2017-08-18 11:32:07
191. LA MAGIA DI VENEZIAVENEZIA è la città sull’acqua per antonomasia, ma
come sono riusciti a costruire un’intera città su un terreno paludoso come quello della Laguna Veneziana? Il problema però di come erigere palazzi in un territorio così poco adatto alle costruzioni con criteri tradizionali era una cosa non da poco. Il terreno infatti presentava
strati molto
diversi tra loro e quelli più superficiali non erano adatti a “portare” i pesi delle fondamenta degli edifici .
Le fondazioni degli edifici seguono quindi uno schema a fondazione indiretta. La zona da edificare viene quindi solidificata e resa resistente mediante l’utilizzo di
pali di legno che venivano conficcati nel terreno fino a raggiungere lo strato di caranto (strato compatto di argilla e sabbia)
Sulle teste dei pali, dopo averle pareggiate e rese complanari, venivano stesi uno o due ordini di tavoloni dello spessore di cinque centimetri, sopra i quali si costruivano le fondazioni vere e proprie. Queste erano solitamente della tipologia a
plinto, cioè con lo zoccolo inclinato e costituito da strati regolari di pietra d’Istria. Sopra questo strato di pietra, la cui sommità raggiungeva il livello del piano terra, si ergevano i pilastri e i muri dell’edificio.
A contatto con l’acqua della laguna rimane quindi solo strato di pietra e non i pali di legno ,che sono invece conficcati nel terreno . Questi, a contatto con l’umidità, subiscono un
processo di mineralizzazione che li rende più resistenti .
Lo strato di caranto presenta, in ogni caso, una resistenza limitata perché lo strato di argilla mista a sabbia è per sua natura relativamente elastico. Inoltre, sotto di esso vi sono strati di torba, falde acquifere o lenti di gas naturale. E’ per questo motivo che si dice che
la città di Venezia galleggia.
@Lady_fra
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