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Descrizione dal canale

Abbiamo nelle nostre mani un dono che ci è stato fatto ed è la possibilità di incidere ciascuno per la propria sfera di influenza, con questo canale vorrei assumermi la mia quota di responsabilità, ed essere così motore del cambiamento che vorrei vedere.

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Gli ultimi messaggi

2022-08-02 09:02:01 Nel corso dell’evento sono emerse molte sfide comuni per cogliere le opportunità che queste sfide offrono, e su questo ricercatori e cooperatori si sono trovati concordi:
è importante che le due anime della cooperazione, proprietà e management, lavorino insieme proficuamente.
A tutto questo si è aggiunta la necessità di includere il personale impegnato nelle cantine sociali, senza il supporto del quale innovazione e creazione di valore sarebbero limitati.
In sintesi, si devono cogliere le opportunità offerte dal mercato, con la collaborazione fattiva del personale e convincendo i soci a supportare gli investimenti.

Ma come conciliare queste esigenze? I partecipanti al Solution Hub concordano sul fatto che è fondamentale:
instaurare una comunicazione continua e trasparente con la base sociale,
applicare delle regole chiare ed eque che incentivino correttamente la produzione di quanto richiesto dal mercato
.
Infine, è stata sottolineata l’importanza della formazione del personale e della base associativa in un’epoca incentrata sul pragmatismo come l’attuale, in cui non si può sfuggire alla logica del mercato, che può essere accompagnata ad una maggior consapevolezza dei valori, della forza ma anche dei limiti della cooperazione.

Altro tema emerso è l’importanza della solidarietà, valore proprio e fondante della cooperazione.
L’unione di questi valori, cooperazione, solidarietà, orgoglio e senso di appartenenza, può aiutare anche ad attirare giovani qualificati nel mondo cooperativo, sia tra il personale che tra i soci stessi.
Una preoccupazione comune emersa durante l’incontro riguarda infatti il futuro dei vigneti e della gestione della cooperativa, in quanto i partecipanti hanno osservato uno scarso interesse da parte dei giovani sia per il lavoro in vigna, sia nella possibilità di contribuire alla gestione della cooperativa.

Per raggiungere questi obiettivi, e promuovere la cooperazione e la condivisione tra cooperative, il gruppo si è dato appuntamento a dopo la vendemmia.
I prossimi incontri saranno quindi itineranti, ospitati dalle cantine partecipanti, per approfondire questi temi e per vedere anche come gli stessi siano affrontati all’estero.

Che dire?

Domani riporto il testo della lettera che ho pensato di inviare al professore contenete le mie osservazioni, le mie proposte da viticoltore su queste belle riflessioni, nell'illusione che possano servire per i futuri incontri.
E' troppo importante per me e per noi agricoltori.

A domani allora con la terza puntata. .
69 viewsGiuliano Preghenella, 06:02
Aprire / Come
2022-08-02 09:00:44
Già, ma di cosa si è parlato in concreto nell'incontro del 12 luglio al Polo Santa Marta dell’università di Verona, nel primo evento del Solution Hub, il luogo d’incontro tra Università e mondo delle cantine sociali del Triveneto a proposito del progetto Agricompet?

A forza di cercare in Rete ho trovato sulla testata giornalistica dell’Università di Verona un articolo molto interessante che spiega nei dettagli di cosa si è parlato nell' incontro nell’ambito del progetto Agricompet.

Sono soddisfatto perché come potete vedere anche voi gli argomenti trattati sono quelli giusti, quelli cruciali che caratterizzano le difficoltà di noi agricoltori in questo periodo.

Mi piacerebbe provare ad interagire con il docente della Facoltà di Economia dell’Università di Bolzano professore Günter Schamel.

Intanto vi riporto l'articolo con i preziosi dettagli che ho evidenziato in neretto.

Maggiori dettagli.
65 viewsGiuliano Preghenella, 06:00
Aprire / Come
2022-08-01 09:02:01 Sulla rete ho trovato questa bella notizia interessante che vorrei sviluppare nei prossimi giorni.

C’è anche la Libera Università di Bolzano con il docente di Economia Günter Schamel tra i partner del progetto Agricompet, che mira a rinvigorire la competitività degli agricoltori e delle Pmi del settore agroalimentare mediterraneo, proponendo e sperimentando una serie di soluzioni innovative di governance e marketing.

A metà luglio si è svolto, a Verona, il primo incontro del Solution Hub rivolto in particolare alle cantine sociali del Triveneto che hanno avviato un dialogo con le università partner, ma di questo ne parlerò domani.

La metodologia innovativa
Nel corso dell’incontro i ricercatori hanno utilizzato una nuova metodologia sviluppata dal Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. L’innovativo approccio si basa su discussioni di gruppo e giochi di ruolo, puntando a far emerge le diverse sfide e le possibili soluzioni.

«I vertici di realtà imprenditoriali molto diverse, in un contesto differente, hanno affrontato questioni pressanti sul futuro delle loro aziende», spiega il professore Günter Schamel. Il docente della Facoltà di Economia dell’Università di Bolzano ha poi illustrato gli obbiettivi del progetto di ricerca. «Da parte nostra, nel nostro progetto di ricerca triennale, vogliamo fornire alle cooperative del settore vitivinicolo nuove strategie di azione attraverso workshop e analisi mirate».

Agricompet
Hanno aderito al progetto principalmente piccole realtà che, però, offrono un’ampia varietà di modelli di business. Dalle imprese che si sono fuse per generare un’entità più grande in modo da migliorare l’efficienza economica a piccole cantine che puntano sull’alta qualità.

«Stiamo lavorando al progetto da maggio, con una serie di incontri individuali che sono sfociati in questo primo evento di Solution Hub. I rappresentanti delle università e delle aziende vitivinicole hanno parlato del ciclo di vita delle cooperative e dei temi della sostenibilità, oltre ad avanzare domande su come le aziende si possano riposizionare sul mercato e su come possa avvenire efficacemente il cambio generazionale», illustra il professor Schamel.

Sviluppi futuri di Agricompet
Il primo incontro ha visto la collaborazione di docenti e ricercatori delle università di Bolzano e Verona e l’adesione di cantine sociali dalle province di Bolzano, Trento, Treviso, Verona e Vicenza. Il progetto prevede altri incontri per intensificare la collaborazione e il confronto tra le cooperative, con l’idea di espandersi anche all’estero. È infatti in programma la creazione di altri Solution Hub in vari Paesi del Mediterraneo, tra cui Francia, Spagna, Grecia e Turchia.

Concludendo e ripetendomi, trovo molto interessante questo progetto "AGRICOMPET".

Ringrazio di cuore chi si occupa di questa iniziativa in particolare il prof. Guenter Schamel.

Come già scritto domani ritornerò con un altro articolo sempre su questo argomento e mercoledì con una lettera rivolta al prof Schamel riportante il punto di vista non richiesto di un agricoltore su questi temi a me molto cari. Se avete dei suggerimenti nel frattempo saranno ben accetti.

Grazie ancora e appuntamento a domani quindi con la seconda puntata
.
26 viewsGiuliano Preghenella, 06:02
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2022-08-01 09:00:38
AGRICOMPET UN PROGETTO EUROPEO PER MIGLIORARE LA COMPETITIVITÀ DELLE PMI AGROALIMENTARI E NON SOLO.

Come possono essere trattenuti o attratti i giovani agricoltori nelle zone rurali?

Come conservare più valore aggiunto?

Come cogliere nuove opportunità di mercato, come i mercati esteri, l’e-commerce, ecc.?

Come si possono introdurre pratiche più sostenibili?

Come migliorare la qualità del prodotto e la percezione del consumatore?

Queste sono alcune delle domande che il consorzio internazionale coordinato dall’ Università di Oviedo in Spagna, insieme all’Istituto nazionale francese per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente (Inrae), l’istituto greco di ricerca sull’economia agricola (Agreri), l’università Bogazici in Turchia , e l’università di La Rioja in Spagna indagherà nei prossimi tre anni.

Maggiori dettagli.
28 viewsGiuliano Preghenella, 06:00
Aprire / Come
2022-07-30 09:34:01 Performance che, dopo una lunga sperimentazione in diverse aree vitate del Paese “adesso iniziano a conquistare una larga fascia di viticoltori - aggiunge Eugenio Sartori, dg Vivai Cooperativi Rauscedo - che hanno verificato direttamente il notevole risparmio nei consumi idrici, quindi in sostenibilità economica e ambientale, ottenuto con gli “M” insieme ad una forte resistenza agli stress termici, diventata indispensabile per gestire il vigneto in situazioni di climate change come quella attuale”.

Ed i numeri di Vivai Cooperativi Rauscedo (VCR) confermano questo exploit verso gli “M”: dal 2015 ad oggi la produzione è aumentata di 80 volte per un totale di 4,8 milioni di barbatelle prodotte complessivamente.
“Solo nell’ultimo triennio abbiamo moltiplicata per tre il nostro sforzo produttivo raggiungendo 1,7 milioni di piante pronte per la prossima campagna 2022/2023 - conclude Eugenio Sartori ma il nostro obiettivo è di arrivare nel 2025 a 5 milioni di barbatelle all’anno in grado di supportare 1.600 ettari di nuovi impianti”.

“Potremo, così, arrivare a coprire quasi il 25% della dote di nuovi impianti vitati annui permessa dal sistema autorizzativo, e rafforzare la resilienza del sistema vitivinicolo”, dice infine Marcello Lunelli, presidente Winegraft “Climate Change e spinta della sostenibilità con nuova attenzione verso la water footprint stanno abbattendo le resistenze culturali dei viticoltori verso i novi portainnesti.
Ormai è chiaro come alla crisi idriche ricorrenti, quale quella di quest’anno che rischia di compromettere alle ultime battute la vendemmia 2022 in molte zone del Paese, si deve rispondere con efficienza e risparmio conclude Marcello Lunelli e, quando si parla di acqua in agricoltura, la prima soluzione sta nella gestione idrica efficiente della pianta che in vigna significa Portainnesti M, gli apparati radicali di ultima generazione frutto di una lunga attività di ricerca portata avanti dall’Università di Milano, con il supporto di Winegraft, che consentono di risparmiare fino al 40% del consumo di acqua”.

Articolo pubblicato sul sito: https://winenews.it/it/
82 viewsGiuliano Preghenella, 06:34
Aprire / Come
2022-07-30 09:32:01 “Il 100% dei vigneti impiantati su “portainnesti M” sta superando in maniera brillante questa eccezionale estate siccitosa, con risultati quali-quantitativi eccellenti”:
il professore Attilio Scienza commenta i risultati del monitoraggio effettuato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Milano e da Winegraft la start-up fondata nel 2014 da alcune delle cantine leader del vino italiano, come Ferrari, Zonin, Banfi Società Agricola, Armani Albino, Cantina Due Palme, Claudio Quarta Vignaiolo, Bertani Domains, Nettuno Castellare, Cantine Settesoli per sostenere lo sviluppo della ricerca sulla nuova generazione di portainnesti - su centinaia di vigneti sparsi in diverse aree vitate dal Nord al Sud del Paese, dove emerge la straordinaria capacità di resistenza degli “M” (in particolare, gli M2 e M4) agli stress idrici e alle temperature eccezionali di questi mesi che stanno piegando l’agricoltura e la viticoltura italiana.

Con un risultato chiaro: l’attività fotosintetica dei portainnesti M è superiore del 35% e del 20% rispetto ai più comuni portainnesti, e questo comporta un notevole risparmio delle risorse idriche e quindi un plus in termini di sostenibilità economica ed ambientale. L’obiettivo adesso è arrivare a 5 milioni di barbatelle all’anno entro il 2025.
“Chi ha impiantato le vigne con questi portainnesti di nuova generazione farà la differenza nella prossima vendemmia - sottolinea Lucio Brancadoro, docente e ricercatore della Facoltà di Milano perché, a differenza degli altri, i vigneti che utilizzano i “portainnesti M” mostrano una miglior resilienza a condizioni di stress idrico grazie alla loro maggiore efficienza nell’uso dell’acqua. Riescono così a sostenere, anche in queste drammatiche condizioni climatiche, una discreta attività fotosintetica della pianta, che si traduce in sviluppo dell’uva evitando o quantomeno limitando le perdite produttive e qualitative che si registrano in gran parte del vigneto Italia”.

I controlli che il team di ricerca di Milano sta portando avanti ormai da oltre 15 anni in alcuni dei principali areali viticoli di Lombardia, Toscana e Sicilia sui “portainnesti M” impiantati con diversi vitigni (tra cui Chardonnay, Sangiovese e Cabernet Sauvignon e Nero d’Avola) confermano, anche quest’anno, come “questi portainnesti - continua Lucio Brancadoro, docente e ricercatore della Facoltà di Milano oltre a possedere caratteristiche quali un ampio angolo geotropico o elevata densità degli apparati radicali che, insieme ad altre, permettono una buona, se non migliore, captazione dai suoli dell’acqua rispetto alla gran parte dei portainnesti utilizzati, mostrano una fisiologia dell’uso della risorsa idrica completamente differente dai portainnesti tradizionali ritenuti tolleranti agli stress idrici.

Questi ultimi hanno un atteggiamento conservatore nei confronti dell’acqua, inducendo una rapida e precoce chiusura degli stomi per conservare l’acqua al loro interno che, però, porta ad interrompere l’attività della pianta, come sta succedendo in gran parte dei vigneti italiani.
Gli M, invece, inducono la vite ad un uso attento dell’acqua, quasi parsimonioso, che consente di non interrompere l’attività fotosintetica anche in condizioni di stress elevato. In particolare, parliamo dell’M4 e M2, i più efficienti in tal senso, che ad oggi mostrano rispettivamente in Franciacorta e in Chianti Classico un’attività fotosintetica superiore del 35% e del 20% rispetto ai più comuni portainnesti, ma anche l’M1 e l’M3, seppur più adatti a climi freschi, ad oggi stanno dando risposte più che soddisfacenti”.
75 viewsGiuliano Preghenella, 06:32
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2022-07-30 09:30:17
Belle notizie!

I PORTAINNESTI M:

la migliore risposta agli stress idrici e

alle temperature eccezionali di questi mesi.

Monitoraggio di Università di Milano e Winegraft: il 100% dei vigneti, da Nord a Sud del Paese, sta superando l’estate in maniera brillante

L’obiettivo adesso è arrivare a 5 milioni di barbatelle all’anno entro il 2025.

Maggiori dettagli.
89 viewsGiuliano Preghenella, 06:30
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2022-07-29 09:02:01 La tecnologia agricola ha già conquistato molte vette, dai robot per la raccolta della frutta e la meccanizzazione automatica e autonoma, all’agricoltura di precisione che può essere confinata in un campo localizzato utilizzando droni e satelliti.

Anche la tecnologia di irrigazione ha fatto molta strada dall’invenzione dell’irrigazione a goccia. Un nuovo sviluppo in questo settore è rivolto a ogni singolo viticoltore. Il nuovo sistema si adatta individualmente ad ogni coltura, in modo che ogni vigneto benefici di una risposta mirata e completa alle sue esigenze.

Per far progredire il settore agricolo e integrarvi le tecnologie agricole, il Ministero dell’Agricoltura dello stato di Israele sta lanciando il sistema di irrigazione intelligente che calcolerà le metriche di irrigazione, portando a precisione, efficienza e produzione di vigneti di alta qualità. Il nuovo sistema calcolerà precise metriche di irrigazione per i viticoltori israeliani, sulla base dei dati delle stazioni meteorologiche regionali che vengono aggiornate automaticamente ogni giorno, e ciò farà risparmiare ai coltivatori inutili costi d’acqua, tempo e prodotti difettosi.

Quindi, che tu coltivi migliaia di acri di vigneto o il tuo piccolo vigneto per uso domestico, vale la pena conoscere il nuovo sistema.

Una nuova impresa sviluppata dal Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, insieme a Mop Hahar, offre una semplice interfaccia web per consentire agli agricoltori e ai viticoltori dilettanti di ottenere raccolti esatti e di alta qualità. mediante irrigazione di precisione, basata sul calcolo delle metriche del vigneto e dei dati meteorologici regionali di quel giorno.

L’interfaccia utilizza i dati giornalieri sull’evaporazione dell’acqua raccolti dalle stazioni meteorologiche regionali del Ministero dell’Agricoltura e fornisce a ciascun coltivatore le condizioni di irrigazione più precise nell’area, senza sprechi d’acqua. Il sistema si collegherà anche direttamente ai telefoni cellulari in futuro, fornendo ai coltivatori avvisi WhatsApp precisi in tempo reale.

Il ministro dell’Agricoltura, Oded Forer: “Gli investimenti in innovazione, sviluppo e ricerca sono un investimento per il nostro futuro.
L’agricoltura di precisione ad alta intensità di conoscenza e alta tecnologia è la risposta definitiva alla crisi climatica e al rafforzamento della sicurezza alimentare nazionale; con essa, lo faremo essere in grado di preservare e migliorare le capacità agricole locali, creare resilienza di fronte alle sfide meteorologiche e stabilire fermamente un’agricoltura israeliana sostenibile, con danni ambientali minimi”.

Come funziona?
Il viticoltore si iscrive al sistema e inserisce i dati del vigneto sul sito web, tra cui:
- posizione geografica,
- tipi di varietà coltivate,
- qualità del vino desiderata,
- e dimensioni della superficie.

Il coltivatore inserisce anche la frequenza di irrigazione a lui conveniente:
- giornaliera,
- settimanale
- o anche ogni due settimane.
Tutti i dati vengono salvati nel sistema.
Sulla base dei dati immessi e dei dati di evaporazione aggiornati quotidianamente nel sistema, il sistema calcola le quantità precise necessarie per ottenere i risultati desiderati, che sono, come sopra, definiti dal coltivatore.

Il sistema raccoglierà anche dati sull’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione per il coltivatore, che potrà quindi sapere in qualsiasi momento quanta acqua per l’irrigazione è stata erogata in base all’intervallo di tempi definito dal coltivatore.

In attesa che anche qui in Italia si arrivi a tale precisione riporto qui il link al nuovo sistema di irrigazione: https://hadasirrigation.net

Buona visione.

Articolo pubblicato sul sito: https://www.agricultura.it.
85 viewsGiuliano Preghenella, 06:02
Aprire / Come
2022-07-29 09:01:10
L’importanza della condivisione dei dati

Israele porta l’irrigazione di precisione nel futuro.

Sistema a goccia 4.0 presentato dal Ministero e a disposizione di tutti gli agricoltori israeliani.

WOW!

Come funzionerà?

Scopriamolo insieme nel prossimo post.
80 viewsGiuliano Preghenella, 06:01
Aprire / Come
2022-07-28 09:02:01 CRISPR rappresenta ad oggi la tecnica di manipolazione del genoma più precisa che abbiamo.

Questo significa che potremmo modificare tutto a nostro piacimento?
Che limiti biologici ed etici ci sono?

Anna Meldolesi, giornalista scientifica, specializzata in biotecnologie, nonché curatrice del blog CRISPeRMANIA, cercherà di fare chiarezza su cosa è possibile, e soprattutto cosa non è possibile fare, e su quali sfide etiche ci si troverà ad affrontare nei prossimi anni.
Sarà l’inizio di un’era fantascientifica? Speriamo.

Molto interessante poi il passaggio al minuto 46:30 quando l'intervistatrice chiede ad Anna Meldolesi la differenza tra la tecnica CRISPR e i prodotti OGM, non mancano poi i preziosi riferimenti alla viticoltura.

Trovate l'intervista su YouTube:


o su Spreaker: https://www.spreaker.com/user/10340625/crispr-la-stagione-dellediting

Buon ascolto.
90 viewsGiuliano Preghenella, 06:02
Aprire / Come