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A proposito del tirarsi fuori dal mondo (Con un riepilogo del | Filomena "Filo" Sottile

A proposito del tirarsi fuori dal mondo
(Con un riepilogo delle uscite di luglio)

Alla retorica del ritiro dal mondo non ci credo. Nemmeno il decesso ci toglie di mezzo definitivamente: le molecole che ci compongono restano e si ricombinano, le memorie d’altri esseri ci trattengono ancora un po’ dopo l’ultimo respiro, il rischio di aleggiare a tempo indeterminato in forma ectoplasmatica è sempre dietro l’angolo. E in ogni caso, accade a tutti gli esseri umani che provano a ritirarsi dal mondo, prima o poi questo mondo viene, ti riacchiappa e pretende il dovuto con tutti gli interessi. Maledizione.
Estraniarci non è cosa che sta nelle nostre mani. Il flusso del mondo ci coinvolge, ci permea, ci plasma, ci interroga, ci chiede, ci propone respons/abilità, debiti, crediti, doni, rapine, scontri, alleanze, incontri, pugnalate, abbracci, vertigini, crolli, stalli, voli, dinieghi, sollievi, insurrezioni, repressioni, delusioni, conferme, sorprese. La cosa che è un pochino nelle nostre mani - ma condizionata pesantemente dalla classe, dal genere, dalla razza, dalla provenienza, dalla conformazione dei corpi - è la possibilità di scegliere come posizionarci NEL mondo. Allora, per quel poco che posso, scelgo.
Resto nel mondo, dunque, nella sua materialità: con gli occhi protesi alle ombre e alle fiamme, le orecchie rivolte al cosmo, la pelle sintonizzata ai mutamenti, le nari abbuffate di ciò che è periferico, la lingua orientata al futuro. Non si capisce? Lo dico diverso: mi sforzo di stare in relazione dialettica con gli altri esseri, il tempo che attraverso, lo spazio che trascorro. Nel flusso scelgo una posizione critica: lieve e leggera (quando le circostanze me lo consentono), un tantinello spaccagonadi nella stragrande maggioranza dei casi. Ripongo la mia fede e quel briciolo di energia che riesco a produrre nel mutamento e nell’incontro. Solo che in quest’epoca, il farsi incontro, l’interazione, sono spesso mediate da tecnologie digitali. Non faccio l’apocalittica: queste tecnologie le ho usate largamente. Non mi sento completamente integrata: credo che queste modalità di interagire siano specchio fedele di quel modo, di quelle posizioni che, ponendomi sulla scia di altre menti e altre mani e altri passi, critico.
Un gradino più sotto: tutta ‘sta paccottiglia social mi fa stare di merda, mi mette l’ansia, mi fa perdere di vista le cose a cui tengo davvero. Per queste ragioni nell’ultimo periodo ho provato a ridurre le interazioni mediate da dispositivi digitali. Forse mi sento leggermente meglio ed è quindi assai probabile che il disinvestimento in quest’area continuerà e si espanderà. Tuttavia, non lo intendo come un ritrarsi dal mondo, ma come un altro modo di starci, che privilegia altre modalità di incontro e di relazione. Per esempio, a dispetto di quanto annunciavo qualche settimana fa, ho limitato solo parzialmente le mie uscite pubbliche.
Sono qui a far menzione di una data - sorta in maniera estemporanea, approfittando di una prossimità fisica - che avevo omesso di pubblicizzare e a riepilogare le altre uscite di questo mese.
13 luglio: chiacchiera aperta con Oliver Meo di Liberazione Queer Messina, presso la Libreria Colapesce (Messina)
19 luglio: a chiusura dell’incontro/chiacchiera/confronto su “Corpi, territori, salute, transfemminismo” con ^Sei Trans*?^ al presidio No Tav di San Didero (Valsusa), ci sarà un mio piccolo set ukulele/voce/sproloqui. Il tutto parte alle 19 con una cena condivisa
22 luglio: alle 19, presso Norabook & coffee (Torino) sarò di spalla all’amico e sodale Mariano Tomatis per la presentazione di “Incantagioni” (Nero editions, 2022)
29 luglio: sempre alle 19 e sempre a Norabook & coffee. Insieme a Espérance Hakuzwimana e Grace Fainelli presentiamo “Blues e femminismo nero” di Angela Davis, tradotto per Alegre da Angelica Pesarini e Marie Moïse.
31 luglio: indicativamente nella tarda mattinata, al Festival Alta felicità di Venaus (Valsusa) sarà mia una delle voci che darà vita a un dibattito i cui contorni sono in via di definizione.