Get Mystery Box with random crypto!

L'APPESO Cosa vedo se cambio il mio punto di vista??? Se | Katia Toninelli - Sulla soglia tra cielo e terra.

L'APPESO

Cosa vedo se cambio il mio punto di vista???
Se capovolgo completamente la mia prospettiva... se mi fermo e come uno spettatore guardo la mia vita, guardo me stesso, osservo... cosa vedo??? E chi sono io???

Ogni tanto è necessario prendere tempo , e passare in rassegna la propria vita... presi completamente dal fare quotidiano e dalle nostre abitudini, spesso non prestiamo attenzione che abbiamo invece bisogno di fermarci, e se non ne siamo consapevoli può succedere che sia la vita, in modi fantasiosi, che ci costringe a farlo.

Quando esce questa carta l’archetipo dell’Appeso ci suggerisce che è il momento di una pausa, o ci rende consapevoli che siamo in un momento di stasi, in un momento in cui ci sentiamo impotenti.

Ma qual'e' il suo significato???

Il capovolgimento del corpo fisico che si vede in questa carta sta ad indicare un capovolgimento dello sguardo, della prospettiva. La razionalità smette di governare il comportamento e la mente diviene ricettiva, aperta, cambia il punto di vista sulla vita, ci si distacca da una visione del mondo ereditato dall’infanzia, con le sue illusioni e proiezioni per entrare nella verità personale, essenziale. 

L’appeso è per cui rovesciamento, specchio che riflette al contrario.

Il rovesciamento è il tema classico del rapporto con l'ombra, il gemello occulto, in questo senso si può parlare di specularità tra esterno ed interno, coincidenza tra opera interiore (conoscenza di sé stessi) e opera esteriore (manifestazione di sé stessi). La mia coscienza resa schiava dai vincoli della realtà (illusione) in cui è immersa può redimersi scegliendo sé stessa, cioè assumendosi il proprio compito e compiendo la propria volontà.

L'elemento che potremmo attribuire a questo arcano è sicuramente l'acqua, perché è un triangolo capovolto con il vertice in basso che scende che precipita verso la terra. L’io catturato nel riflesso delle acque stagnanti è il tema dell'illusione dello specchio che rimanda a sé stessi una falsa immagine di sé, la trappola del “io sono io” ... la corda stretta è l'idea che ho di me (potrebbe anche ricordarci il cordone ombelicale), che in qualche maniera non mi permette di cambiare, è un'opposizione al cambiamento, è una resistenza. 

Il destino dell’Appeso è quello di rompere quei lacci che non gli permettono realmente di essere sé stesso, e come un neonato che nasce a testa in giù, di venire nuovamente al mondo.

Questa carta è un esortazione dunque a fermarci e a riflettere, ma soprattutto a staccarci dalle false idee che abbiamo di noi stessi, che derivano da condizionamenti sociali, culturali, ideologici o famigliari. Spesso infatti siamo noi che ci teniamo legati senza nemmeno rendercene conto, o forse le mani che non vediamo dell’Appeso nemmeno lo sono, ma noi crediamo di sì... e allora dopo esserci osservati arriva il momento di capire se queste mani in realtà posso muoverle, magari basta solo tentare, rendersi conto che hanno la capacità di fare cose nuove, cose che non pensavamo di poter fare, che ci hanno raccontato non potevamo fare e che invece sono assolutamente possibili.

Vi aspetto