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MEDITAZIONE DEL VESPRO In questa lercia campagna elettorale do | RadioFogna

MEDITAZIONE DEL VESPRO
In questa lercia campagna elettorale dove i suoi lerci protagonisti di "sistema" non mancano di mostrare il peggio del peggio del loro squallore, può essere utile parlare con noi stessi. Ciascuno solitariamente con la propria coscienza e sottrarci per un momento al lezzo che ci ammorba.
Noi - e cioè coloro che si riconoscono in questa meditazione serale - ricordiamo e proclamiamo che il pericolo viene da destra, che il nostro nemico è la borghesia parassitaria e il braccio armato militare che ne perpetua i privilegi nel solco di un abituale tradimento.
Noi diciamo che i nostri fratelli, i nostri alleati sono i lavoratori, che il Nord della nostra bussola è il lavoro con tutti i suoi diritti e le sue previdenze. Noi proclamiamo la famiglia naturale formata da uomini, donne e figli. Noi riaffermiamo il nostro impegno implacabile a sostegno degli ultimi, dei diseredati.
Il nostro sacrale impegno per la redenzione dei miseri. Noi vogliamo un'Italia unita, forte, indipendente, che sia la grande Madre di tutti i suoi figli. Nessuno potrà toglierci la fede in Dio. Nessuno potrà toglierci la Famiglia o impedire la cura dei nostri figli. Nessuno potrà toglierci la Patria che è il sangue che scorre nelle vene della Nazione.
Noi proclamiamo il primordiale diritto, la primordiale libertà: la libertà dal bisogno.
Noi vogliamo la guerra. La vera guerra contro la vera povertà. Noi ci opponiamo fermamente all’elemosina di Stato che favorisce i profittatori e mortifica la sacra dignità del lavoro e dei lavoratori. Noi dobbiamo vincere questa guerra, e la vinceremo! Noi proclamiamo il dovere della libertà, prima ancora che il diritto ad essa. Noi nel chiuso del nostro cuore o in pubblico dove splende il sole e il vento purifica, reciteremo sempre la nostra santa preghiera: "Signore, precedi sempre con la Tua Croce, il Labaro delle nostre Legioni." E così sia.
AUGUSTO SINAGRA