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Ho appena aggiornato l'ultimo post: ho sistemato alcune parti | Domus Hermetica

Ho appena aggiornato l'ultimo post: ho sistemato alcune parti e ne ho aggiunta una sull'iniziazione:

«La Via verso il Sé comincia, come insegna anche il Patanjali, dall'eliminazione delle cattive abitudini e dal seguire invece quelle "buone". In parte ne abbiamo già parlato: ama te stesso come il prossimo tuo! Eliminare le cattive abitudini significa anche evitare di fare agli altri ciò che non vorresti facessero a te, ma anche evitare il cibo spazzatura, e tanto altro, tutte cose che quando un individuo ama sé stesso (e il prossimo) evita naturalmente di fare. Tra le buone abitudini, oltre a quanto abbiamo già detto, ricordo anche lo studio dei testi sacri, la dedizione nella ricerca della Verità e dell'Unità, il coraggio di conoscere lo sconosciuto. Tutte queste cose portano a molteplici benefici sull'individuo, che non starò qui ad approfondire, ma tra i quali sottolineo un aumento dell'equilibrio e della stabilità interiore, dell'energia vitale e della chiarezza mentale. Tutti benefici fondamentali per poter proseguire nelle fasi successive della pratica.

La Via, infatti, prosegue con la pratica della disciplina mentale, ma se dentro di noi mancano le condizioni adeguate, come un certo equilibrio interiore o una sufficiente chiarezza mentale, il praticante è destinato a fallire, tanto nella disciplina mentale che, di conseguenza, in tutto ciò che la segue. Queste e altre condizioni, o qualità, da qui in poi, vengono poi ulteriormente allenate e sviluppate, permettendo all'individuo di essere più centrato e presente nel "qui ed ora", per osservare e comprendere più profondamente sé stesso e il mondo, coltivare la pace interiore, l'intelletto, l'ispirazione. Effetti che conseguono agli esercizi sulla presenza, sulla concentrazione, sulla trasmutazione dei traumi, o sullo sviluppo della percezione.

In questa si pratica anche l'osservazione dei pensieri, si comincia a liberarsi dalle catene mentali, ad aprire la mente a nuovi mondi, scrutare nuove possibilità dell'essere. Si comincia a capire che quello che vediamo allo specchio non è "io", e che quello che ha vissuto finora è un altro. Allo stesso tempo, si incontra il Sé, la propria essenza, la Vita, la nostra parte divina che si nasconde sotto la maschera. Ci si comincia a nutrire della sua Luce e ad alimentare il Fuoco dell'Amore che trasmuta il corpo e l'anima. L'individuo passa dal pensare ed agire diretto da istinti ed emozioni all'ascoltare il Sé, imparando così a comprendere la propria Via.

Una volta domata la mente e riacceso il Fuoco del Sé, finisce la parte preparatoria e si passa alla parte difficile, l'entrata nel Sacro. Ora il viandante è pronto ad espandere la sua coscienza per comprendere, integrare e vivere le molteplici dimensioni del creato. Ciò è conseguenza del lavoro sullo sviluppo della percezione, il quale lo accompagnerà ancora per una buona parte del cammino. Esplorerà così sempre più i mondi sottili, attraverso i quali comprenderà più a fondo l'unità del creato e la natura del Sé. Avanzando poi nel percorso, avrà modo di sperimentare gli insegnamenti più esoterici della scienza dello spirito: a quel punto, i testi sacri saranno perfettamente chiari nel loro significato, i simboli svelati. Il viandante sarà diventato Sapiente, Mago, saprà interagire con entità più sottili, operare con le forze numiche. Sarà purificato dall'ego, elevato alla Sapienza Numica, consapevole di chi è, fusione tra micro e macrocosmo, nell'eterno sacro presente, espressione del Divino in lui.