Un Campione del disastro, il Messi della distruzione. Il suo lavoro qui è finito, tanto i cocci restano a noi.
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