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Filosofia - Cultura - Storia - Società

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Gli ultimi messaggi 2

2022-07-24 12:50:00 Politica

I ministri liberal si sono accorti dopo l’inezia di ventotto anni che la compagnia del centrodestra non è raccomandabile.

Mariastella Gelmini e il ministro mignon, Renato Brunetta, hanno lasciato la casa del Padre, come la giovin signora Mara Carfagna, di buona famiglia e bell’ aspetto. Riposino in pace. E’ stato questo il commento del vecchio Silvio.

Nonostante il caldo soffocante, la vicenda ci ha strappato qualche franca risata. La più irrefrenabile alla lettura dei titoli dei giornali di regime. Il tono è da apocalisse. Vergogna, titola la gazzetta di famiglia del fu gruppo Fiat, che i torinesi ribattezzarono “la busiarda”. Analoga indignazione a gettone – alla millesima battuta scatta il bonus – per l’allegra brigata del giornale unico. C’è chi parla di tradimento, il 25 luglio democratico e progressista, chi evoca il nazismo di ritorno (ti pareva, quando si è a corto di argomenti riciccia il Male Assoluto), altri semplicemente piangono e spiegano come e qualmente l’Italia non possa fare a meno del bankiere (scusate la Kappa, retaggio di una polemica giovinezza).


https://www.ereticamente.net/2022/07/san-giorgio-il-drago-il-futuro-roberto-pecchioli.html
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2022-07-24 12:42:17 Gli ultimi eccessi della mondializzazione e lo spettro del pensiero unico hanno di re­cente portato alcuni studiosi, sensibili alle scienze sociali a ravvisare nel localismo (inten­dendo per tale il senso di appartenenza e vo­lontà di tutela del patrimonio materiale, cul­turale, relazionale esistente in un determina­to territorio) una delle possibili alternative ad una società che rischia di non saper so­pravvivere al proprio sviluppo.


https://www.ereticamente.net/2022/07/identita-e-campanilismo-walter-venchiarutti.html
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2022-07-21 12:28:18 #Storia e Ambiente

«Fratelli miei, audaci Winnili, e anche voi, valorosi Eruli: i vostri padri conobbero l’amarezza della sconfitta pur essendosi battuti con onore contro il popolo dei Winnili e ora, dimenticando l’antica inimicizia fra le nostre genti, vi siete uniti ai nemici di un tempo. Molte generazioni fa la nostra gente, guidata da Ibor e Aio, due guerrieri giovani ma che, con il loro valore, si erano meritati sul campo il rango di capi, abbandonò l’antica terra degli Avi, l’isola chiamata Scania, che più non riusciva a nutrire tutti i suoi figli diventati numerosi come le stelle del cielo. I nostri guerrieri non ebbero timore di scontrarsi con i Vandali nella terra di Scoringa, e Frea donò loro la vittoria. Non li fermarono le paludi e gli acquitrini della Mauringa, la terra degli Assipitti, né li sottomise Tiberio quando, spinto dall’avidità e dall’ambizione, invase Golanda, la loro nuova patria, scacciandoli oltre l’Elba. Ma i figli dei loro figli videro in Arminio un nuovo condottiero, quando, dal Reno all’Elba, le donne cantarono le imprese del cherusco. Egli conosceva i Romani, avendo offerto loro la sua spada, e sapeva che essi non sono invincibili: non combattono per la libertà del loro popolo, ma per soggiogarne altri, spinti non dall’onore che si guadagna dimostrando il proprio coraggio sul campo di battaglia, ma da una dura disciplina e dalla voglia di impadronirsi di ciò che loro non appartiene. Nè riuscirono gli Unni a privare della libertà il nostro popolo, quando Laiamicho vendicò il nostro re, Agilmondo. Dopo aver attraversato la terra dei Rugi, i nostri antenati si rassegnarono forse a pagare tributi agli Eruli? No, li affrontarono in battaglia, uccidendo il loro re Rodolfo. Né sono trascorsi molti inverni da quando il prode Audoino schiacciò i Gepidi e Wotan concesse a me, suo figlio, di conficcare in un palo davanti alla mia tenda la testa di Torrismondo, il figlio del loro re e di infliggere la stessa sorte a Cunimondo. E ora ditemi, fratelli miei: per quanto tempo ancora permetterete che i Romani si crogiolino al sole dell’Italia sorseggiando il dolce succo della vite, mentre voi vi spezzate la schiena per sfamare i vostri figli con dure focacce di segale e d’orzo, passando il lungo inverno in una capanna umida in queste terre di nebbie e di gelo? O lascerete l’Italia ai Franchi? Non importa che voi siate Winnili, Gepidi, Eruli, Unni, Sarmati, Svevi, Sassoni o Romani: ora siamo un unico, grande popolo ed io vi chiedo di seguire il vostro re nella nuova patria che ci attende, l’Italia. Chi di voi è pronto a seguir…»

https://www.ereticamente.net/2022/07/la-mia-amazzonia-piero-rivoira.html
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2022-07-19 22:27:31 “In un mondo che/ prigioniero è/ il mio canto libero sei tu… “Non ci restano che Mogol e Battisti, il rifugio nel privato e nell’intimo, sottoposti al bombardamento continuo della menzogna, della manipolazione, del capovolgimento della verità. Il resto lo fa il bollore, il fastidio fisico e psicologico della stagione. Serve leggerezza, una licenza temporanea dai temi pesanti.

Ma quale canto può essere libero in un’affollata stazione ferroviaria, in mezzo alla folla transumante “a tutti i suoi retaggi indifferente”, il cui unico obiettivo esistenziale sembra essere il treno delle vacanze? Se pensiamo a come potrebbe essere l’inferno, andiamo a colpo sicuro: è assai simile alla stazione ferroviaria di Milano in estate. Migliaia di persone accalcate che trascinano le valigie, zaino in spalla, in tutte le direzioni, in mezzo a un toboga di negozi carissimi che vendono cattiva merce, ma con il santo marchio. Un’umanità provvisoria, sudaticcia e brandizzata si aggira nei corridoi di quello che fu il capolavoro di Ulisse Stacchini. Plebi umane transumanti, multietniche, unite dalla fretta, dal sudore e dallo straniamento, corrono verso i binari per raggiungere la meta, il treno delle vacanze.

https://www.ereticamente.net/2022/07/il-cretino-coloniale-roberto-pecchioli.html
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2022-07-19 22:25:47 https://www.ereticamente.net/2022/07/l-eredita-degli-antenati-ottantacinquesima-parte-fabio-calabrese.html
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2022-07-17 14:13:55 “La bellezza salverà il mondo” è un concetto che, in chi si diletti di cercare soluzioni alla crisi della civiltà, produce un un effetto consolante, come un’improvvisa e gradita illuminazione. Appena sfiorato la membrana del timpano già vi carezza i precordi dell’anima e vi si adagia comodamente, prendendo dimora tra altri consolanti luoghi comuni. “È proprio così”, sospira una voce interiore, sospesa tra una malinconica sete di bellezza e l’attesa d’esser salvata.
Questa resa immediata, senz’ombra di resistenza, a un’affermazione tanto problematica, la condiscendenza con cui accettiamo gli ignoti presupposti di questa soteriologia, si può forse spiegare con un assioma generalissimo: la bellezza è ciò che dà piacere – quel che tutti cercano. Definizione priva d’ogni pretesa filosofica, che non risolve il problema di cosa accomuni la bellezza di una scarpa e quella di un sonetto petrarchesco, ma che ha il pregio dell’obiettività psicologica.
«Tutti nel mondo riconoscono il bello come bello.
Così, ecco sorgere il brutto.
Tutti riconoscono il buono come buono.
Così, ecco sorgere il non buono».


https://www.ereticamente.net/2022/07/il-sogno-di-un-idiota-livio-cade.html
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2022-07-16 20:40:19 Narrano le storie che durante l’assedio di Bisanzio, i giorni del 1453 in cui si chiuse la vicenda millenaria dell’Impero Romano d’Oriente e iniziò la storia ottomana e mussulmana di Istanbul, filosofi e teologi di corte continuassero a discettare di questioni come il sesso degli angeli. Indifesa – rimase al suo fianco un piccolo contingente di ardimentosi veneziani e genovesi al comando di Giovanni Giustiniani – la nobile città capitolò e l’imperatore Costantino XI Paleologo con i suoi pallidi intellettuali furono passati a filo di scimitarra dai giannizzeri di Maometto II.

Finiva una civiltà gloriosa, un nuovo capitolo – che dura ancora – si apriva, nell’indifferenza del resto d’ Europa. Sedici secoli prima, i Cartaginesi, sbarcati in Spagna, assediavano la colonia romana di Sagunto. Roma non reagì, prigioniera di interminabili discussioni e la città venne rasa al suolo. Solo dopo molti mesi l’Urbe repubblicana comprese il pericolo ed iniziò la seconda guerra punica. Celebre, nel resoconto di Tito Livio, è la frase “dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”, mentre a Roma ci si consulta, Sagunto è espugnata.



https://www.ereticamente.net/2022/07/il-sesso-degli-angeli-e-il-ballo-del-titanic-roberto-pecchioli.html
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2022-07-15 13:36:17 CULTURA & SOCIETA'

Il mondo dell’Età Oscura “si presenta come una versione mostruosamente obesa, gigantesca, di Internet” scrive Zygmunt Bauman in La Solitudine del Cittadino Globale. Dunque il Vizio capitale resta saldamente ancorato al suo posto e il terzo cerchio dantesco (caso mai esistesse per davvero) non rischia di rimanere a corto di spiriti deboli che ignorando se stessi cadono in schiavitù.
Alle collaudate dipendenze da nicotina, alcol, droghe e psicofarmaci, ultimamente si è aggiunta la gola di possedere l’ultimo ritrovato messo in commercio da Big Tech. Rispetto al passato non è cambiato nulla: tanto era ghiotto di pietanze prelibate il goloso del Trecento, quanto è ingordo di «pane tecnologico» quello del XXI secolo. Se un tempo ci s’ingozzava di cibo fino a crepare, oggi si finisce nella poltiglia dell’indistinto a furia di cliccare.
Qualcuno potrebbe obiettare che il paragone non regge perché i bucatini all’amatriciana sono «tecnica», non «scienza». La tecnologia, invece, cos’è? La soluzione di problemi pratici, ossia l’ottimizzazione delle procedure e la scelta di strategie finalizzate a obiettivi prevalentemente economici. Se questa non è tecnica … di sicuro è lontana dalle materie nobili comparse nell’area mediterranea (verso la fine del IV sec. a.C.) con i teoremi di Eudosso di Cnido, Ippocrate, Euclide, Platone, Archimede, Aristotele ed altri.


https://www.ereticamente.net/2022/07/dacci-oggi-il-nostro-tecnopane-quotidiano-rita-remagnino.html
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2022-07-15 13:32:11 CONTROSTORIA La necessità di inquadrare militarmente anche le donne nacque dalla constatazione che non poche ragazze prestavano servizio presso i Comandi della Decima Flottiglia MAS e molte altre chiedevano di farlo. Nelle prime settimane del 1944, si pensò di arruolarle tutte, sanando questa situazione un po’ anomala, riconoscendo il loro importante contributo al servizio della Patria. Nacque così il Servizio Ausiliario Femminile della Decima MAS (1° Marzo 1944-XXII), le prime donne soldato d’Italia. Anticipò di qualche giorno la costituzione del Servizio Ausiliario Femminile per tutte le altre Forze Armate della RSI (18 Aprile 1944-XXII), organizzato direttamente dal Partito Fascista Repubblicano.


https://www.ereticamente.net/2022/07/i-corsi-femminili-nettuno-ed-anzio-della-decima-mas-pietro-cappellari.html
55 viewsedited  10:32
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2022-07-13 11:38:26 Società

Un’immagine immortala una manifestazione nella quale un paio di militanti, dall’aspetto simile al leader delle “sardine” (diventato consigliere comunale di Bologna senza trascurare l’orticello privato di “erba” da fumo) esibiscono un cartello con la fatidica consegna: “dalla parte giusta della storia”. La didascalia cita le battaglie in corso da parte degli intrepidi cavalieri dell’arcobaleno: ius scholae, libera cannabis, aborto diritto universale. Tombola, o come dicevano i telecronisti delle partite di tennis al colpo decisivo del vincitore, gioco, partita, incontro. Et voilà, il progresso è servito. Più di ieri, meno di domani, come le medagliette degli innamorati.

“Si dice anima bella quando il sentimento morale è riuscito ad assicurarsi tutti i moti interiori dell’uomo, al punto da poter lasciare senza timore all’affetto la guida della volontà e da non correre mai il pericolo di essere in contraddizione con le decisioni di esso.” (Friedrich Schiller)

https://www.ereticamente.net/2022/07/la-parte-giusta-della-storia-roberto-pecchioli.html
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